CI VORRÀ MOLTA “RESILIENZA” PER PORTARE A TERMINE IL PNRR – I CAMBIAMENTI APPROVATI DALL’UE HANNO MODIFICATO O INTRODOTTO 145 NUOVE MISURE E INVESTIMENTI, TOGLIENDO AI COMUNI FONDI PER UNA DECINA DI MILIARDI – MA IL GOVERNO HA DOVUTO PROMETTERE NUOVE RIFORME ALL’EUROPA: ACCELERAZIONE DEI TEMPI DELLA GIUSTIZIA, SEMPLIFICAZIONE DEGLI APPALTI, LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE, CONCORRENZA E PAGAMENTI TEMPESTIVI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. POI È PREVISTO UN CORPOSO TAGLIO DEI SUSSIDI DANNOSI PER L’AMBIENTE…
Estratto dell’articolo di Mario Sensini per il “Corriere della Sera”
1 Come e perché è stato modificato il Pnrr italiano? Qual è il suo valore complessivo?
La revisione […] è prevista dai Regolamenti europei per tener conto di «circostanze oggettive» che impediscono o rallentano il raggiungimento degli obiettivi […]. […] Sono stati modificate o introdotte 145 nuove misure e investimenti, rispetto alle 385 originarie. Circa 20 sono state sfilate dal Pnrr e saranno finanziate con altri fondi. Il valore del Pnrr italiano è ora di 194,4 miliardi, dei quali 122 sotto forma di prestiti da rimborsare.
2 Cos’è il capitolo RePower Ue? Quanto vale?
Un nuovo pacchetto di interventi che si aggiunge alle sei missioni originarie del Piano (digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione e salute), dedicato all’efficientamento e alla riduzione dei consumi energetici. Vale 11,1 miliardi di euro: circa 8,3 miliardi vengono dal definanziamento dei progetti originari, 2,8 miliardi sono stati aggiunti dalla Ue, sempre sotto forma di prestiti.
3 Con quali criteri il governo ha ridefinito il Piano?
Dal Pnrr, che conta 250 mila singoli interventi, sono stati intanto esclusi tutti quelli che rischiavano di non essere ultimati entro la scadenza del 2026. Sono per lo più progetti piccoli che riguardano le opere di rigenerazione urbana dei comuni e il dissesto idrogeologico. Altri sono stati esclusi perché, essendo già avviati, rischiavano di non rispettare i criteri di ammissibilità ambientali. Altri ancora perché non sarebbero stati ammessi e rendicontabili, come quelli sulla viabilità, circa 1 miliardo di interventi. Molti altri sono stati modificati […].
4 Ci sono nuovi impegni?
Sì, il governo ha inserito nel Piano nuove riforme. Si prevedono un’ulteriore accelerazione dei tempi della giustizia civile e penale, una nuova semplificazione degli appalti, la razionalizzazione degli incentivi alle imprese, nuove misure per favorire la concorrenza ed altre per assicurare i pagamenti tempestivi della pubblica amministrazione. Legati al pacchetto energia ci sono l’impegno a redarre un Testo unico delle energie rinnovabili e soprattutto il taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente.
5 Cosa sono? Quanto valgono?
giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023
Sono gli incentivi fiscali che hanno un impatto negativo sull’ecosistema, come le accise agevolate sui carburanti […] o la stessa accisa ridotta sul gasolio rispetto a quella della benzina. […] mai nessuno, finora, ha avuto il coraggio di tagliarli. In tutto valgono 22 miliardi di euro l’anno[…]
6 La revisione riguarda le infrastrutture?
Anche. Dal Pnrr viene sfilato ad esempio il rafforzamento dell’asse del Brennero, ma ci sono 2 miliardi in più per le infrastrutture idriche. […]