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COGITO ERGO SUMMIT! - I POTENTONI DEL BILDERBERG A TORINO PER UN CONFRONTO SUL POPULISMO: IN AGENDA ANCHE POLITICA USA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE – PARLA IL PRESIDENTE DE CASTRIES - PER L' ITALIA, OLTRE A ELKANN E GRUBER, CI SARANNO IL DIRETTORE DI LIMES LUCIO CARACCIOLO, IL PRESIDENTE DI ISPI E DI FINCANTIERI GIAMPIERO MASSOLO – PARTECIPERA’ ANCHE IL SEGRETARIO DI STATO VATICANO PIETRO PAROLIN

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Gianluca Paolucci per la Stampa

 

I «potenti della Terra» si pagano il viaggio e l' albergo di tasca propria. È una delle regole del gruppo Bilderberg che torna in Italia - a Torino - dopo 14 anni, con il populismo tra i temi della due giorni di incontri riservati.

 

Nessun legame con il fatto che proprio in Italia si sia appena insediato un governo che rivendica apertamente il proprio populismo. Né si può dire che quello del populismo sarà il tema principale degli incontri che tra oggi e domani si terranno negli spazi del Lingotto. «Tutti i temi degli incontri hanno la stessa importanza», spiega un portavoce.

 

Quattro giorni di incontri, da oggi fino a domenica, a porte chiuse, senza staff, durante i quali oltre 120 persone - imprenditori, politici, banchieri centrali, scienziati - provenienti da 20 paesi si confronteranno faccia a faccia, senza pressione dei media si confronteranno su una serie di argomenti di stretta attualità. Dodici temi: oltre al populismo, le diseguaglianze, il futuro del lavoro, la post-verità, la politica Usa e l' intelligenza artificiale.

lingotto torino bilderberg

 

Al termine, nessun comunicato, nessun documento finale, nessun verbale. Come chiudere tutti in un pentolone dal quale niente potrà uscire. È la ricetta del Bilderberg dal 1954, anno del primo incontro in Usa e probabilmente la ragione delle tante teorie complottisti sugli incontri del gruppo.

 

Promuovere il confronto «L' idea alla base è quella di promuovere il confronto tra decisori, da una parte all' altra dell' Atlantico. Un confronto diretto, non mediato, non filtrato da staff e da pressioni esterne», spiega Henri de Castries, ex numero uno di Axa e presidente dal 2011 dello «steering commitee» del gruppo Bilderberg. È l' organismo che si occupa dell' organizzazione degli incontri, del quale fanno parte gli italiani John Elkann e Lilli Gruber.

primo summit bilderberg 1954

 

De Castries è presidente da sette anni e l' anno prossimo verrà selezionato il suo successore, dallo stesso comitato che decide anche argomenti e ospiti.

 

Trasparenza Ma negli ultimi anni, anche per cercare di «disinnescare» le tante teorie complottiste, il gruppo Bilderberg è più trasparente. Un sito internet contiene l' elenco degli argomenti trattati nei vari incontri, la lista dei partecipanti, le regole e le ragioni per le quali sono state istituite: «Grazie alla natura privata degli incontri, i partecipanti non sono legati ai condizionamenti del proprio incarico o a posizioni precostituite», è spiegato nel sito. Per l' Italia, oltre a Elkann e Gruber, ci saranno il direttore di Limes Lucio Caracciolo, l' ad di Vodafone Vittorio Colao, la biologa Elena Cattaneo, il presidente di Ispi e di Fincantieri Giampiero Massolo, l' economista Marianna Mazzucato.

gruber elkann

 

Tra gli altri, primi ministri e ministri in carica ed ex, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, il numero uno della Banca d' Inghilterra Mark Carney, il finanziere Henry Kravis (co-fondatore del maxi fondo Kkr), Peter Thiel che ha creato Palantir, società all' avanguardia nell' analisi dei dati.

 

Misure di sicurezza rafforzate fin da ieri nell' area del Lingotto, dove si svolgeranno gli incontri.

gruppi antibilderbergcorteo antibilderberg

cardinale pietro parolin

 

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