1- COME PREVISTO E ANNUNCIATO: LA MANIFESTAZIONE DEGLI INDIGNADOS È FINITA IN MERDA 2- SQUADRACCE DI BLACK BLOCK HANNO VANDALIZZATO IL CORTEO CON ATTI DI PURO TEPPISMO 3- VIOLENZA CIECA SU AUTO E SUPERMERCATI, VETRINE E AUTO, BLINDATO DATO ALLE FIAMME 4- DOPO 4 ORE DI GUERRIGLIA, ALMENO VENTI FERITI TRA I MANIFESTANTI, ALMENO 30 TRA LE FORZE DELL’ORDINE, PIAZZA SAN GIOVANNI RIDOTTA A UN CAMPO DI BATTAGLIA 5- POLITICAMENTE, L’UNICO CHE SI FREGA LE MANINE È BERLUSCONI. CHI, INVECE, È RIMASTO “TRAFITTO” SUL CAMPO È MARIO DRAGHI. PRIMA DICHIARAZIONE POLITICA, PRIMA GAFFE: MA COME, IL PRESIDENTE PROSSIMO DELLE BCE E ANCORA GOVERNATORE DI BANKITALIA CHE APPOGGIA LA PROTESTA DEGLI INDIGNADOS CHE HA NEL MIRINO PROPRIO IL SISTEMA BANCARIO! UNA VOLTA FINITO SULLE AGENZIE TEDESCHE, DRAGO DRAGHI FA PRECIPITOSA MARCIA INDIETRO: CHE PECCATO LA VIOLENZA…

Corriere.it

Guerriglia in piazza San Giovanni, luogo storico delle manifestazioni sindacali e democratiche. Il corteo degli indignati, che doveva essere una manifestazione pacifica, si è trasformato in una vera e propria battaglia urbana che da più tre ore e mezzo sta mettendo a ferro e fuoco il centro. La piazza è simbolicamente divisa tra i violenti e i manifestanti pacifici che con le mani alzate stanno cercando di scappare. Le forze dell'ordine prese d'assalto dai black bloc con una pioggia di sassi e sampietrini. Continue le cariche dei blindati e degli idranti: le forze dell'ordine in tenuta antisommossa cercano di disperdere il folto gruppo di incappucciati, circa 500 persone che li attacca anche con bottiglie incendiarie e bombe carta.

RINFORZI - Altri contingenti delle forze dell'ordine sono arrivati a Piazza San Giovanni in supporto a quelli presenti nella piazza. Il lancio di lacrimogeni ormai è fitto ed i teppisti rispondono con pietre e bottiglie. La loro violenza sembra inesauribile: tra loro urlano quasi per darsi la carica soprattutto durante i blitz. Continuano a costruire barricate e ora ne hanno eretta una a via Merulana.

INCENDIATO UN MEZZO DEI CARABINIERI - Un blindato dei carabinieri è in fiamme e si sentono esplosioni provenire dal mezzo che era rimasto bloccato dalla folla. Fiamme e fumo si levano dal mezzo e i manifestanti continuano ad attaccarlo con fumogeni e bombe carta. I due militari all'interno sono riusciti a scendere in tempo e si sono messi in salvo. Altri messi mezzi sono stati bloccati e circondati e fatti oggetto di lanci di pietre, spranghe e sassi

«VERGOGNA» - I manifestanti pacifici del corteo di Roma urlano «Vergogna» alle forze di polizia perchè non caricano i violenti che stanno attaccando all'incrocio tra via Emanuele Filiberto e San Giovanni. Le forze dell'ordine, per ora, si stanno limitando a cariche di alleggerimento. La situazione resta di stallo: i teppisti sempre arroccati nei giardini della Basilica, le forze dell'ordine all'incrocio tra via Carlo Felice e la piazza.

