
PASSATO IL BLABLA DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, SI TORNA ALLA DURA REALTÀ - CINA IN FUGA DAI TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO USA: ORA PUNTA SUL BUND TEDESCO, SUI BTP O I BONOS SPAGNOLI - ISTAT, EXPORT DI FEBBRAIO: “CROLLO DEL 9% VERSO GLI USA” - CONFINDUSTRIA: “DAZI E INCERTEZZE POSSONO CAUSARE UNA CRISI STRUTTURALE, CON UNA MINORE CRESCITA DI -0,3% DEL PIL ITALIANO NEL 2025-2026’’ – E TRUMP NE SPARA UN’ALTRA: VUOLE NEGOZIARE ACCORDI COMMERCIALI CON OGNI PAESE, INCLUSA LA CINA, ENTRO UN MESE (CIAO CORE!)
Repubblica.it – estratti
1.Deutsche Bank: “Investitori cinesi stanno vendendo Treasury”
I clienti cinesi di Deutsche Bank stanno riducendo la loro esposizione verso i Treasury americani in favore del debito europeo - con acquisti sul bund tedesco, sui Btp o i bonos spagnoli - dopo l'elevata incertezza creata da Trump con i dazi.
meme sulla guerra commerciale cina e usa
"Abbiamo osservato una diversificazione con uscite dal dollaro nei portafogli degli investitori cinesi", dice a Bloomberg Lilian Tao, responsabile delle vendite su Cina e mercati emergenti globali della banca tedesca. "Sempre più clienti hanno cominciato a guardare ai bund tedeschi, ai mercati di Spagna o Italia cui finora non avevano prestato grande attenzione".
Trump: “Accordi con tutti entro un mese”
Il presidente Donald Trump ha dichiarato di voler negoziare accordi commerciali con ogni paese, inclusa la Cina. "Concluderemo un accordo con tutti. Penso che entro le prossime tre o quattro settimane, forse si potrebbe concludere tutto", ha detto ai giornalisti, come riporta la Cnn.
Istat, export di febbraio: “Crollo del 9% verso gli Usa”
EXPORT ITALIANO NEGLI STATI UNITI
L'export italiano sale a febbraio 2025 su base annua dello 0,8% in termini monetari, Ma se aumenta in modo consistente quello verso alcuni paesi europei come Germania e Spagna, tracolla quello verso gli Stati Uniti con un -9,6%. Lo si legge nella nota Istat sul commercio estero.
Dazi, Confindustria: “Il Pil rallenterà”
I dazi e l'incertezza causeranno una minore crescita di -0,3% del Pil italiano nel 2025-2026, a causa di una più bassa dinamica dell'export di beni (-1,2%) e degli investimenti in macchinari (-0,4%). Lo spiega il Centro studi di Confindustria, lanciando anche un allarme per il comparto industriale già a rilento negli scorsi mesi: “Dazi e incertezze possono causare una crisi strutturale”.
GIORGIA MELONI EMANUELE ORSINI - ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA