alessandra dal verme paolo gentiloni

GENTILI, ANZI, GENTILONI CON LA SINISTRA! – ALESSANDRA DAL VERME, COGNATA DEL COMMISSARIO UE ALL’ECONOMIA E DIRETTRICE DELL’AGENZIA DEL DEMANIO (CONFERMATA DA DRAGHI), PROCEDE A PASSO SPEDITO CON L’INFORNATA DI NOMINE DI PERSONALITÀ VICINE AL PD: NULLA È CAMBIATO NEPPURE CON L’ARRIVO DEL GOVERNO MELONI. DA QUALCHE MES È STATO ASSUNTO L’AVVOCATO KOSTANDIN PECI, EX COLLEGA DEL FIGLIO DI NAPOLITANO – LA MAXI CONSULENZA DA 750MILA EURO A LUISS, ACCENTURE E ERNST & YOUNG (DOVE UN TEMPO ERA CONSULENTE D’ALEMA)

Estratto dell’articolo di Alessandro Da Rold per “La Verità”

 

ALESSANDRA DAL VERME

A gennaio era stata confermata, a sorpresa, come direttore dell’Agenzia del demanio. Perché Alessandra dal Verme, dirigente del ministero dell’Economia, era stata nominata nel 2021 dal governo Draghi, in quota Partito democratico.

 

Cognata dell’ex premier e attuale commissario all’economia Paolo Gentiloni, la dal Verme sta continuando indisturbata l’opera di occupazione delle cariche di maggiore importanza nell’agenzia che ormai guida da tre anni.

 

paolo gentiloni otto e mezzo

Nei mesi scorsi La Verità si era già occupata delle assunzioni di numerosi dirigenti provenienti dai Comuni di Milano e Firenze. Tra questi va segnalata una consulenza per Antonella Manzione, ex capo dei vigili urbani fiorentini ai tempi di Matteo Renzi […].

 

Era ottobre e il governo di Giorgia Meloni si era appena insediato. In tanti speravano in un cambio di passo, dato il nuovo vento politico. Ma anche nel nuovo mandato la dal Verme si sta dimostrando molto generosa nei confronti del mondo di centrosinistra […].

 

antonella manzione

Così da qualche mese è stato assunto con qualifica dirigenziale l’avvocato Kostandin Peci che, oltre a essere molto legato alla famiglia Gentiloni, ha il merito di essere stato titolare di un contratto integrativo della docenza di diritto amministrativo del professore Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito della Repubblica Giorgio. Sempre di recente, il ruolo di capo dell’Officina per la rigenerazione dell’immobile pubblico è stato affidato al Piero Pelizzaro, proveniente dal Comune di Bologna del piddino Matteo Lepore dopo una lunga militanza presso il Comune di Milano (dove era a capo della direzione Città resilienti). […]

 

 

La domanda nasce spontanea: possibile che per la copertura di queste posizioni non ci fosse nessuna risorsa qualificata all’interno dell’Agenzia del demanio? Secondo quanto ricostruito dalla Verità, poi, il marito della dal Verme (fratello di Gentiloni) si vede spesso in Agenzia. E forse non c’è da stupirsi se le attività della struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici siano spesso indirizzate verso enti locali amministrati dal centrosinistra (Milano, Bologna, Bari, Napoli e Torino).

 

ALESSANDRA DAL VERME

La dal Verme dimostra anche una certa disinvoltura per quanto concerne il ricorso alle consulenze esterne. Nel corso della recente audizione alla Camera, la direttrice ha più volte fatto riferimento con toni entusiastici al Piano strategico industriale redatto sul finire dell’anno scorso. Ebbene, da una verifica sui documenti pubblicati sul sito istituzionale dell'Agenzia, si scopre che la dal Verme ha affidato il servizio di consulenza per un ammontare di circa 750.000 euro.

 

Infatti, per la redazione del Piano strategico, l’agenzia ha fatto ricorso al raggruppamento di imprese tra Accenture, Ernst & Young (dove Massimo D’Alema un tempo era consulente) e Luiss, vincitori dell’accordo quadro per l’affidamento di servizi per la digital transformation della Pa. L’agenzia ha poi affidato senza gara al medesimo raggruppamento il servizio di revisione dei processi in essere, per altri 321.300 euro. Chissà cosa ne pensa il commissario europeo all’Economia Gentiloni, così attento alla tutela della concorrenza quando si tratta delle concessioni balneari?

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