giorgia meloni maria rosaria boccia gennaro sangiuliano marco travaglio

“CI SONO FILMATI O FOTO CHE RENDONO SANGIULIANO RICATTABILE?” – MARCO TRAVAGLIO INVITA "GENNY" A DIMETTERSI: “CHE COSA SA ROSARIA BOCCIA IN PIÙ DEL B-MOVIE CHE STA POSTANDO A RATE SUI SOCIAL CON L’ARIA SPAVALDA DI CHI TIENE IN PUGNO LUI E NON SOLO LUI? CI SONO EDITORI, MAGARI VICINI A PARTITI DI GOVERNO, IN POSSESSO DI IMMAGINI COMPROMETTENTI? MENTRE SCEGLIEVA I MINISTRI E SILVIO BERLUSCONI FACEVA ALLUSIONI SU ANDREA GIAMBRUNO (‘IL SUO UOMO È UN MIO DIPENDENTE’) PER FORZARLE LA MANO SU GIUSTIZIA E TV, GIORGIA MELONI TAGLIÒ CORTO: “IO NON SONO RICATTABILE”. SANGIULIANO PUÒ DIRE ALTRETTANTO?”

1. LA TRINCEA SANGIULIANO

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

gennaro sangiuliano giorgia meloni

C'è una frase che Giorgia Meloni ripete nei momenti più difficili della sua vita politica: «Io non sono ricattabile». Vale per lei, ma ovviamente anche per il suo governo, finito ostaggio negli ultimi giorni di rivelazioni a puntate di Maria Rosaria Boccia, presunta collaboratrice di Gennaro Sangiuliano.

 

Il ministro della Cultura è uscito indenne da una giornata infernale: «Non mi dimetto». Il colloquio a Palazzo Chigi, due ore con punte di alta tensione, nasce in questo clima: la premier furiosa («davvero molto», racconta chi ha avuto la sventura di incrociarla) per i post con i quali Boccia («questa signora» l'ha definita lei) ha smentito la lettera scritta da Sangiuliano a La Stampa e soprattutto la sua intervista a Paolo Del Debbio. A Rete 4, infatti, Meloni aveva, pur senza molto trasporto, preso per buona la versione dell'ex direttore del Tg2, pur con una formula non proprio convinta: «Il ministro mi assicura che. ...» […]

 

 

2. TRAMONTO POMPEIANO

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”

 

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano 1

Sarebbe davvero bizzarro se il primo ministro del governo Meloni a cadere, fra tutti quelli che dovrebbero esserne già usciti o non avrebbero dovuto proprio entrarci, fosse Gennaro Sangiuliano. Non siamo, com’è noto, suoi ammiratori. Ma, al netto di gaffe agghiaccianti e provvedimenti perniciosi […] prima di toccare vette inarrivabili tipo Santanchè, Lollobrigida, Salvini, Nordio&C., deve farne di strada.

 

Però deve valutare seriamente se lasciare il ministero della Cultura. Non per avere frequentato platealmente Maria Rosaria Boccia da Pompei fino al punto di perdere il controllo di lei e di sé e di arrivare a un passo dal nominarla consigliera (gratuita, pare) del ministero per i grandi eventi: questi sono fatti suoi, almeno finché non si dimostrerà che l’ha messa a parte di segreti di Stato o di dati sensibili per la sicurezza nazionale (ma al ministero della Cultura ne circolano pochi) o che ha speso denaro pubblico per ospitarla nelle comuni trasferte […]

 

vignetta di natangelo sul caso sangiuliano - boccia

No, ciò che dovrebbe far riflettere Sangiuliano è un aspetto che soltanto lui, oltre all’esuberante signora, può conoscere: che cosa sa Rosaria Boccia in più del B-movie che sta postando a rate sui social con l’aria spavalda di chi tiene in pugno lui e non solo lui?

 

[…]  la “influencer culturale” s’aggirava da mesi in Parlamento filmando tutto e tutti, anche dove è proibito, con occhiali Ray-Ban muniti di telecamera. Una piccola parte di quei video sono già usciti nelle storie Instagram della donna: ma gli altri?

 

Ci sono filmati o foto che rendono Sangiuliano ricattabile, perché ritraggono comportamenti non consoni a un ministro o che il ministro non potrebbe spiegare o difendere pubblicamente? Ci sono editori, magari vicini a partiti di governo, in possesso di immagini compromettenti? Il dilemma è tutto qui e riguarda la condizionabilità del personaggio pubblico, non certo i suoi legami privati.

 

storia instagram di maria rosaria boccia

Lo dicemmo per le foto di Sircana, portavoce di Prodi, per il video di Marrazzo con trans e coca, e a maggior ragione, anzi all’infinita potenza, per B., circondato per anni da battaglioni di Papi Girl, anche minorenni, di cui talvolta ignorava pure il nome. Mentre sceglieva i ministri e Silvio Berlusconi faceva allusioni su Andrea Giambruno (“Il suo uomo è un mio dipendente”) per forzarle la mano su giustizia e tv, Giorgia Meloni tagliò corto: “Io non sono ricattabile”. Sangiuliano può dire altrettanto?

GENNARO SANGIULIANO - MARIA ROSARIA BOCCIA - MEME BY IL GRANDE FLAGELLOIL CASO BOCCIA - SANGIULIANO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLOstoria instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 13maria rosaria boccia sangiulianomaria rosaria boccia gennaro sangiuliano gennaro sangiuliano maria rosaria boccia - meme ultimo tango a time squarestoria instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 6storia instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 9storia instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 11storia instagram di maria rosaria boccia a montecitorio 11gennaro sangiuliano al quirinale con la moglie federica corsini

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…