VEDI NAPOLITANO E POI MUORI - IL QUIRINALE SEMBRA UN OUTLET DI SABATO POMERIGGIO: UN AFFOLLATO VIA VAI DI POLITICI CHE CHIEDONO, PROMETTONO, MINACCIANO E NON FANNO - LE OPPOSIZIONI INSISTONO SUL DEFAULT DEL BANANA: “FACCIA UN PASSO INDIETRO” - LUI SE NE SBATTE E CONVOCA UN CONSIGLIO DEI MINISTRI STRAORDINARIO PER METTERE A PUNTO LE MISURE ANTI-CRISI CHE SARANNO DATE IN PASTO AL G20 - I BERLUSCONES BALLANO SUL TITANIC: “SE CADE IL GOVERNO, SI VA AL VOTO”…

Da "Corriere.it"

Giornata frenetica per il governo alla vigilia della riunione del G20 di Cannes, in occasione della quale saranno rese note le misure anti-crisi che consentiranno all'Italia di evitare il rischio di default. Berlusconi e i suoi ministri le metteranno a punto nella riunione straordinaria dell'esecutivo convocata per questa sera alle 20. Il consiglio dei ministri sarà solo l'epilogo di una serie infinita di incontri e di riunioni iniziata già nelle prime ore del mattino.

Dopo un vertice interministeriale durato cinque ore, nel pomeriggio il premier ha incontrato alcuni dei suoi fedelissimi a Palazzo Grazioli per fare il punto della situazione prima dell'ufficio di presidenza del Pdl, che sarà messo di fronte alla necessità di adottare provvedimenti che potrebbero risultare impopolari, soprattutto presso l'elettorato del centrodestra.

Ma grande movimento c'è stato anche al Colle: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha convocato tutti i principali leader per consultazioni, con l'obiettivo di verificare l'esistenza di una coesione nazionale in vista di misure che si annunciano drastiche e che lo stesso Quirinale, nella nota del primo novembre, aveva definito «improrogabili».

GLI INCONTRI AL COLLE - Napolitano ha incontrato i rappresentanti del Terzo Polo e si appresta a vedere anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e quello del Pdl, Angelino Alfano, entrambi accompagnati da una delegazioni di esponenti di primo piano dei rispettivi partiti. Anche il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, dovrebbe avere un colloquio con il presidente prima dell'inizio del Consiglio dei ministri.

LE MISURE ANTI-CRISI - Cosa verrà proposto nel Cdm straordinario ancora non è chiaro. Si vocifera di misure choc, come un prelievo sui conti correnti sul modello di quello effettuato nel 1992 dal governo di Giuliano Amato. Ma contro questa prospettiva si è già schierata la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che suggerisce in alternativa il ricorso ad una patrimoniale.

I ministri che hanno partecipato agli incontri con Berlusconi mantengono il massimo riserbo e si limitano a confermare che saranno date risposte in linea con le richieste della Ue. I leader del centrosinistra hanno riunito oggi i vertici dei rispettivi partiti e confermano di essere pronti a fare la propria parte, assumendosi anche la responsabilità di sostenere scelte impopolari, a patto che Berlusconi faccia un passo indietro e che sia varato un nuovo esecutivo guidato da una personalità super partes.

«BERLUSCONI O IL VOTO» Ma l'ipotesi di un cambio di timoniere non è vista di buon occhio nelle fila della maggioranza. Il ministro per l'attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, dopo il vertice di Palazzo Chigi è stato perentorio: «Nè Bossi nè noi Dc del PdL permetteremo mai un altro governo senza Berlusconi. Quindi sia chiaro a tutti che se cadiamo si va al voto».

E il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, che ha incontrato il Cavaliere nel pomeriggio a Palazzo Grazioli, aggiunge: «Berlusconi è determinato ad andare avanti». Con Ronchi c'erano anche Adolfo Urso e Giuseppe Scalia. I tre non sono entrati nel merito della discussione sulle misure anticrisi che verranno affrontate questa sera in Consiglio dei ministri. «Si faranno riforme - si sono limitati a dire - nell'interesse dell'Italia».

 

napolitano - berlusconiPIERFERDINANDO CASINI PIERLUIGI BERSANI GIANFRANCO FINI GIULIO TREMONTI CON BODYGUARD GIANFRANCO ROTONDI

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