scontri spianata moschee 1

CI MANCAVA SOLO ERDOGAN A INCASINARE GERUSALEMME - IL PUZZONE TURCO INFIAMMA GLI ANIMI: ‘TUTTI I MUSULMANI VADANO ALLA SPIANATA DELLE MOSCHEE’, ANCHE SE ISRAELE TOGLIE I METAL DETECTOR. PRONTO UN SISTEMA DI TELECAMERE DA 23 MILIONI DI EURO, CHE POTRANNO RICONOSCERE SOSPETTI TERRORISTI GRAZIE AD ALGORITMI E TECNOLOGIE DEL MOSSAD

Luigi Guelpa per Il Giornale

 

spianata moscheespianata moschee

Alla Spianata che porta alla Moschea di Al Aqsa sono spariti i metal detector, ma il governo israeliano non rinuncia alle operazioni di sicurezza nel luogo sacro dell' Islam e decide di aggiungere nuove telecamere a circuito chiuso investendo 28 milioni di dollari. Ci sono volute quasi cinque ore di riunione lunedì notte per trovare una strategia comune tra i componenti del gabinetto di sicurezza israeliano.

 

scontri spianata moschee 4scontri spianata moschee 4

Ha prevalso alla fine la linea di Netanyahu, che vuole mantenere il massimo controllo della Spianata dopo l' attacco del 14 luglio scorso che aveva provocato la morte di due poliziotti. Israele fa un passo avanti e un altro indietro e il ministro della sicurezza interna Ghilad Erdan conferma che «gli scanner saranno sostituiti con mezzi tecnologicamente avanzati che permetteranno di condurre ispezioni accurate. Inoltre le telecamere non violano in alcun modo la privacy dei fedeli».

erdoganerdogan

 

La rimozione dei metal detector è arrivata in seguito alla telefonata chiarificatrice tra lo stesso premier israeliano e il re giordano Abadallah dopo l' assalto di domenica sera all' ambasciata israeliana di Amman. Un giovane di origini palestinesi aveva accoltellato una guardia israeliana, che aveva reagito uccidendo l' aggressore e un altro giordano.

 

La tensione già alta tra Israele e Giordania era salita alle stelle, con la richiesta di Amman di interrogare la guardia e la risposta di Tel Aviv che invocava l' immunità diplomatica garantita dalla convenzione di Vienna. Nel corso del colloquio telefonico Netanyahu ha assicurato la rimozione dei metal detector, ottenendo dal monarca giordano il ritorno in Israele della guardia.

DONALD  TRUMP BENJAMIN NETANYAHUDONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU

 

La notizia del rafforzamento delle telecamere però non ha fatto piacere ai responsabili islamici della Spianata che si oppongono a qualsiasi tipo di controllo israeliano sugli ingressi al luogo santo. Al momento i fedeli continuano a non entrare, seguendo l' invito dei leader religiosi ad astenersi alle visite.

 

Ikrema Sabri, capo del Comitato supremo islamico, ha riferito ai media che «continuerà il braccio di ferro fino a quando tutto non tornerà alla normalità. Non è sufficiente aver rimosso i metal detector, devono sparire le telecamere. Senza rispetto per la religione la strada del dialogo è impraticabile».

MURO DEL PIANTO GERUSALEMMMEMURO DEL PIANTO GERUSALEMMME

 

Una strada sempre più in salita, anche per la recente presa di posizione di Erdogan che ha invitato tutti i musulmani a visitare e proteggere Gerusalemme. Parlando in parlamento, il presidente turco ha lanciato un vero e proprio appello alla «umma», l' unità dei credenti: «Chiedo una mobilitazione ai miei fratelli musulmani di tutto il mondo, e invito coloro che hanno i mezzi a fare una visita a Gerusalemme e alla moschea di Al Aqsa».

 

Parole che non incoraggiano certo le possibili strategie perpetrate dal Consiglio di sicurezza dell' Onu. L' inviato in Medio Oriente del Palazzo di vetro Nickolay Mladenov si è detto disponibile a incontrare le parti prima di venerdì, «per evitare che nella giornata santa dell' Islam possano avvenire nuovi incidenti».

 

donald trump al muro del pianto di gerusalemmedonald trump al muro del pianto di gerusalemme

Sulla stessa lunghezza d' onda è apparsa l' ex ministra degli esteri israeliana Tsipi Livni, che nel corso di un' intervista ha invocato «un intervento diplomatico degli Stati Uniti per evitare un degrado molto grave della situazione». Qualcosa in tal senso è già stato fatto dall' ambasciatore americano a Tel Aviv, David Melech Friedman, che ha favorito il colloquio tra Netanyahu e re Abdallah. Friedman avrebbe in agenda anche un incontro con il collega russo Alexander Shein.

LIVNI NETANYAHULIVNI NETANYAHU

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO