1. CIAMPI, PRODI, DRAGHI, MONTI: COME E PERCHE’ IL QUARTETTO DI TECNICI HA CONDOTTO AL NAUFRAGIO L’ITALIA NELL'INTERESSE DI ALCUNI SELEZIONATI PAESI EUROPEI 2. LA FARSA DEL RIMBORSO DEI CREDITI VANTATI DALLE IMPRESE NEI CONFRONTI DELLO STATO HA ORIGINE POCO PRIMA DEL LANCIO DELL'EURO PER PERMETTERE ALL'ITALIA DI ENTRARE SIN DALL'INIZIO NEL NUOVO SISTEMA MONETARIO EUROPEO INSIEME AGLI ALTRI PRINCIPALI PAESI, DURANTE LA PRESIDENZA CIAMPI, EX BANKITALIA, E PRODI PREMIER 3. DRAGHI E MONTI HANNO PERMESSO UN'OPERAZIONE ANCORA PIÙ PERVERSA: HANNO PERMESSO ALLE BANCHE TEDESCHE E FRANCESI DI SCARICARE IL DEBITO ITALIANO DETENUTO IN PORTAFOGLIO ATTRAVERSO LA VENDITA DELLO STESSO, D'ACCORDO CON LA BCE, SULLE BANCHE ITALIANE E SULLA BANCA DELLE BANCHE ITALIANE: LA BANCA D'ITALIA

DAGOREPORT

Mentre il governo del paese ed il Presidente della Repubblica sono scaduti, che se fossimo in una pescheria l'evento si sentirebbe lontano un miglio, continua la farsa del rimborso dei crediti vantati dalle imprese nei confronti di vari enti pubblici e dello Stato.

Si tratta di un vero paradosso: il governo non può rimborsare tali debiti perchè gli stessi sarebbero contabilizzati a deficit pubblico, facendo sforare il rapporto deficit/PIL programmato per il 2013.

E' come dover rimborsare una cambiale e non conteggiarla come debito. Con la complicità dell'Europa, che conosce il vero valore di tale debito ma fa finta di non vederlo. Un falso contabile, legittimato in sede europea!

Ma da dove viene questa menzogna? Fu un escamotage contabile elaborato poco prima del lancio dell'Euro per permettere all'Italia di entrare sin dall'inizio nel nuovo sistema monetario europeo insieme agli altri principali paesi, durante la Presidenza Ciampi, ex governatore di Bankitalia.

Un altro tecnico ha realizzato un'altro falso contabile, organizzato però in maniera differente rispetto a quello sopra illustrato. Mario Monti, nominato per procurare al paese un governo credibile, ha permesso un'operazione sul debito pubblico se si vuole ancora più perversa.

Il suo governo ha infatti permesso alle banche tedesche e francesi di scaricare il debito italiano detenuto in portafoglio attraverso la vendita dello stesso sui mercati ed in particolare, d'accordo con la BCE, sulle banche italiane e sulla banca delle banche italiane: la Banca d'Italia.

Questo "passaggio" è stato realizzato grazie all'ausilio dei grandi investitori internazionali (soprattutto hedge funds) che sono stati chiamati a rastrellare i BTP dal portafoglio di investimento delle banche estere per poi rivenderli alle istituzioni italiane, non senza congrui profitti. Il tutto sotto la vigilanza della BCE by Draghi che ha garantito il completamento di tale passaggio.

Questa operazione ha garantito agli hedge funds enormi profitti e, attraverso l'intervento a sostegno della BCE stessa, la manipolazione al ribasso del tasso di interesse pagato sui BTP. (La determinazione del tasso non è originata dal mercato, dovremmo pagare il 10 per cento, invece paghiamo il 4-5)

Tale manipolazione dei tassi di interesse su debito, che è la vera causa della crisi in corso, ha impedito la pulizia del mercato ed ha perpetrato investimenti inefficienti di capitale che deriva dall'investimento ad un tasso di interesse più basso rispetto a quello di equilibrio.

L'apparente ritorno alla normalità del tasso (e dello spread di tasso rispetto al Bund tedesco), è quindi il risultato di una manipolazione che ha solo rinviato il momento in cui il mercato riporterà tale tasso al suo valore reale.

Quando questo avverrà l'impossibilità di pagare i reali interessi sul debito, determinerà il default dell'Italia, ma tale default colpirà i risparmiatori italiani e le banche italiane (compresa la Banca d'Italia) due volte: una volta come investitori ed un'altra come residenti del paese in default, risparmiando le banche tedesche e francesi in primis.

Più che governo tecnico quello in scadenza è stato un vero governo politico. Nell'interesse di alcuni selezionati paesi europei.

 

o mc36 carlo ciampiROMANO PRODI MARIO DRAGHI MARIO MONTI A BERGAMO MARIO MONTI AL TRUCCO

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…