I VERI DITTATORI LI RICONOSCI DAGLI AMICI/2 – POTEVA MANCARE LA CINA A FARE I COMPLIMENTI A PUTIN PER LA VITTORIA ALLE ELEZIONI? PECHINO, CHE HA DICHIARATO “AMICIZIA ILLIMITATA” CON MOSCA, SI CONGRATULA CON “MAD VLAD”: “CINA E RUSSIA SONO PARTNER STRATEGICI NELLA NUOVA ERA” – L’UE NON RICONOSCERÀ IL VOTO NELLE REGIONI DELL’UCRAINA OCCUPATE MILITARMENTE – GLI USA: “ELEZIONI NON LEGALI, NÉ LIBERE NÉ EQUE…”
xi jinping vladimir putin a pechino
LA CINA SI CONGRATULA CON PUTIN PER LA VITTORIA ELETTORALE
(ANSA) – La Cina ha espresso le sue congratulazioni a Vladimir Putin per la sua vittoria alle elezioni presidenziali tenute in Russia. "La Cina esprime le sue congratulazioni su questo", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, alla richiesta di un commento nel corso del briefing quotidiano. "Cina e Russia sono i rispettivi vicini più grandi e sono partner strategici e cooperativi nella nuova era", ha aggiunto Lin.
"Crediamo fermamente che sotto la guida strategica del presidente Xi Jinping e del presidente Putin, le relazioni Cina-Russia continueranno ad andare avanti", ha aggiunto Lin, ricordando che quest'anno ricorre il 75/mo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche bilaterali.
vladimir putin xi jinping a pechino 3
"I due capi di Stato continueranno a mantenere stretti scambi, guideranno i due Paesi per continuare a sostenere un'amicizia di buon vicinato di lunga data, per approfondire il coordinamento strategico globale e per promuovere il continuo sviluppo delle relazioni bilaterali nella nuova era", ha proseguito il portavoce. Lin Jian, nel ruolo di vicedirettore generale del Dipartimento di stampa, comunicazione e diplomazia pubblica del ministero degli Esteri cinese, è diventato un nuovo portavoce del ministero e ha tenuto oggi il suo primo briefing.
UE E USA CONTRO MOSCA “PSEUDO ELEZIONI NÉ LIBERE NÉ CORRETTE”
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per "la Repubblica"
Le elezioni russe sono una farsa. E sicuramente l’Ue non riconoscerà il voto nelle regioni occupate militarmente. Il successo di Vladimir Putin non solo verrà analizzato oggi al Consiglio dei ministri Ue degli Esteri ma anche al vertice dei leader di giovedì prossimo. Durante il quale l’Unione potrebbe valutare anche passi ulteriori.
Di certo, allora, il giudizio dell’Europa e del mondo occidentale sulle urne “putiniane” è netto. Sono l’espressione di un regime illiberale. La possibilità che non vengano legalmente riconosciute è in corso di valutazione da parte di alcuni paesi membri. La Commissione, invece, nel caso specifico non ha una competenza autonoma ma sono gli Stati a dover decidere come accogliere il plebiscito moscovita.
vladimir putin dopo le elezioni
Il primo passo dunque sarà compiuto oggi al summit dei ministri degli esteri che – in collegamento con il segretario di Stato Usa Blinken – esamineranno anche la situazione in Ucraina. E inevitabilmente il risultato elettorale russo. La decisione che sta maturando è allora quella di non riconoscere per ora il voto nelle aree occupate e alla stessa decisione arriverà anche il G7.
A partire dalla Crimea fino alle quattro regioni annesse nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Del resto i commenti sul presunto “record” di consensi a favore di Putin sono inequivocabili. Nel Vecchio Continente e negli States.
xi jinping vladimir putin a pechino
«Le pseudo-elezioni in Russia – avverte il ministero degli Esteri tedesco - non sono né libere né corrette, il risultato non sorprenderà nessuno. Il governo di Putin è autoritario, si basa su censura, repressione e violenza. Le “elezioni” nei territori occupati dell’Ucraina sono nulle e non valide e costituiscono un’altra violazione del diritto internazionale».
Per non parlare della Polonia che vive il conflitto con la Russia sempre in maniera molto intensa: «Le elezioni presidenziali russe non sono legali, libere ed eque. Si sono svolte in mezzo a dure repressioni e nelle zone occupate dell’Ucraina, in violazione del diritto internazionale ».
Per la Casa Bianca, il tenore delle valutazioni non cambia. «Le elezioni russe – dicono dall’Amministrazione Biden – non sono né libere né corrette. Putin ha imprigionato gli oppositori politici e impedito ad altri di candidarsi contro di lui». […] L’allarme sta risuonando fortissimo anche i tutti i Paesi baltici che avvertono la pressione russa come nessun altro in Europa e vivono costantemente nella paura di un attacco o di una invasione. […]
Un pericolo ben presente agli esecutivi dell’Unione. Proprio durante le campagne elettorali, infatti, la Russia tenterà di approfittare della possibile disattenzione a Bruxelles e a Washington. In particolare in relazione all’Ucraina e alla prevedibile controffensiva militare contro Kiev. Anche per questo la nuova situazione sarà discussa di nuovo giovedì prossimo al summit dei leader europei.
vladimir putin xi jinping a pechino
I 27 si confronteranno sulla guerra in Ucraina, sugli aiuti da destinare a Kiev ma anche sulla opportunità di compiere passi ulteriori su questo voto. Alcuni dei partner, infatti, sono pronti a mettere sul tavolo l’idea di non riconoscere complessivamente il risultato elettorale russo. Si tratterebbe di una mossa senza precedenti. E i rapporti con il Cremlino sarebbero definitivamente ai minimi termini. Ma ormai la fase di belligeranza è conclamata. I capi di Stato e di Governo dell’Ue dovranno valutare come aiutare ulteriormente Zelenski e come affrontare la presenza di Putin al vertice della Russia nei prossimi sei anni. Nodi che saranno trattati anche al vertice Nato del prossimo inizio aprile.
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