conte grillo di maio fico raggi

È FINALMENTE INIZIATA LA GUERRA DI GRILLO A CONTE! - IL COMITATO DI GARANZIA (PER CUI SONO STATI ELETTI DI MAIO, FICO E RAGGI) HA UN SOLO E GRANDE POTERE: SFIDUCIARE IL CAPO POLITICO. E A PRESIEDERLO GUARDA IL CASO SARANNO PROPRIO LE TRE VESTALI DI BEPPEMAO CHE QUESTA ESTATE HANNO IMPEDITO A CONTE E CASALINO DI SPACCARE IL PARTITO - È STATO L'ELEVATO A VOLERE QUESTO COMITATO E SARÀ SEMPRE LUI A SERVIRE IL CONTO ALL’EX PREMIER DOPO IL DISASTRO DELLE COMUNALI...

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

 

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA

Era tanto attesa nel Movimento ed è finita nel modo più scontato con l'elezione di Virginia Raggi, Luigi Di Maio e Roberto Fico come membri del comitato di garanzia e Riccardo Fraccaro come nuovo esponente del collegio dei probiviri. Sono 30.073 i militanti pentastellati che hanno votato su Skyvote su circa 115 mila aventi diritto, ossia poco più di uno su quattro. Si potevano esprimere massimo due preferenze: una per genere e il risultato suona come un plebiscito al femminile per la sindaca di Roma che incassa 22.289 preferenze, il doppio di Fico (11.949) e Di Maio (11.748).

 

fico grillo di maio

Primo degli esclusi Andrea Liberati con 3.727 voti, seguito da Carla Ruocco (3.474) e Tiziana Beghin (3.112). Nel ballottaggio per un posto tra i probiviri la spunta Fraccaro su Grazia Di Bari con 21.097 voti contro 8.976. Una votazione fondamentale, quella per definire il comitato di garanzia, per due motivi: apre la nuova fase contiana del Movimento delineando subito degli equilibri più chiari, con un organo che si ritaglia le vesti di un vero arbitro nelle contese del Movimento (ha anche il potere di chiedere la sfiducia per Conte e Grillo) e in secondo luogo permette di far partire l'iter per le nomine politiche interne, che saranno dopo le Amministrative.

 

virginia raggi foto di bacco (4)

Solo allora si vedranno le strategie dei malpancisti (una ventina), ma per adesso i venti di addii sono solo evocati. Di Maio, Fico e Raggi - che prendono il posto di Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri che si sono dimessi a inizio agosto - staranno in carica per quattro anni e dovranno adoperarsi da subito per stilare i regolamenti necessari per l'elezione del comitato nazionale. Per quanto riguarda il collegio dei probiviri l'ex sottosegretario Fraccaro torna a occupare la carica che aveva lasciato nel 2019 per incompatibilità con il suo ruolo nell'esecutivo.

VITO CRIMI E ROBERTA LOMBARDI

 

Ora il collegio rimasto inattivo da giugno dopo l'addio di Raffaella Andreola (che è in corsa alle Comunali nel trevigiano, con una lista che si richiama a Casaleggio) può tornare a esaminare i dossier arretrati e comminare eventuali sanzioni. La «macchina» dei probiviri rischia però di bloccarsi presto: in un paio di mesi scadrà il mandato e Beppe Grillo dovrà decidere cosa fare (c'è chi ipotizza anche un voto di riconferma dei membri).

 

riccardo fraccaro

Intanto ieri Conte ha ribadito nel corso di un intervento a Castelfidardo (Ancona) l'appoggio del M5S all'esecutivo. «Stiamo qui a sostenere il governo, ci siamo assunti questa responsabilità e la porteremo avanti». Qualche ora più tardi a Piazzapulita su La7 torna sulla caduta del governo giallorosso: «C'è stato un tentativo di remare contro che si è sviluppato dentro la compagine di governo. È chiaro che questo governo non stesse bene a tutti, anche a gruppi che possono far sentire la propria voce».

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…