DIEUDONNÈ SENZA LIBERTÉ - FINITO ALLA SBARRA CON L’ACCUSA DI APOLOGIA DI TERRORISMO (SCRISSE SU FACEBOOK “JE SUIS CHARLIE COULIBALY”), IL COMICO FRANCESE RISCHIA 200 GIORNI DI CARCERE O UN’AMMENDA DA 30 MILA EURO
Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Il momento più imbarazzante si è avuto quando durante l’autodifesa Dieudonné si è lanciato in un paragone francamente azzardato: «Il mio voleva essere un messaggio di pace. Gesù non abbraccia forse sia Charlie sia Coulibaly? Non riconcilia i due in una stessa pace?». Il procuratore non si è lasciato troppo convincere e ha chiesto di condannare l’ex comico a 200 giorni di carcere, convertibili in un’ammenda di 150 euro al giorno ovvero 30 mila euro.
POLIZIA SCHIERATA DAVANTI AL TEATRO ZENITH DI NANTES DOVE DIEUDONNE DOVEVA ESIBIRSI
Il reato contestato a Dieudonné è apologia di terrorismo, perché la sera di domenica 11 gennaio, dopo che milioni di persone erano scese in piazza in tutta la Francia in solidarietà con le vittime degli attentati, lui ha scritto su Facebook la frase «Sappiate che stasera, per quel che mi riguarda, io mi sento Charlie Coulibaly».
I FAN DI DIEUDONNE PROTESTANO E FANNO LA QUENELLE GESTO SIMBOLO E VAGAMENTE NAZI
Dieudonné ha storpiato lo slogan «Je suis Charlie» aggiungendo il cognome del terrorista che due giorni prima aveva ucciso quattro ebrei nell’attacco al supermercato kosher. Niente di sorprendente per Dieudonné, noto per le frasi antisemite pronunciate nei suoi spettacoli e per le undici condanne accumulate dal 2000 a oggi, per un totale di oltre 125 mila euro di multe (esclusi i 30 mila chiesti ieri).
I FAN DI DIEUDONNE PROTESTANO FUORI DAL TEATRO DI NANTES
Nell’aula del tribunale di Parigi Dieudonné ieri è tornato a giocare con le parole, ha assicurato di essere stato male interpretato e ha dichiarato solennemente di condannare «senza riserve e senza ambiguità questi attentati e qualsiasi violenza in generale».
A suo dire, la frase scritta quella sera — e poi cancellata — derivava dal sentirsi escluso, perché aveva chiesto al ministero dell’Interno di partecipare alla marcia e non aveva ricevuto risposta. Dieudonné ha giocato a fare la vittima, descrivendosi come «un appestato», «trattato come un terrorista». Rémi-Pierre Drai, avvocato di parte civile, dice che «Dieudonné fa il clown per contrabbandare la sua filosofia dell’odio e trarre profitto dalla tragedia». La sentenza il 18 marzo.
I FAN DI DIEUDONNE PROTESTANO FUORI DAL TEATRO DI NANTES 
DIEUDONNE MBALA MBALA 
I FAN DI DIEUDONNE PROTESTANO E FANNO LA QUENELLE GESTO SIMBOLO E VAGAMENTE NAZI 
QUENELLE SALUTO ANTISIONISTA DEL COMICO DIEUDONNE 
QUENELLE SALUTO ANTISIONISTA DEL COMICO DIEUDONNE jpeg
SECONDO ANELKA ANCHE OBAMA FA LA QUENELLE SALUTO ANTISIONISTA DEL COMICO DIEUDONNE 
QUENELLE SALUTO ANTISIONISTA DEL COMICO DIEUDONNE jpeg
dieudonne quenelle con militari 
quenelle davanti a un poster su anne frank 
quenelle di gruppo ispirata a dieudonne 
quenelle dieudonne 
I FAN DI DIEUDONNE PROTESTANO E FANNO LA QUENELLE GESTO SIMBOLO E VAGAMENTE NAZI 
quenelles d oro farida belghoul con dieudonne 
DIEUDONNE SE NE VA DAL TEATRO DI NANTES DOPO IL DIVIETO A ESIBIRSI
