meloni von der leyen macron scholz

COME DAGO-ANTICIPATO, SONO GLI EQUILIBRI IN EUROPA NEL 2024 LA VERA CAUSA DELL’ASTIO DI MACRON VERSO GIORGIA MELONI – L’ACCORDO TRA PPE E CONSERVATORI, CON ROBERTA METSOLA CANDIDATO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, SPAVENTA I LIBERALI DI MACRON E I SOCIALISTI DI SCHOLZ CHE FINIREBBERO PER NON TOCCARE PALLA – VERREBBE SCARDINATO L’ASSETTO TRADIZIONE CHE SI REGGE SUL RAPPORTO PPE-PSE E SULL’ASSE FRANCO TEDESCO – MA IL PIANO DI DONNA GIORGIA E’ RISCHIOSO: L’ITALIA HA IL FIANCO ECONOMICO SCOPERTO E OGNI RICHIESTA PASSA DA BRUXELLES, DOVE LA VON DER LEYEN MIRA ALLA RICANDIDATURA…

emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola

Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

 

È il risiko europeo del 2024 la causa dello scontro tra Meloni e Macron […]. L’idea della premier […] è un patto tra Popolari e Conservatori in vista delle elezioni per l’Europarlamento. Il progetto prevede l’anno prossimo di puntare su Roberta Metsola come presidente della Commissione, espressione di una maggioranza di centrodestra che — secondo i sondaggi attuali — dovrebbe uscire vincente dalle urne.

 

emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola

Così Meloni da «corpo estraneo» è diventata un «problema» per l’establishment europeo. Perché un simile disegno — ambizioso al limite del velleitario — scardinerebbe gli assetti tradizionali a Bruxelles, quel sistema di potere che regge sul rapporto Ppe-Pse e sullo storico asse franco-tedesco. Per evidenti motivi Macron ha un'idea opposta. E il mancato invito della premier alla cena con Zelensky e Scholz «fa parte della strategia francese di contrastare il piano di Meloni e di isolarla», come racconta una fonte autorevole che ha contatti diretti con l’Eliseo e palazzo Chigi.

EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

 

[…] Spingendo Berlino a rompere gli indugi sull’invio dei tank a Kiev, Parigi ha inviato anche un messaggio a Washington per dimostrare quale sia il baricentro nel Vecchio Continente sulla guerra. E per rendere ininfluente l’appoggio di Roma, su cui l’Amministrazione americana fa da un anno affidamento. La presenza di Zelensky all’appuntamento è stata emblematica. D’altronde il presidente ucraino ha bisogno di armi per contrastare Putin, ed era ovvio che accettasse l’invito.

 

EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI

Ma il format dell’incontro deciso dall’Eliseo «non era il suo punto di vista», secondo Meloni, decisa a rispondere colpo su colpo nonostante le fosse stato sconsigliato da più parti. «Allora non avete capito», ha obiettato la premier: «In questi casi se qualcuno prova a fare il duro rispondo da uomo, io. E dovrei andare a Parigi quando ci si comporta così con l’Italia?».

 

Per la premier si apre una partita ad alto rischio e piena di incognite. Intanto perché l’operazione su Metsola incontra oggi delle difficoltà in seno a un pezzo del Ppe e in alcuni potenziali alleati spagnoli e polacchi. Eppoi perché di qui in avanti il disegno sarà esposto alla controffensiva di chi lo osteggia. Fonti qualificate ricordano che l’Italia ha «il fianco economico scoperto» e ogni richiesta di Roma passa da Bruxelles, dove siede l’attuale presidente della Commissione. Che mira alla ricandidatura. […]

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

Inoltre i sondaggi odierni fra un anno potrebbero essere diversi. Data la crisi dei Socialisti, Renew Europe lavora per costruire un’area di centro che impedisca a Ppe ed Ecr di diventare maggioranza nell’Europarlamento. I Verdi potrebbero aggiungersi in soccorso di una «larga coalizione». Insomma, le contromosse sono numerose e un anno è lungo da passare. […] non c’è nulla di personale nel rapporto complicato tra Meloni e Macron: «La questione è politica». E in questa sfida la premier rischia l’accerchiamento. Che però non potrebbe completarsi senza una sponda in Italia.

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