tiziano renzi

GOMBLOTTO GOMBLOTTO! IL DUCETTO RINGALLUZZISCE DOPO LA SCIVOLATA DEI CARAMBA SULLE INTERCETTAZIONI SUL PADRE – I SOTTOPANCIA RENZIANI SCATENATI: VOGLIAMO SAPERE CHI HA ORDINATO AL CAPITANO DI “FALSIFICARE I VERBALI” – ERNESTO "CIAONE" CARBONE: “QUELLO DELLE CENE SEGRETE NELLE BETTOLE CHE FINE HA FATTO?”

 

Tommaso Ciriaco per la Repubblica

renzi porta a portarenzi porta a porta

 

Di fronte alle telecamere, Matteo Renzi sceglie un approccio quasi neutro: «Sarebbe facile per me dire "avete visto...". Ma non lo farò, ho totale fiducia nella magistratura». Il Renzi privato, invece, è scosso. Anzi, è uno strano mix di preoccupazione e soddisfazione, perché rivelazioni inquietanti hanno distrutto un tassello decisivo dell' inchiesta Consip sul padre. «Ho tatuato addosso cosa accaduto in questi quattro mesi ».

 

Un interrogativo, però, continua ad assillarlo: «Da dove arriva questa roba. E perché?», si domanda con gli amici più fidati. Intravede i confini di qualcosa di poco limpido. Certo, la Procura di Roma ha impedito che lo sgambetto riuscisse. Ma resta lo spettro di un' operazione di depistaggio, condotta per di più nelle settimane della sua massima debolezza politica. «Non lo nego - scandisce in privato - sono fatti che angosciano».

MATTEO E TIZIANO RENZIMATTEO E TIZIANO RENZI

 

Quando le agenzie battono le prime notizie, il leader compone immediatamente il numero del padre. La risposta, giura, sono soprattutto le lacrime di Tiziano. E d' altra parte è difficile dormire sonni tranquilli di fronte a un falso pedinamento, intercettazioni falsificate e fughe di notizie. Non sembra l' errore di un singolo, ma ci si può addirittura spingere fino a ipotizzare l' esistenza di una regia?

 

alessia moranialessia morani

«Vogliamo sapere tutto», guida la carica Davide Ermini. È il dilemma del renzismo che riprende fiato, dopo mesi da incubo. La risposta non sembra lasciare margini al dubbio: «Adesso il capitano del Noe ci dirà anche chi gli ha chiesto di falsificare i verbali - riflette a voce alta la vicecapogruppo dem Alessia Morani - chi è insomma il mandante di tutto questo».

 

ernesto carboneernesto carbone

Ecco il nodo dei nodi. E non basta aggiungere - come fa sempre Morani - che «il tempo è galantuomo». I renziani, dopo aver ascoltato il capo, passano al contrattacco. E si tratta di un' offensiva violenta. «Ma quello delle cene segrete nelle bettole - domanda Ernesto Carbone - che fine ha fatto?». Si riferisce ad Alfredo Mazzei, commercialista napoletano ed ex esponente dell' ala migliorista del Pci, poi Pd. È un salto di livello, dopo mesi di prudente low profile.

 

C' è il dito puntato contro qualcosa che per gli uomini dell' ex segretario non sembra troppo lontano da un complotto. «Diteci cosa è successo», si limita a ripetere Renzi. Non proprio come quando si è vicini al duello finale, ma l' aria sembra comunque elettrica. Siccome parla anche in veste di ex presidente del Consiglio, il leader di Rignano non si spinge pubblicamente oltre le colonne d' Ercole del sospetto.

ALFREDO MAZZEI E GIORGIO NAPOLITANO ALFREDO MAZZEI E GIORGIO NAPOLITANO

 

E infatti a "Porta a Porta" dice: «È molto strano quello che sta avvenendo, ma ho fiducia nella magistratura, la verità verrà a galla. Non credo nei complotti e nelle manovre». Resta però la sensazione di aver sfiorato qualcosa di poco raccomandabile, anche se verso i Carabinieri non esce una sola parola ostile: «L' ufficiale Gianpaolo Scarfato? Se non risponde è un problema suo, io credo nell' Arma».

 

Gianpaolo ScarfatoGianpaolo Scarfato

Almeno per un giorno, comunque, le buone notizie - dal filotto nelle primarie dei tesserati fino a queste novità investigative - fanno dimenticare la botta da incubo del referendum e un' inchiesta che sembrava aver colpito al cuore il Giglio Magico. «Chi costruisce teoremi - picchia duro un' altra renziana come la senatrice Francesca Puglisi - oggi avrà materia per riflettere». Nelle chat più vicine al capo si brinda all' inizio della riscossa. E le rivelazioni segnano comunque un cambio di strategia. Soprattutto nei confronti dei cinquestelle, il vero avversario a pochi mesi dalle elezioni politiche, secondo Renzi. «Prima di aprire bocca leggete almeno le carte. E prima di sputare sentenze sui social aspettate la magistratura. A Grillo che ha messo in discussione il rapporto con mio padre dico: "vergogna"».

 

francesca puglisi senatrice pd francesca puglisi senatrice pd

C' è naturalmente da tenersi in equilibrio, il terreno su cui muoversi continua a sembrare scivoloso. E però il desiderio di Renzi è quello di allontanare, finalmente, le ombre che hanno accompagnato la sua famiglia in mesi complicati. «Papà ha pianto - racconta a sera - è pur sempre un uomo di 65 anni. Questa vicenda è una cosa grossa, che colpisce. Infatti sto andando a casa, voglio portare i miei figli a cena dal nonno».

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO