matteo salvini silvio berlusconi giorgia meloni programma per l'italia

UNA COALIZIONE CHE È TUTTO UN PROGRAMMA – MELONI, SALVINI E BERLUSCONI HANNO TROVATO LA QUADRA SUL PROGRAMMA DI GOVERNO. CI SONO QUINDICI PUNTI MOLTO DETTAGLIATI NEI TITOLI MA NON SULLE SINGOLE MISURE – IL CAPITOLO DEL FISCO È QUELLO PIÙ OSTICO: CI SONO DENTRO LE PROPOSTE DI TUTTI E TRE I PARTITI, COMPRESA LA FLAT TAX IN UNA FORMULA DI COMPROMESSO – L’ALLEANZA ATLANTICA, LE GARANZIE SUL PNRR E IL SOSTEGNO ALLA NATALITÀ: COSA C’È DENTRO…

Paola Di Caro per www.corriere.it

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME

Quindici titoli per un programma di legislatura, e anche di più. E’ il documento comune del centrodestra, sottoscritto dai leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Lega Matteo Salvini e Forza Italia Silvio Berlusconi, con cui la coalizione si presenterà unita al voto del 25 settembre. Un programma lungo e dettagliato nei titoli ma solo in parte sulle singole misure da attuare, visto che ogni partito presenterà un proprio programma specifico con i temi forti e identitari che lo caratterizzano, sui quali si giocherà la sfida interna per la primazia e per i pesi del prossimo, probabile governo.

 

Ci sono i nodi cardine che Giorgia Meloni aveva preteso, già nel primo punto che è un messaggio rassicurante al mondo, ai vertici europei, ai mercati: l’Italia, a pieno titolo parte dell’Europa, dell’Alleanza Atlantica e dell’Occidente. Più Italia in Europa, più Europa nel Mondo, e anche impegnata nel «rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica» specificamente a sostegno dell’Ucraina. Come c’è l’adesione agli impegni europei ma anche la richiesta di un’unione «più politica» e con al «revisione del Patto di Stabilità».

 

PER L'ITALIA - IL PROGRAMMA DI GOVERNO DEL CENTRODESTRA

Garanzie anche sul Pnrr: le riforme richieste verranno portate a termine, ma si opererà per una revisione dello stesso Piano «in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità». Sempre su spinta di FdI, il centrodestra si impegna per una riforma costituzionale che preveda «l’elezione diretta del Presidente della Repubblica», alla quale però si abbina il percorso «da completare» sulle Autonomie (indispensabile per la Lega) come anche il completamento della riforma della giustizia, punto preteso da Forza Italia

 

Il capitolo del fisco, che tanto fa discutere, punta tutto sulla «riduzione della pressione fiscale», mettendo assieme sia la proposta di FdI ispirata al principio del «chi più assume, meno paga», sia quelle care a Lega e FI della flat tax: si partirà con un’estensione «per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato» (punto targato Lega, che estende l’aliquota del 15% ma non oltre un importo definito), sia la modulazione preferita da FdI - flat tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti – sia il principio generale propugnato da Berlusconi: la prospettiva di «ulteriore ampliamento per famiglie e imprese».

BERLUSCONI SALVINI MELONI

 

Sul lavoro, si insiste sul taglio del cuneo fiscale, sulla defiscalizzazione per i nuovi assunti e sull’abbassamento dell’Iva per i beni di prima necessità. Si vogliono incentivare i voucher e innalzare i limiti all’uso del contante. Confermata la «sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro». Resta insomma il sostegno a chi non è in grado di lavorare o è in particolare stato di bisogno, ma il meccanismo attuale verrà interamente sostituito, anche se non è ancora specificato in che forma.

 

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Molta parte del programma è dedicata ai temi del sostegno alla natalità, della famiglia, delle giovani coppie, come al tema della sicurezza. Sul punto, passa la proposta della Lega di tornare all’applicazione dei «decreti sicurezza» varati dal Conte 1 con Salvini ministro dell’Interno, sia quella su cui batte da tempo la Meloni del «controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani». Insomma una mediazione tra diverse posizioni che dovrà poi essere tradotta in calcoli in termini di sostenibilità delle singole proposte. Ci sono 40 giorni per discuterne e, si prevede, scontrarsi con gli avversari.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…