incontro della gran loggia della massoneria a rimini

IL CONCLAVE DEI MASSONI: SI PREGA DI RIPOSIZIONARE I “GREMBIULINI” DOPO IL PAPOCCHIO MPS

1. RIPOSIZIONARE I "GREMBIULINI" DOPO IL PAPOCCHIO MPS
Gianni Barbacetto per "Il Fatto Quotidiano"

Duemilacinquecento persone con grembiulino, collare e guanti bianchi si aggirano per il Palacongressi di Rimini. Sono i delegati della Gran Loggia 2013 del Goi, il Grande Oriente d'Italia, la più numerosa delle obbedienze massoniche italiane (22 mila "fratelli", 791 logge). Il tema di quest'anno è "Liberi di costruire", la discussione è su "responsabilità, partecipazione e rinnovamento", ma la crisi della politica ha sempre galvanizzato la massoneria: quando i partiti sono deboli, sono più forti le logge. Trasversali alla politica.

Il tempio ricostruito nella grande sala del Palacongressi sembra uno studio televisivo pronto per un programma esoterico: musica soffusa celtico-irlandese di Enya, candele accese, ai lati dodici colonne doriche (in polistirolo) con i simboli dello zodiaco, sopra un cielo stellato e in fondo l'altare con i simboli massonici, la squadra, il compasso. Ma non è solo folclore: qui, tra compassi e grembiulini, si incrocia una parte del potere vero.

Certo, è inutile cercare tra i delegati i nomi eccellenti della finanza, dell'industria, della politica; ma ci sono gli avvocati, i funzionari, i professori universitari, i medici, gli amministratori che costituiscono una parte del potere diffuso sul territorio, specialmente al Sud. Tutti alle prese con il rebus, per niente esoterico, di un momento storico in cui il Vaticano, vecchio avversario della massoneria laica e liberale, ha saputo rapidamente darsi un nuovo papa, mentre la politica non riesce neppure a darsi un governo.

Il Gran Maestro Gustavo Raffi continua a ripetere che la massoneria non fa politica. Ma la fanno i massoni, e mandano segnali. Ai tempi dello scontro elettorale tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi, Raffi, avvocato romagnolo di cultura repubblicana, aveva detto che "il cuore della massoneria batte a sinistra". Poi aveva vinto Berlusconi e quell'affermazione era stata addomesticata. All'arrivo sulla scena politica di Mario Monti, grande apertura di credito per il "professore". Credito ritirato: "Bisogna rinnovare la politica", dice Raffi, "dal Paese sale un desiderio di cambiamento che dice: questi basta!".

Il Gran Maestro è grillino? "Cogliamo il segnale che viene lanciato contro una politica malata". Se è un abbraccio a Grillo, non è ricambiato. Proprio ieri il Movimento 5 Stelle del Friuli-Venezia Giulia ha annunciato che caccia dalle sue liste per le regionali Fulvio Di Cosmo, perché iscritto alla loggia di Trieste. La massoneria è invece più sorniona e inclusiva, non ha più pregiudizi ideologici. Ospite della Gran Loggia, qui a Rimini, un solo parlamentare della Repubblica: è Emma Petitti, deputata riminese del Pd.

C'è lo scandalo del Montepaschi che proietta ombre da Siena fino a Rimini. In Mps, è stato scritto, funzionava un "Groviglio armonioso" che, nella città toscana ad altissimo tasso massonico, teneva insieme Giuseppe Mussari e Denis Verdini, Pd e berlusconiani. Con Raffi consulente del Montepaschi. Il Gran Maestro nega: dice di non sapere nulla di un Mussari massone; quanto a Verdini, appartiene semmai ad altre "parrocchie", diverse dal Grande Oriente di Palazzo Giustiniani. "Io poi sono addirittura una vittima del Montepaschi: lo studio Raffi era consulente di una banca poi acquistata da Antonveneta, consulenza interrotta con l'arrivo dei senesi".

