MA COME SONO CIVILI COI MIGRANTI GLI ALTRI PAESI EUROPEI! IN SVIZZERA ''LEGATI E PICCHIATI, INCAPPUCCIATI E CON LE CATENE AI PIEDI''. IL RACCONTO DI UNA COPPIA RISPEDITA DA ZURIGO IN ITALIA, CUI VOLEVANO TOGLIERE LA FIGLIA SOLO PERCHÉ NATA IN TERRITORIO ELVETICO - INVECE LA GERMANIA HA SPEDITO IN ITALIA GIÀ 1000 MIGRANTI VIA CHARTER, SPESSO LEGATI, A VOLTE SEDATI PER EVITARE PROTESTE (MA QUESTA PARTE NON L'AMMETTONO UFFICIALMENTE)
1. I MIGRANTI RISPEDITI IN ITALIA DALLA SVIZZERA: “LEGATI E PICCHIATI, VOLEVANO TOGLIERCI LA BIMBA”
Estratto dall'articolo di Alessandra Ziniti per ''la Repubblica''
Non hanno nessuna intenzione di dimenticare, né paura di denunciare. E allora eccoli qui Joelson e Tatiana, mano nella mano, la piccola Leora in braccio, nel centro di accoglienza di Napoli gestito dalla Ong Laici Terzo Mondo, a raccontare il loro ritorno in Italia da "dublinanti", l'agghiacciante brutalità con la quale sono stati rispediti in Italia dalla Svizzera (…)
"In manette, le catene ai piedi, picchiati e incappucciati. E volevano anche toglierci la bambina, che non aveva ancora un anno, perché lei è nata a Berna. Ma noi non l'avremmo lasciata mai". Si accalorano Joelson, 25 anni, del Camerun, e Tatiana, 23 anni della Costa d'Avorio, partiti dalla Libia a giugno 2017, salvati da una nave umanitaria, approdati a Salerno, trasferiti in un centro di accoglienza a Torino prima di attraversare il confine in direzione Svizzera. E ora riportati in Italia, a Napoli, da Zurigo.
Le loro voci si accavallano mentre ricostruiscono il giorno in cui nel villaggio montano di Albinen dove vivevano da più di un anno hanno ricevuto la visita della polizia. "Dovete andare via da qui, vi rimandiamo in Italia". Di essere stati colpiti dalla scure del regolamento di Dublino, Joelson Mbah e sua moglie Tatiana Logbo lo sapevano. "Avevamo già firmato le carte per il trasferimento. Non c'era motivo di tanta violenza. Ci hanno trattato come bestie".
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2. BERLINO: VOLI CHARTER PER RISPEDIRE I MIGRANTI IN ITALIA
Estratto dall'articolo Tonia Mastrobuoni per ''la Repubblica''
Sono quasi mille, per la precisione 967, i "dublinanti" trasferiti dalla Germania all'Italia tra gennaio e maggio di quest'anno. E le richieste del governo tedesco di ricollocare profughi nel nostro Paese sono state ben 7.725. Insomma, non sembra placarsi il flusso di profughi provenienti dal Nord. Nell'inchiesta di domenica scorsa avevamo raccontato di 557 richiedenti asilo trasferiti in Italia nei primi tre mesi dell'anno, altrettanti erano stati trasferiti negli ultimi tre del 2018. Ora scopriamo, sempre dal ministero guidato da Horst Seehofer, che quei viaggi continuano ad avvenire regolarmente, e anche che la pressione del collega tedesco su Matteo Salvini è altissima.
MIGRANTI IN GERMANIA - HANGAR DI TEMPELHOF
Di più: la Germania sta trattando con l'Italia per riprendere i voli via charter di cui Repubblica aveva raccontato nell'estate del 2018. Convengono a entrambi, sostiene. Quanto ai profughi legati o persino sedati per farli salire sugli aerei, il ministero tedesco ritiene la prima una prassi assolutamente legittima e nel secondo caso nicchia. Sostiene di "non esserne al corrente" ma di ritenere in ogni caso una soluzione del genere "illegale".
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