COME DAGO-ANTICIPATO, DE ROMANIS SVELA CHI ERA L’OSPITE D’ONORE DELLE FESTE A BRUXELLES: L’IMMANCABILE BANANA, CHANSONNIER E BARZELLETTIERE - “ALLA FESTA OLYMPUS L’AVEVO INVITATO, NON POTEVA. HO SPESO 30MILA EURO (IERI, ERANO 20 MILA, NDR), TUTTI DI TASCA MIA” - “LE FOTO TIRATE FUORI DA UN AMICO DI FIORITO: MI ODIA PERCHÉ HO FIRMATO LA SFIDUCIA CONTRO DI LUI”…
Grazia Longo per "La Stampa"
Carlo De Romanis, vicecapogruppo Pdl regionale, ha 32 anni, un'origine ciociara comune il suo «padrino» politico Antonio Tajani - a cui ha fatto da assistente per 8 anni all'Ue di Bruxelles- e una passione sfrenata per le feste. In costume e non. In Italia ma anche a Bruxelles, con un ospite d'onore d'eccezione: l'ex premier Silvio Berlusconi. Sì anche lui andava a divertirsi con Carlo De Romanis e la bella gioventù del Pdl.
Scusi, ma il presidente Berlusconi ha partecipato anche al party mascherato stile «Antica Grecia» del 10 settembre 2010, quello in cui lei s'è travestito da Ulisse?
«Magari fosse venuto. Io l'avevo invitato, ma era all'estero per un impegno istituzionale».
Chissà , magari sarebbe stato imbarazzato in un quel contesto mascherato?
«Guardi che alcuni possono pensare che sia sta un'occasione trash, ma era solo una goliardata, pagata di tasca mia, e ribadisco di tasca mia, che non c'entra niente con la festa a Cinecittà millantata da Fiorito e annullata perché costava oltre 40 mila euro».
Ma come le è saltato in testa di indossare l'armatura di Ulisse? Ha la passione per il mondo ellenico, ha fatto studi classici?
«L'idea è stata di una mia amica. Dopo 8 anni di lavoro a Bruxelles volevo celebrare il mio rientro a Roma per la mia elezione a consigliere regionale e così lei mi ha suggerito di indossare i panni di Ulisse che come nel mio caso era tornato vincitore in patria. Tutti gli invitati, a loro volta, dovevano scegliere un personaggio da rappresentare. E così è andata, per il divertimento di tutti».
Quanto ha speso?
«Devo ancora finire i conti, ma all'incirca 30 mila euro».
Non sono certo pochi...
Appartengo a una famiglia benestante e poi ho iniziato a lavorare giovane. Me lo posso permettere».
E prima di tornare in patria? A Bruxelles organizzava qualche festa?
«Festa sì. Festini, no. Dal 2006 ho promosso per tre volte, ogni anno nel mese di dicembre, un seminario per i giovani del Ppe. Ogni volta arrivavano dall'Italia 400 giovani. Ovvio che dopo il seminario si cenava e c'erano momenti di relax».
E si è esibito in qualche canzone?
«Ha cantato in francese tutte e tre le volte. In un'occasione, non ricordo esattamente quale, lui cantava e un assistente di Apicella (lui non è mai venuto) lo accompagnava alla chitarra».
Però.
«Non solo. Tutti conoscono la passione del presidente per le barzellette. Lui si diverte in mezzo ai giovani e li fa divertire: ci intrattenne con qualche piacevole storiella».
Balletti e travestimenti?
«Ma per carità . Non era certo quello il contesto. Si trattava di chiudere in bellezza il seminario, che è un momento di riflessione e di maturazione politica. Si voleva salutare in una dimensione meno ufficiale tutti i giovani delegati che erano giunti dalle varie regioni d'Italia».
Certo una bella spesa, o no?
«Tutto in regola. Tutto fatturato. La mia carriera politica è costellata solo da atti onesti. Sa perché adesso girano le mie foto con la corazza di Ulisse?».
No, me lo dica lei...
«Tutta colpa di qualche amico di Fiorito, che ce l'ha con me».
Perché mai tanta acredine?
«Io sono il primo firmatario della sfiducia, a fine dello scorso luglio, nei confronti di Fiorito. Ecco perché mi odia».
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