Fratelli coltelli: resta alto il tasso di conflittualità interno alla massoneria e l'opposizione al Gran Maestro che da ben 15 anni guida il Grande Oriente. Ma l'anno prossimo scade il suo terzo mandato e difficilmente riuscirà a inventarsi qualcosa per restare in pista. Qui a Rimini, nella moltiplicazione dei tre baci rituali tra i fratelli di tutt'Italia che s'incontrano, si cerca il successore. "Non è facile trovarlo", dice Raffi, "perché la massoneria non è un'azienda, con relativi superstipendi: ci vuole un sognatore, che si dedichi all'Istituzione per passione morale".

Nell'attesa è già guerra aperta per la successione. Raffi approfitta dell'ultima Gran Loggia da Gran Maestro per lanciare grandi aperture, magari non proprio coerenti tra loro: alle donne, ancora confinate in un ruolo non paritetico dentro il Grande Oriente; a papa Francesco, con cui vorrebbe dialogare e che imita, accogliendo e salutando i fratelli all'uscita del Tempio, al termine dei lavori; ai valori laici, ribadendo che la massoneria è per la scuola pubblica e per leggi più avanzate sui temi etici, dalla procreazione all'eutanasia. Attorno a lui, Alessandro Cecchi Paone, l'ex segretario del partito liberale Valerio Zanone, il presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, il professore ex Pci Aldo Masullo. E Ornella Vanoni, che canterà per i delegati.

2 - LA MASSONERIA BOCCIA IL PROF: "CI HA DELUSO"
Francesco Maria Del Vigo per "il Giornale"

Duemilacinquecento «muratori» arrivati in Romagna da tutta Italia. Raffi si toglie i paramenti dorati, collare e grembiulino, un assistente li ripone in un'apposita borsa in pelle, e il Gran Maestro si sottopone alle domande in grisaglia da privato cittadino.

La massoneria aveva fatto un'apertura di credito a Monti, ora mi pare proprio che la liaison sia finita...
«Noi non facciamo aperture di credito a nessuno. Non ci occupiamo di politica. Dissi solo che sulla carta aveva i titoli per poter fare».

Ma non ha fatto un bel niente...
«Non aveva una maggioranza e ora siamo ancora in crisi».

Girava voce che fosse un governo molto vicino al Grande Oriente d'Italia.
«Ma no, sono sempre le solite cose che scrivono i giornali».

Insomma: bocciati i professori. E questi saggi le piacciono?
«C'è bisogno di responsabilità, non di escamotage. Il problema del Paese è un altro, siamo in uno stato di emergenza e l'interesse generale continua a venire sottovalutato».

Ieri nel suo discorso ha criticato molto i malcostumi della politica e ha invocato una «rivoluzione». Non sarete mica grillini?
«Ma no. Sono invenzioni dei giornali. La massoneria non è né di destra né di sinistra. Però il voto al MoVimento 5 Stelle va interpretato. Bisogna capire i segnali per poter cambiare la situazione. A volte si vota per insofferenza e per dare un segnale. Ma dopo la protesta
bisogna trovare le soluzioni».

Tra l'altro Grillo ha espulso un candidato massone.
«Appunto. Questo dimostra che c'è poca democrazia nel Movimento. Pretendono trasparenza dagli altri e poi quando uno di loro cerca di essere trasparente lo cacciano. Ma è successo anche in altri partiti...».

Non mi dica che c'è una forma di razzismo nei confronti dei massoni... Al massimo si può dire che non avete un'ottima fama...
«Razzismo no. Ma c'è molta ignoranza storica nei nostri confronti dovuta anche all'influenza della Chiesa. Tutti i personaggi più importanti della storia dell'indipendenza italiana sono stati massoni, ma nessuno lo dice».

Beh, che Mazzini e Garibaldi fossero massoni ormai è cosa risaputa.
«Certo, ma mi faccia raccontare una storia. Qualche anno fa, durante un viaggio in Cina, ho trovato un libro intitolato Allende il massone. Tornato in Italia decido di sottoporre il testo a una nota casa editrice italiana, di sinistra. La risposta è negativa, non lo vogliono pubblicare. Lo sa perché?».

No, ma me lo posso immaginare...
«Perché Allende è un'icona di sinistra e non potevano macchiarlo. Ma non si possono nemmeno raccontare personaggi a metà, prendendo solo quello che piace».

