stefano bonaccini elly schlein

COMPAGNI COLT-ELLY - IL NIET DI BONACCINI ALLA CANDIDATURA ALLE EUROPEE FA INCAZZARE LA SCHLEIN CHE CHIEDE AI BIG PD DI SCHIERARSI. IL GOVERNATORE DELL’EMILIA-ROMAGNA È CONVINTO CHE ALLA FINE ARRIVERÀ L’AUSPICATA APERTURA A UNA NORMA CHE RENDA POSSIBILE IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO PER I PRESIDENTI DI REGIONE. MA LA SCHLEIN È CONTRARIA: CON UN OCCHIO ALL’EMILIA MA SOPRATTUTTO ALLA CAMPANIA DI VINCENZO DE LUCA. SI ANDRA’ ALLO SCONTRO FRONTALE?

Tommaso Rodano per “il Fatto quotidiano” - Estratti

 

bonaccini schlein

Caro Bonaccini, non è tempo per i calcoli personali, ora devi dirci cosa vuoi fare. Le parole di Francesco Boccia girano più a largo, ma il senso del messaggio è questo: “Noi le elezioni europee le dobbiamo vincere e questo significa che non deve sottrarsi nessuno. Non sono le Europee di Elly Schlein ma quelle del Partito democratico guidato da Elly – ha detto l’ex ministro, uno degli uomini più vicini alla leader, alla festa dell’Unità di Ravenna –. Non voglio più sentire compagni di partito che dicono cosa deve fare la segretaria, ma semmai cosa devono fare loro per far vincere il Pd. Se necessario devono candidarsi tutti per battere la destra”.

 

In quel “tutti”, c’è soprattutto uno: Stefano Bonaccini, appunto. Il governatore dell’Emilia-Romagna, sfidante sconfitto da Schlein nelle primarie dello scorso febbraio, accarezza sempre più concretamente l’ipotesi di non candidarsi alle prossime Europee. Per la segretaria e i suoi sarebbe uno sgarbo: i nomi pesanti del Pd dovrebbero schierarsi tutti, da Schlein in giù; la defezione del punto di riferimento della minoranza interna, ancora fresco di battesimo della corrente “Energia popolare”, non sarebbe un bel segnale. Bonaccini però si sta facendo i suoi conti.

 

schlein bonaccini

La sua prima opzione è sempre la stessa: è ancora convinto che alla fine arriverà l’auspicata apertura a una norma che renda possibile il terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione – a tal proposito avrebbe ottenuto messaggi rassicuranti anche dal governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia – e vuole giocarsi questa carta fino in fondo. Nel frattempo però si è anche preparato un’altra via d’uscita: alle Europee del prossimo giugno non ci sarebbe il suo nome, ma quello di alcuni suoi fedelissimi, come Vincenza Rando e Virginio Merola.

 

(...)

 

STEFANO BONACCINI ELLY SCHLEIN

Per queste ragioni il governatore prende tempo, la candidatura a Strasburgo sembra davvero l’ultima delle sue priorità e questo amplifica il nervosismo nel partito, come dimostrano le parole di Boccia. Schlein si è schierata esplicitamente contro il terzo mandato, con un occhio all’Emilia ma soprattutto alla Campania di Vincenzo De Luca. E intanto l’attività politica di Bonaccini è particolarmente vivace, tra la corrente, la nomina dei “capigruppo ombra” e le frequenti uscite in senso contrario rispetto alla linea della segreteria. Averlo a Roma, così scalpitante, per la segretaria potrebbe diventare un problema maggiore.

stefano bonaccini elly schlein bonaccini schlein

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…