grillo casaleggio di maio di battista

CASALEGGIO VUOLE FAR PRENDERE UN GOLPE A DI MAIO - IL PIANO SEGRETO (MA MANCO TROPPO) DEL CAPO DI ROUSSEAU: CONSEGNARE IL MOVIMENTO A DI BATTISTA SENZA CAMBIARE LO STATUTO, COSÌ DA CONTINUARE A BECCARSI 300 EURO AL MESE DA OGNI PARLAMENTARE. ECCO SPIEGATO IL MOTIVO DELLA VISITA A ROMA – I BIG GRILLINI SPIAZZATI: PER LA PRIMA VOLTA C’È UN FRONTE ABBASTANZA COMPATTO (GUIDATO DA LUIGINO) CHE CHIEDE UN ORGANO COLLEGIALE

ALESSANDRO DI BATTISTA DAVIDE CASALEGGIO

1 – Il piano segreto di Casaleggio: un golpe sul blog per fare capo Di Battista

Estratto dell’articolo di Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”

 

Un colpo di Stato per consegnare i 5 stelle ad Alessandro Di Battista e non cambiare lo Statuto, lasciando che il Movimento resti indissolubilmente legato - com'è adesso - all'associazione Rousseau presieduta da Davide Casaleggio.

 

luigi di maio vito crimi

I big del Movimento 5 stelle sono convinti che sia questo il piano del figlio del cofondatore e che per questo ieri sia andato a Roma a parlare con Vito Crimi, con cui sta trattando per cercare di arginare le richieste sempre più pressanti dei parlamentari: basta dare 300 euro al mese alla piattaforma senza di fatto controllarne le spese, basta lasciare che tutto venga deciso attraverso il voto on line senza che ci sia prima una discussione democratica all'interno del M5S.

 

grillo di maio

(…) C'è per la prima volta un fronte compatto, che va da Luigi Di Maio a Roberto Fico, da Stefano Patuanelli a Paola Taverna, da Laura Castelli a Stefano Buffagni, da Alfonso Bonafede a Riccardo Fraccaro, Vito Crimi, Roberta Lombardi, che pensa che a guidare i 5 stelle debba essere - in questa fase - un organo collegiale con un primus inter pares. Che potrebbe essere uno di loro, ma anche un'outsider come Chiara Appendino, molto corteggiata dai vertici del Movimento.

 

(…) La domanda ora è se Di Battista vorrà davvero lanciarsi nella sfida. E se Beppe Grillo è pronto a separare la strada del M5S da Casaleggio e dalla piattaforma Rousseau.

 

L’ARTICOLO INTEGRALE SUL SITO DI REP: https://rep.repubblica.it/ws/detail/generale/2020/09/10/news/il_piano_segeto_di_casaleggio_un_golpe_sul_blog_per_fare_capo_di_battista-266760278/

 

LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA BY LUGHINO

2 – Casaleggio, blitz a Roma Gli incontri con i big M5S «La leadership c'è già»

Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

 

 Primo pomeriggio, cortile di Montecitorio: deputate e deputati del M5S si aggirano spaesati. «Siamo smarriti. Ogni giorno ha la sua pena», confessa uno dei 27 dell'associazione Parole Guerriere che ha firmato una missiva indirizzandola al reggente Vito Crimi con un diktat che suona così: «Dobbiamo abbandonare la stagione dei caminetti che, senza trasparenza ed in luoghi non consoni, determinano la vita e la morte del Movimento».

DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA RAGGI

 

Per dire, gli animatori di Parole Guerriere caldeggiano un congresso stile partiti della Prima Repubblica, con tanto di mozioni. Ed è proprio in quei minuti che in via degli Uffici del Vicario, di fronte la storica gelateria della Capitale Giolitti, arriva Davide Casaleggio, il presidente dell'Associazione Rousseau. Accompagnato da Pietro Dettori, socio di Rousseau, Casaleggio varca l'ingresso dei gruppi.

 

I deputati 5 Stelle in cerca di identità appaiono sorpresi. «Come sempre, siamo gli ultimi a sapere le cose». Per tutto il pomeriggio Casaleggio sarà a Montecitorio «per alcuni incontri riservati con i leader del Movimento». Non è dato sapere chi. Perché i big della galassia pentastellata smentiscono di averlo visto. O comunque sono costretti a negare per non alimentare un clima che è già incandescente dentro ai 5Stelle.

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

Più fonti affermano che non potrà non aver avuto un faccia a faccia con l'attuale reggente Crimi, assai indebolito da settimane. Ma nessuno lo conferma. Altri invece raccontano che «lì vedrà a sera in una location riservata». Certo è che il presidente dell'associazione Rousseau esce da via degli Uffici del Vicario dopo più di tre ore.

 

E quando lo fa, intercettato dall'Adnkronos , mette in fila una serie di punti fermi, oggetto del dibattito interno ai 5Stelle: «Sul voto della leadership? Decidono il capo politico e il comitato di garanzia». Secondo: «La leadership collegiale c'è già ed è il team del futuro,che ha 200 persone». E infine sull'ipotesi di cedere Rousseau risponde alla sua maniera: «È già a disposizione del Movimento. Io lavoro gratis».

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

 

Va da sé che queste parole rimbalzano dopo un attimo nelle chat del gruppo parlamentare. In tanti si definiscono «sorpresi». Uno di questi è certamente Giorgio Trizzino: «Sono stupito dalle parole di Casaleggio perché svilisce il ruolo del capo politico e dell'assemblea». Fabio Berardini sbotta invece su Facebook: «È necessario chiarire immediatamente la struttura decisionale e politica. Stiamo navigando a vista».

 

Nel frattempo Luigi Di Maio che ormai raccontano «essere tornato centrale all'interno del gruppo» a Tg2 Post ribadisce che serve «una leadership forte, non un leader unico al comando, ma questo movimento si deve organizzare con capacità». L'idea di Di Maio è quella di una struttura collegiale forte, che stride con quella di Casaleggio che vorrebbe invece un capo non solo con pieni poteri ma scelto da Rousseau.

 

CARLO SIBILIA LUIGI DI MAIO

Dunque lo scontro continua. Seppure sotto traccia. A colpi di lettere, di messaggi whatsapp infuocati, e di prese di posizione come quelle di Carlo Sibilia: «Un governo forte ha bisogno di un movimento forte con una direzione chiara». Tradotto, spiega una fonte qualificata, «se si va verso il rimpasto, ne consegue che ci vuole una guida forte». Altro che Stati Generali. Di questi ultimi nessuno continua a non sapere nulla.

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

 

CARLO SIBILIA

 

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....