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ALLACCIATE LE CINTURE! – CAPITAN ULTIMO SAREBBE STATO RISPEDITO AI CARABINIERI PERCHE’ COLLABORAVA DI NASCOSTO CON WOODCOCK SUL CASO CONSIP. I SERVIZI SEGRETI, DA CUI DIPENDEVA, NON LO SAPEVANO. E L’AISE, I CUI VERTICI SONO IN SCADENZA, NON VOGLIONO CASINI - ERA STATO SPOSTATO AI SERVIZI DOPO L'INTERCETTAZIONE RENZI-ADINOLFI

 

Alberto Custodero per la Repubblica

 

CAPITAN ULTIMO1CAPITAN ULTIMO1

Strano destino quello del capitano Ultimo, l'ex ufficiale Ros che diresse la squadra che catturò Totò Riina: era stato rimosso dal Noe di cui era vicecomandante per irregolarità nell'indagine Consip e assegnato ai servizi segreti. Ma sempre per l'indagine Consip è stato rimosso dai servizi segreti e rispedito al corpo di appartenenza, l'Arma. Ecco i fatti di questa strana vicenda che sembra la trama di un giallo.

LUCA LOTTI E TIZIANO RENZILUCA LOTTI E TIZIANO RENZI

 

Il capitano Ultimo, al secolo Sergio De Caprio, e altri 20 suoi ex collaboratori del Noe, erano transitati dai carabinieri all'Aise dopo le polemiche scaturite per la fuga di notizie sul caso Consip. E dopo che la procura di Roma proprio per quel motivo tolse a loro la titolarità delle indagini che svolgevano sotto la direzione del pm di Napoli Woodcock. Ora però Ultimo e i suoi venti se ne tornano all'improvviso dall'Arma.

 

CONSIP CARABINIERICONSIP CARABINIERI

Che cosa è successo? Il provvedimento di 'espulsione', secondo quanto si apprende in ambienti di intelligence, sarebbe legato ancora una volta alla vicenda Consip. Ovvero al fatto che Ultimo e altri elementi ex Noe, una volta confluiti nei ranghi degli 007, avrebbero continuato a collaborare alle indagini fatte da alcuni loro ex colleghi Noe, in particolare da Giampaolo Scafarto, il capitano che lavora a stretto contatto con il pm di Napoli Woodcock. "Il tutto - sempre secondo quanto si apprende dai servizi - a totale insaputa di tutti i vertici do comparto creando di fatto la fine del rapporto di fiducia".

WOODCOCKWOODCOCK

 

Per l'Agenzia che si occupa di controspionaggio aver saputo dalla procura di Roma che suoi agenti lavoravano segretamente (è il caso di dirlo) a collaborare con l'indagine di Napoli che aveva coinvolto esponenti del governo (come il ministro dello Sport Luca Lotti), e tirato in ballo il papà dell'ex premier, Tiziano Renzi è stato certo un danno di immagine. E quando i vertici del comparto lo hanno saputo, sono andati su tutte le furie.

 

capitan Ultimo e la sua aquila1capitan Ultimo e la sua aquila1

E ha subito adottato un provvedimento drastico e d'urgenza, con pochi precedenti nella storia dell'intelligence: la 'restituzione' (così in gergo si chiama l'espulsione dai servizi e il ritorno all'amministrazione di appartenenza) immediata del capitano Ultimo e dei suoi venti ex collaboratori "infedeli".

 

alberto manentialberto manenti

Non è dato sapere al momento se questo loro comportamento (collaborare di nascosto a una indagine della magistratura è vietato) possa configurare un reato penale e dunque l'avvio di una indagine in procura. Quel che è certo è che, essendo tutti ex carabinieri, sono giocoforza rientrati nei ranghi dell'Arma. Quale sarà qui la loro destinazione? "No comment" è la risposta.

 

michele adinolfimichele adinolfi

Sergio De Caprio era stato rimosso dopo l’uscita di un’intercettazione del Noe tra Renzi e il generale della Gdf Adinolfi. Alle sue dipendenze lavorava il capitano Scafarto che nell'ambito dell'indagine del pm di Napoli Woodcock attribuì al papà di Renzi (anzichè a Italo Bocchino) una telefonata con l'imprenditore Romeo.

ALFREDO ROMEOALFREDO ROMEO

 

Il suo rientro nell'Arma, riferisce l'Ansa, sarebbe stata una "autonoma decisione" per evitare "strumentalizzazioni sul nostro operato, sempre corretto" e tutelare sia i Servizi che i Carabinieri, dopo le "insinuazioni e le manipolazioni della realtà" fatte dai media.  "Da questo momento - aggiunge - diamo mandato ai nostri legali di affrontare le strumentalizzazioni e le insinuazioni che vengono diffuse, nelle sedi più opportune".

 

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