NON TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENETTON – LA DE MICHELI HA ABBANDONATO ATLANTIA, COMPLICI I CONSIGLI DEL DISCRETO MA ASCOLTATISSIMO MAURO MORETTI (CHE PAOLINA SOGNAVA DI METTERE AI VERTICI DELL’ANAS) – IL PD SI SCHIERA CON I GRILLINI SULLE CONCESSIONI E A DIFENDERE I MAGLIARI VENETI RESTANO SOLO LE RENZIANE BELLANOVA E BONETTI – IN CASO DI REVOCA ENTRA DIRETTAMENTE ANAS
1 – LA MINISTRA DE MICHELI VUOLE MAURO MORETTI ALL’ANAS (24 OTTOBRE 2019)
https://www.lettera43.it/paola-de-micheli-mauro-moretti-anas/
2 – LA SPONDA DEL PD A M5S NELLA BATTAGLIA CON ATLANTIA
Alberto Gentili per “il Messaggero”
A scongiurare il nuovo scontro rosso-giallo non è bastato il panettone e neppure il prosecco ghiacciato fatto servire da Giuseppe Conte nella pausa pranzo. Alla faccia del clima natalizio, nell' ultima riunione di governo dell' anno i ministri 5Stelle, di Pd, Italia Viva e Leu hanno messo in scena l' ennesima zuffa. Durata oltre sei ore.
paola de micheli 3luciano benetton
In Cdm le ministre renziane Teresa Bellanova ed Elena Bonetti hanno fatto mettere a verbale, cosa che non accade tutti i giorni, il loro no alle nuove norme sulle concessioni autostradali portate «con un blitz» dai dem Roberto Gualtieri e Paola De Micheli e che suonano come una sponda di Nicola Zingaretti alla battaglia di Beppe Grillo e dei 5Stelle contro Atlantia-Aspi.
Di certo, c' è che nello stesso Cdm gli esponenti dem guidati da Dario Franceschini, questa volta assieme alle due ministre renziane, hanno stoppato la proposta della grillina Paola Pisano sull' innovazione tecnologica e digitale. Tant' è, che il decreto Milleproroghe è stato approvato con la formula salvo-intese.
giuseppe conte roberto gualtieri mes
Traduzione: l' accordo non c' è, ancora latita. Così domani, in una sorta di Vietnam a puntate, a palazzo Chigi ci sarà un nuovo vertice per tentare di raggiungere l' intesa. A innescare il primo scontro è stata la Pisano. La ministra grillina si è presentata con un testo, non fatto pervenire in tempo utile ai colleghi, di circa 20 pagine sull' innovazione. Il primo a intervenire è stato Franceschini: «Non è possibile inserire in un decreto una norma così ampia e non ben analizzata. È preferibile un disegno di legge ad hoc».
giuseppe conte paola de micheliluca guerini paola de micheli
Poi è scattato il fuoco di sbarramento di Lorenzo Guerini (Difesa) e Luciana Lamorgese (Interni) con un discorso suonato più o meno così: «Qui è in gioco la sicurezza nazionale, dati sensibili e competenze incrociate. È necessario approfondire meglio». Qualche ministro ha anche tirato fuori il nome di Davide Casaleggio che la Pisano, nei giorni scorsi, aveva provveduto a ringraziare «per il suo contributo» nella stesura del provvedimento.
IL GANCIO PER IL DIGITALE
mauro morettielena bonetti paola pisano
Così la ministra grillina si è messa a riscrivere la norma che, dopo oltre 90 minuti, è stata ridotta a «una mezza paginetta». Ed è stato deciso di inserirla come gancio nel Milleproroghe: «Se ci sarà accordo, in sede di conversione la completeremo», ha tirato le somme Conte. Tra vedere e non vedere, Franceschini ha fatto trapelare: «Oggi non ci sono le condizioni per approvarla».
Ancora più violenta la zuffa sulle concessioni autostradali.
paola de micheli al senato 1camion basko ponte morandi
Le norme presentate dalla De Micheli e da Gualtieri puntavano allo sblocco dei cantieri della Ragusa-Catania e della Tirrenica. Ma si dava anche la possibilità in qualunque momento allo Stato di intervenire e di affermare il primato pubblico rispetto alle concessioni vigenti. Così come vogliono Grillo e il M5S dopo il crollo del ponte Morandi, nella guerra contro Atlantia-Aspi.
«È una norma che mette nero su bianco le parole revoca, decadenza e risoluzione ed è studiata apposta per avere in mano una pistola nella partita per la revisione delle concessioni, in quanto in caso di revoca le concessioni potranno essere gestite da Anas», spiega, appunto, un ministro dem. Non a caso i grillini Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli si sono schierati con la De Micheli.
MARIA ELENA BOSCHI TERESA BELLANOVALA LETTERA APERTA DI ATLANTIA - AUTOSTRADE PER L'ITALIA A UN ANNO DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI
A maggior ragione Bellanova e Bonetti hanno alzato il disco rosso: «Qui si vìola un principio di civiltà giuridica, non si cambiano le regole in corso d' opera. Gli effetti sugli investimenti internazionali sarebbero peggiori dello stop allo scudo fiscale per l' Ilva». Di diverso avviso il ministro di Leu, Roberto Speranza: «Trovo giusto l' approccio, sembra un testo di ispirazione socialista con il primato dello Stato. Mi convince».
LA MEDIAZIONE DI FRANCESCHINI
A questo punto Franceschini ha provato a mediare: «Prendiamoci qualche minuto per riflettere e limitiamo l' applicazione della norma». Così, come aveva fatto poco prima la Pisano, è stata la De Micheli a restringere il testo. Le ministre renziane hanno però ribadito il loro no, facendolo verbalizzare. Conclusione: sulle concessioni autostradali ci sarà domani un nuovo vertice.
Raccontano che lasciando palazzo Chigi i rosso-gialli si siano dimenticati di farsi gli auguri di Natale.
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