zelensky putin

COME DAGO-ANTICIPATO, SI VA VERSO UN RITORNO AL TAVOLO DEI NEGOZIATI E PUTIN CI SI SIEDERÀ CON L’UCRAINA NEL TASCHINO – IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY È DISPONIBILE A TRATTARE, BASTA CHE IL LUOGO DELL’INCONTRO TRA LE DELEGAZIONI NON SIA LA BIELORUSSIA DEL VASSALLO LUKASHENKO: "QUALUNQUE CITTÀ VA BENE, VOGLIAMO PARLARE E PORRE FINE ALLA GUERRA"

putin e lukashenko

1 - CREMLINO,DELEGAZIONE IN BIELORUSSIA PER NEGOZIARE CON KIEV

(ANSA) - Una delegazione russa è arrivata a Gomel, in Bielorussia per colloqui con l'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l'amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per colloqui con gli ucraini", ha detto Peskov. "Saremo pronti per iniziare questi colloqui a Gomel", ha aggiunto.

 

volodymyr zelensky

2 - ZELENSKY, SÌ A NEGOZIATI CON MOSCA MA NON IN BIELORUSSIA

(ANSA-AFP) - "Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk". Lo ha detto il presidente Ucraino Zelensky in risposta a Mosca che ha annunciato di aver inviato una delegazione in Bielorussa per negoziare con Kiev. Lo riportano le agenzie internazionali

 

"Vogliamo parlare, vogliamo porre fine alla guerra", ha detto Zelensky in un discorso video, aggiungendo però che Kiev è pronta ai negoziati con la Russia, ma solo in un Paese "da cui non partono i missili" verso l'Ucraina.

 

volodymyr zelensky

 

3 - KIEV, RUSSIA SA CHE TENTATIVO COLLOQUI A GOMEL È 'INUTILE'

(ANSA)  - La delegazione russa è arrivata a Gomel, in Bielorussia, per colloqui con l'Ucraina, "sapendo che è inutile": lo ha detto il consigliere della presidenza ucraina, Mikhail Podolyak, secondo quanto riporta il Guardian. Podolyak ha ribadito la pozione del presidente ucraino Zelenskiy: 'solo negoziati reali, zero ultimatum'

 

4 - ESTRATTO DAL DAGOREPORT DEL 25 FEBBRAIO 2022

In Ucraina, con ogni probabilità, assisteremo invece a un ritorno al tavolo dei negoziati molto presto. Con una sola, grande differenza rispetto a un mese fa: che Putin ci si siederà – ahinoi - da vincitore, con Kiev nel taschino della giacca.

 

 

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