Torniamo all'attualità: la massoneria non vuole parlare di politica, ma finisce sempre per farlo. Che cosa vi aspettate per il 2013?
«Più responsabilità e, soprattutto, che venga ascoltato il grido di dolore di chi non ce la fa più. Proprio ieri ci sono stati i funerali dei tre suicidi».

3 - VIAGGIO NELLA MASSONERIA: PER TRE GIORNI RIMINI È IN GREMBIULINO
Francesco Maria Del Vigo per "il Giornale"

Giovani, anziani, eleganti o sportivi, anonimi o folcloristici. Espansivi più che esoterici, almeno in apparenza. Nel senso che sfoggiano volentieri, davanti alle macchine fotografiche, i ricami di gonnellini e colli.

ll Palacongressi di Rimini, munito di tempio blindatissimo in cui si riunisce il gotha del Goi, è addobbato come una sorta di Festa dell'Unità al sapore di esoterismo. Triangoli, squadre e compassi, chiavi di violino e simboli della vita sono sparsi ovunque. Tutto è organizzato scientificamente.

All'ingresso si viene accolti da avvenenti hostess, loro in gonnellina, che smistano i maestri venerabili per ordine alfabetico e li conducono all'accettazione. Se qualcuno è ritardatario, come in ogni congresso che si rispetti, l'altoparlante lo richiama all'ordine: "Il fratello X è pregato di recarsi immediatamente al tempio". Centro inespugnabile di tutte le attività dei muratori.

"Sono accreditate circa tremilaquattrocento persone - ci spiega Alberto Jannuzzelli, gran segretario del Goi -. Gli iscritti in tutto il Paese sono circa ventiduemila sparsi in 791 logge". Insomma i massoni - seppure camuffati - sono ovunque in mezzo a noi. E qui a Rimini escono alla scoperto.

C'è tutto il loro armamentario, praticamente un bazar. Dai grembiulini in pelle d'agnello lavorata ("Come prevedono i testi della tradizione, solo che in questo caso le incisioni vengono fatte con il laser", si premura di precisare l'espositrice) in vendita a duecento euro, ai colli in seta ricamata (in questo caso ci si ferma a centocinquanta euro). Roba di lusso. Perchè anche tra i "muratori" c'è un'estetica e la minuzia con cui gli avventori saggiano guanti in vitello e sfiorano ornature di raso lo dimostra.

"I paramenti completi da maestro venerabile - ci spiega un venditore - costano sui duecento euro ma, per chi vuole risparmiare, un grembiule base lo si trova anche a cinquanta". C'è la crisi anche per i muratori e infatti sulle bancarelle spuntano pure i salvadanai griffati con squadra e compasso. Tutt'altra storia per il Gran Maestro: "È tutto ricamato a mano, per i suoi abiti si arrivano a spendere anche alcune migliaia di euro".

Noblesse oblige. Il viaggio tra i banchetti del merchandising massone è un ascensore tra l'altro e il basso: dalla spilletta alla tazza, passando per i gioielli. Vastissima anche la scelta dei libri: dai testi sui rituali ai volumi biografici dedicati ai muratori vip.
E sono tanti: da Beethoven a Mozart, da Giuseppe Mazzini a Winston Churchill. Tra spade, arazzi, cravatte e simil Rolex brandizzati dal Goi, c'è pure spazio per i biscotti della colazione massonica: ci sono i baci di dama biologici e triplici (come il saluto dei fratelli) e i frollini con la squadra e il compasso.

La giornata del meeting dei muratori scorre cadenzata dagli appuntamenti nel tempio, le conferenze sull'attualità (tra gli ospiti vip c'è stato anche il presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre) e i talk show condotti da Alessandro Cecchi Paone. Sabato sera il gran finale: gonnellini attaccati al chiodo e tutti a vedere il concerto di Ornella Vanoni. Anche i massoni hanno un cuore pop.

 

 

INCONTRO DELLA GRAN LOGGIA DELLA MASSONERIA A RIMINI Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli banchetti della massoneria a rimini Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli Cecchi Paone modera il dibattito della gran loggia con Bonvecchio Gambi Jucci Levi della Torre Tawfik Viroli INCONTRO DELLA GRAN LOGGIA DELLA MASSONERIA A RIMINI INCONTRO DELLA GRAN LOGGIA DELLA MASSONERIA A RIMINI

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