20 FERITI - Ci sarebbero circa venti feriti tra forze ordine, manifestanti e teppisti negli scontri di oggi a Roma. Tutti sono stati trasportati all'Umberto I e al San Giovanni e sono stati medicati per contusioni e lievi ferite. Tra i feriti anche un ufficiale dei carabinieri, colpito da una pietra ed un agente di polizia Un ragazzo, con ogni probabilità protagonista delle violenze a piazza san Giovanni, sarebbe stato investito da un blindato della polizia, impegnato nelle manovre per sgomberare la piazza: lo riferisce il Tg3 che ha mostrato le immagini del giovane sdraiato su un'aiuola. Un uomo è ricoverato al Policlinico Umberto I in condizioni definite «gravi» per lo scoppio di un petardo o un altro oggetto esplosivo che gli avrebbe amputato due dita: si tratta di un militante di Sel che stava cercando di arginare le violenze. Ferito anche un fotografo dell'AdnKronos colpito da una pietra alla festa in piazza San Giovanni. Colpito al volto anche un militante dei Cobas, in via Cavour, che stava tentando di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco intenti a domare il rogo di un Suv.

FERMI E DENUNCE - Numerosi i fermi effettuati dalle forze dell'ordine durante il corteo. Sono stati denunciati i quattro anarco-insurrezionalisti, bloccati nella mattina di sabato dai carabinieri in via Parisi in localitá Castel di Leva a Roma. Erano stati trovati con zaini contenenti caschi da motociclista, maschere antigas, mefisti, parastinchi, mazzette da muratore, piede di porco, 500 biglie di vetro e una fionda professionale di grosse dimensioni e bottiglie di vetro.

PAURA E PANICO - Scene di paura e panico tra al gente che era venuta da tutta Italia per manifestare pacificamente a piazza San Giovanni. Qualcuno è in lacrime ed è molto impaurito. . La piazza è scenario di guerra. La polizia avanza ma viene respinta con attacchi violenti sia ai contingenti sia ai mezzi blindati.


AL RIPARO NEL VICARIATO - Il corteo è spezzato in due dall'intervento della polizia. Molti manifestanti, anche intere famiglie, sono disorientati e sono ancora bloccati al Colosseo. Alcuni sembrano decisi a lasciare la manifestazione, altri tentano di proseguire verso piazza San Giovanni percorrendo strade secondarie: ma le strade sono tutte bloccate dai mezzi delle forze dell'ordine. Molti hanno scavalcato il recinto del Vicariato per mettersi al riparo dentro la Basilica e con le braccia alzate stanno cercando di mettersi al riparo. Ma su di loro piovono fumogeni. Dopo un primo momento, è stato lo stesso vicariato di Roma a permettere che l'accesso in questione fosse aperto. Una scelta motivata, a quanto si è appreso, dall'esigenza di permettere ai manifestanti pacifisti di poter lasciare la zona di guerriglia e poter andare oltre.

ASSALTI - Indignati e arrabbiati. Alla grande manifestazione nazionale in corso a Roma, hanno preso parte migliaia di persone normali che sono state sorprese dai black bloc che si sono resi protagonisti di numerosi atti di violenza durante tutto il corteo. Bandiere bruciate, auto in fiamme, assalti alle banche e ai bancomat. Sondate le porte e le vetrine del supermercato Elite in via Cavour. Devastata anche la vetrina della Cassa di Risparmio di Rimini in via dei Serpenti.

INCENDIATO MINISTERO DIFESA - Incendiata anche la sede del Ministero della Difesa in via Labicana: i black cloc hanno lanciato bombe carta e devastato vetrine e uffici. Il fuoco ha fatto crollare il tetto dell'edificio adibito anche a caserma, Gli incappucciati, avanzando in via Labicana, hanno preso d'assalto anche l'ex agenzia delle Entrate e una filiale della Banca popolare del Lazio all'incrocio tra via Manzoni e Merulana. Aggredite due troupe di Skytg24: a un operatore è stata tolta la telecamera e distrutta.

 

 

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