LE CENTO ORE CHE HANNO SPACCATO I 5 STELLE - COSA È SUCCESSO DA VENERDÌ SCORSO A OGGI: GRILLO, CASALEGGIO, L'INCONTRO SEGRETO DI MAIO E FICO CON LA CAPUOZZO, LO STRAPPO, L'ESPULSIONE, LA TRINCEA DEL SINDACO - I CONSIGLIERI RESTANO CON LEI, E ANCHE LORO SARANNO ESPULSI
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Cento ore lunghissime.
rosa caupozzo roberto fico luigi di maio
Cento ore che hanno segnato il direttorio. E che hanno visto spezzarsi e riannodarsi fili, e passare sui volti dei cinque deputati pentastellati preoccupazione, rabbia, incertezza, delusione e orgoglio.
La pressione
È venerdì. Da un paio di giorni infuria sui media la vicenda di Quarto, ma all' inizio la soluzione al problema viene rimandata: c' è un summit a Milano alla Casaleggio associati in programma per lunedì 11.
Il direttorio non è compatto: ci sono diverse posizioni sulla vicenda. I pragmatici, capeggiati da Luigi Di Maio, spingono per una soluzione politica rapida del caso: «Se ci sono dubbi meglio eliminare il problema alla radice. Non vogliamo che si creino idee distorte su di noi», è la filosofia. D' altro avviso i garantisti, tra cui spicca Roberto Fico: «A Quarto dicono che si sono comportati correttamente, meglio rimanere compatti e difendere Rosa Capuozzo». Il blog inizialmente sposa questa linea, ma la pressione cresce. Gli attacchi si fanno più pressanti e anche la necessità (interna) di una presa di posizione si fa sentire. Si decide di anticipare il meeting milanese a sabato.
QUARTO CAPUOZZO ROSA DI MAIO FICO
Il leader
Il giorno successivo, di prima mattina, Di Maio, Fico, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco e Carlo Sibilia prendono un aereo dalla capitale per sbarcare all' ombra della Madonnina. Il summit, che coinvolge il direttorio e i garanti, è delicato: oltre a cercare di ricondurre il Movimento a una sola linea si valuta anche l' idea di chiedere a Capuozzo un passo indietro. Roberto Saviano ha già lanciato il sasso chiedendo le dimissioni della sindaca via Twitter e sulla Rete se ne discute.
La prima cittadina di Quarto, però, è chiusa nel riserbo e risentita per essere stata esclusa dal vertice. Alla fine, prevale l' idea di sgombrare l' orizzonte da ogni dubbio a costo anche di un sacrificio doloroso. «Il Movimento si difende con scelte dure, che mai nessuno aveva preso prima d' ora»: è il concetto che Alessandro Di Battista sostiene e riprende poi in un suo post.
Ormai è pomeriggio quando interviene Beppe Grillo in prima persona e comunica a Capuozzo la volontà dei vertici di chiedere un passo indietro alla prima cittadina. Lei prende tempo. Agli esponenti Cinque Stelle la partita sembra chiusa.
Dopo ore estenuanti di discussione, il dado è tratto. In serata risalgono sull' aereo: Di Battista e Ruocco si fermano a Roma, i tre eletti in Campania proseguono per Napoli.
Lo strappo
Domenica pomeriggio va in scena lo strappo. Ed è proprio un atto degno di una pièce teatrale. Si svolge un incontro segretissimo tra Capuozzo da un parte e Di Maio, Sibilia e Fico dall' altra. I deputati insistono: «Rosa, ti chiediamo un gesto di responsabilità nei confronti del Movimento. Eventualmente, se vorrai, sosterremo la tua ricandidatura». Sono seduti a un tavolo insieme.
La sindaca non si sbilancia. Proprio in quei minuti, però, sul suo profilo Facebook viene postato un video. «Devo essere chiarissima: non c' è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi», dichiara davanti alle telecamere. Gli esponenti del direttorio vengono avvisati all' istante. Di Maio si alza e lascia il tavolo.
Con lui anche Fico e Sibilia, che commentano: «Che schifo». Si sentono traditi e decidono di rendere pubblica - dopo essersi confrontati con i fondatori - la richiesta di dimissioni avanzata da Grillo. Ecco allora la contromossa sul blog, per inchiodare il sindaco a una scelta di campo netta: dentro o fuori dal Movimento. Lei - che si sente abbandonata - dal flash mob in suo sostegno a Quarto rilancia ipotizzando una manifestazione anticamorra con i leader.
L' espulsione
Sono momenti di tensione: un gruppo di parlamentari che non si sente coinvolto nella scelta protesta. Sulla Rete la base si divide. La situazione precipita ulteriormente lunedì mattina con le perquisizioni relative alle indagini: si decide un ultimatum temporale per ricevere spontaneamente le dimissioni della sindaca. L' intenzione è quella di non trascinare troppo la vicenda. «Siamo sotto assedio», ripetono nel direttorio. E proprio questa sensazione dà lo slancio per uno scatto d' orgoglio. Viene pianificata la controffensiva: si potenzia la presenza sul piccolo schermo.
Una pattuglia ristretta di fedelissimi è al centro di un mini-training per capire su quali concetti-cardine puntare. E a fine giornata scatta anche l' addio coatto per Capuozzo: le viene inviata una mail che sancisce la sua uscita dal Movimento.
La fermezza
ROSA CAPUOZZO SINDACO DI QUARTO
Ieri escono nuovi stralci delle intercettazioni sul caso di Quarto e il direttorio decide di mostrarsi compatto. «Parliamo direttamente noi alla Rete, mettiamoci la faccia», dicono i Cinque Stelle. Non è un caso che in video compaiano i tre volti più noti. Fermezza è la parola che risuona nelle stanze dei pentastellati. All' assemblea dei senatori qualcuno chiede conto di quanto accaduto nel weekend. Ma intanto suona il gong (televisivo): dopo cento ore inizia un nuovo round.