nomine descalzi storace profumo

HABEMUS NOMINE! – CONFERMATI I NOMI PER I VERTICI DI ENEL, ENI, POSTE, LEONARDO, TERNA, MPS ED ENAV – L’ATTACCO DI TRAVAGLIO E DI BATTISTA PER LA RICONFERMA DI DESCALZI HA AVUTO SOLO L’EFFETTO DI INCAROGNIRE ANCOR DI PIÙ I "GOVERNISTI" DI MAIO/FRACCARO - A ORE LE LISTE CON TUTTI I NOMI PER IL RINNOVO DEI CDA – ALL’AISE, AL POSTO DI LUCIANO CARTA PASSATO A LEONARDO, SI FANNO TRE NOMI: CARAVELLI, MASIELLO E AGOVINO

Andrea Greco per repubblica.it

descalzi

 

Le ultime ore di un negoziato durato tre mesi, e duro fino alla fine, non avrebbero cambiato la sostanza delle cose sul dossier nomine delle grandi partecipate del Tesoro. N l'elenco dei 14 "uomini (e donne) d'oro" destinati ai vertici delle sette maggiori aziende in questione: Enel, Eni, Leonardo, Poste Italiane, Terna, Mps, Enav.

 

Paragone Di Battista

Malgrado la frattura creata nei M5s dalla protesta di Alessandro Di Battista, e dei firmatari della sua istanza contraria a confermare per il terzo mandato l'ad Claudio Descalzi all'Eni, i contatti finali tra la politica, il Tesoro e le società coinvolte sarebbero serviti soprattutto a definire le composizioni dei nuovi cda, al voto degli azionisti nelle assemblee delle prossime settimane e che l'azionista Tesoro è chiamato a depositare e rendere note entro la mezzanotte di oggi.

LUCIA CALVOSA

 

Per Enel dunque si profila la conferma di Francesco Starace come ad per un terzo mandato (il manager fu nominato dal governo Pd Renzi nel 2014), con alla presidenza l'arrivo dell'avvocato milanese di Rccd Michele Crisostomo (di nomina M5s). Per l'Eni ad ancora Claudio Descalzi (prima nomina governo Pd Renzi, 2014) e alla presidenza la docente di diritto commerciale ex consigliere di Tim e nel cda del Fatto Quotidiano Lucia Calvosa (scelta dai M5s).

 

Nel colosso della difesa Leonardo, mandato bis come ad per Alessandro Profumo (prima nomina governo Pd Gentiloni nel 2017) e nuovo presidente il direttore dell'Aise Luciano Carta (nomina in capo a M5s). Totale continuità alle Poste Italiane, dove Matteo Del Fante resta capoazienda (prima nomina governo Pd di Gentiloni nel 2017: ma tre anni prima il governo Renzi lo aveva messo a capo di Terna), e Maria Bianca Farina confermata presidente (prima nomina governo Pd Gentiloni 2017).

MATTARELLA AL POLO SPAZIALE DI MATERA CON PROFUMO

 

Per la rete di Terna, anche se il passaggio va ratificato dalla Cassa depositi e prestiti azionista nei prossimi giorni, nuovo ad sarà il capo dell'Acea romana Stefano Donnarumma (di nomina M5s), nuova presidente Valentina Bosetti, docente della Bocconi scelta dal centrosinistra.

 

carmine masiello

Per il Monte dei Paschi nazionalizzato arriva, voluto caparbiamente dai pentastellati, l'ex banchiere di Capitalia e poi di Carige Guido Bastianini, affiancato alla presidenza da Patrizia Grieco, che lascerà l'Enel dove l'aveva nominata il Pd.

 

Per la società controllore dei voli civili Enav tutto nuovo: ad sarà Paolo Simioni, uscente capoazienda dell'Atac, di nomina M5s, mentre presidente sarà Francesca Isgrò, di nomina Pd.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)