joe biden xi jinpin liu he janet jellen

LA CINA SI RIAVVICINA – PROVE DI DISGELO TRA WASHINGTON E PECHINO (VIA KIEV): LA SEGRETARIA AL TESORO USA, JANET YELLEN, HA INCONTRATO IL VICEPREMIER CINESE, LIU HE, CONCORDANDO MAGGIORE COLLABORAZIONE. ZELENSKY, DA PAR SUO, HA INVIATO UNA LETTERA A XI JINPING PER INVITARLO A UN COLLOQUIO. I CINESI HANNO UN BISOGNO DISPERATO DI RIALLACCIARE I RAPPORTI CON L’OVEST: L’ECONOMIA LANGUE, LE NASCITE CROLLANO E NON SI POSSONO PERMETTERE DI PERDERE ACQUIRENTI DEI LORO PRODOTTI A BASSO COSTO - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

janet yellen e liu he

Da Zurigo arriva un segnale di disgelo tra Stati Uniti e Cina. Ieri la segretaria al Tesoro americana Janet Yellen ha incontrato per due ore e mezza il vicepremier cinese Liu He, che era di ritorno dal Forum economico mondiale di Davos. E Washington ha definito il colloquio in una nota «franco, sostanzioso e costruttivo».

 

I due hanno concordato una maggiore collaborazione su clima e finanza; l'ex governatrice della Fed è attesa "presto" in Cina e ha puntualizzato che «anche se ci sono ambiti in cui discordiamo, e li affronteremo in modo diretto, non dovremmo consentire a una mancanza di comunicazione la creazione di malintesi».

janet yellen e liu he 1

 

[…] Il piccolo smottamento nel Grande freddo tra Washington e Pechino è stato preceduto da settimane di indiscrezioni sulla volontà della Cina di riavvicinarsi all'Occidente. […] Alcuni partner strategici come la Germania hanno cominciato pubblicamente una discussione su una maggiore indipendenza e diversificazione rispetto al Dragone. Ma molti partecipanti al Forum, compreso il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha rifiutato ieri esplicitamente l'idea di un "decoupling", di un distacco dalla Cina, pensano che proprio il clima sia l'esempio più evidente dell'impossibilità di fare a meno di un dialogo con Xi.

janet yellen

 

Sempre dal Forum è rimbalzata la notizia che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe scritto una lettera per invitare il leader cinese Xi Jinping a un colloquio. Il presidente ucraino vuole sfruttare i segnali di irritazione che si stanno moltiplicando a Pechino per i fallimenti militari di Putin, ma soprattutto per l'opzione nucleare che continua ad essere minacciata dal suo entourage.

 

liu he a davos

Dopo una visita di Scholz a Pechino, a novembre del 2022, Xi aveva espressamente avvertito Putin che «l'uso dell'atomica deve essere evitato». La Cina potrebbe avere un ruolo cruciale nel destino del conflitto armato in Ucraina. […]

incontro janet yellen e liu he janet yellen e liu he 2

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...)