C'ERA UN CONTE A BERLINO - TOTALMENTE OSCURATO DA SALVINI E DALLA SCHEDATURA DEI ROM, IL PREMIER INCONTRA LA MERKEL E PARLA DI UN ''PACCHETTO COMPLESSIVO'' SULLA MIGRAZIONE, UNIONE BANCARIA E SOPRATTUTTO PROVA A INFILARE IL REDDITO DI CITTADINANZA. SPERA DI GIOCARE SULLA DIFFICOLTÀ DELLA CANCELLIERA PER FARSELO FINANZIARE COI FONDI EUROPEI
- BERLINO, FRA MERKEL E CONTE UN BUON COLLOQUIO
(ANSA) - Quello di stasera fra Angela Merkel e Giuseppe Conte "è stato un buon colloquio". Lo rendono noto fonti della cancelleria tedesca all'ANSA, dopo la cena di lavoro, che si è svolta a Berlino. La cancelliera e il premier italiano "hanno anche parlato a lungo a quattr'occhi", si sottolinea.
- CONTE-MERKEL: FONTI, PARLATO ANCHE DI UNIONE BANCARIA
(ANSA) - Giuseppe Conte e Angela Merkel hanno anche parlato di "unione monetaria e bancaria" e l'Italia "si è dichiarata favorevole, fermo restando che bisogna approfondire i meccanismi di riduzione del rischio, in modo da garantire effettiva stabilità dei sistemi bancari e finanziari dei vari paesi Ue". È quello che hanno riferito fonti di Palazzo Chigi, dopo la cena di lavoro di Merkel e Conte, che si è conclusa poco fa a Berlino.
- CONTE-MERKEL: FONTI, SU MIGRAZIONE PACCHETTO COMPLESSIVO
(ANSA) - Sulla politica della migrazione si lavorerà a un "pacchetto complessivo", che comprenda diversi aspetti: "Il rafforzamento delle frontiere esterne, la gestione dei flussi, i movimenti secondari". È quanto trapela a Berlino dalla bilaterale, che si è conclusa da poco fra Giuseppe Conte e Angela Merkel. Secondo fonti informate, "si è deciso di affrontare un processo", e non ci sarebbe ancora un risultato.
Non sarebbe ancora nota, inoltre, la lista dei Paesi che potrebbe partecipare all'incontro preliminare, in vista del vertice Ue di fine giugno. Simile l'approccio riservato ai temi relativi all'eurozona: anche qui si tratta di affrontare insieme un "processo". L'Italia è interessata a seguire il percorso dell'Unione bancaria, a condizione però che "non si mettano sotto stress i paesi con standard inferiori".
- LA RABBIA DI CONTE "ADESSO BASTA QUESTO È TROPPO"
Ilario Lombardo per la Stampa
Giuseppe Conte è arrivato a Berlino con un' idea ben precisa, sostenuta da Luigi Di Maio: ricalibrare l' agenda di governo sui temi cari al M5S per rispondere all' assedio leghista sull' immigrazione, al martellamento ormai quotidiano di Matteo Salvini.
Questa era l' intenzione.
Peccato però che mentre sta ripassando i dossier internazionali in preparazione del vertice bilaterale con Angela Merkel, il leghista se ne esca con un' altra delle sue proposte bellicose. Di fronte alla schedatura dei rom però Conte è disorientato a dir poco. E questa volta non può e non vuole far finta a nulla.
«Questa è veramente troppo, supera ogni limite», si sfoga. Poi, poco prima di salire sull' aereo che lo avrebbe portato nella capitale tedesca, d' accordo con Luigi Di Maio, fa arrivare a Salvini questo messaggio: «Così non reggiamo, devi rettificare».
Appena atterrato, mentre la macchina di rappresentanza lo porta nel cortile della cancelleria federale, Conte tira un sospiro di sollievo. Gli leggono le agenzie in cui Salvini ha appena corretto il tiro.
«Meno male...» si lascia andare. Il segno però resta. L' ennesimo che fa sospettare Conte che ci possa essere «una strategia per destabilizzare il governo». Le coincidenze ora sono tante e pesano. Non c' è viaggio internazionale di Conte (tre in dieci giorni) che non sia accompagnato da dichiarazioni choc del leghista.
Salvini gli ruba la scena, radicalizza i piani del governo, provoca un immediato stress test con gli alleati grillini.
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI
In mano il premier ha il sondaggio della Swg che ha buttato nello sconforto Di Maio, il primo in cui la Lega è sopra al M5S, 29,2% contro 29%. In una settimana i grillini perdono due punti e mezzo. Sono i giorni del ferro e del fuoco di Salvini, cominciati contro l' Aquarius e conclusi con la paventata schedatura dei rom.
All' ombra di Salvini, ora Di Maio si sente meno al sicuro, terrorizzato dal pensiero che l' alleato possa tornare al voto entro fine anno per capitalizzare il consenso crescente.
L' affondo sui rom è l' occasione per smarcarsi. Lo fa con un' intervista all' Huffington Post: «Mi fa piacere che abbia smentito ogni ipotesi di schedatura e censimento Non è costituzionale».
Salvini si muove come un re in un regno che sta strappando pezzo dopo pezzo al M5S e a un premier dai modi miti, che deve subire le improvvisazioni mediatiche dell' alleato. E così che di ritorno da Parigi, nel weekend era già maturata la missione di ribaltare le priorità, e buttare al centro del dibattito in Europa la proposta di un reddito di cittadinanza europeo, attraverso l' utilizzo di fondi ad hoc da tirar fuori dalla prossima programmazione europea. Ieri il premier italiano ha portato con sé in Germania il rapporto della Coldiretti secondo il quale sarebbero 2,7 milioni gli italiani costretti a chiedere aiuto per mangiare.
luigi di maio giuseppe conte matteo salvini
«La priorità deve essere la lotta alla povertà, ed è una sfida da affrontare a livello comunitario» spiega Conte. Venerdì, Di Maio aveva riunito i viceministri e i sottosegretari grillini proprio per chiedere uno sforzo in più, di fare in fretta per segnare un punto e non lasciare tutto il campo d' azione a Salvini. «Ci sta oscurando» è stata la sua lamentela. Una preoccupazione condivisa con Conte: «Parliamo troppo di immigrati e poco di lavoro e delle nostre battaglie». I timori si esplicitano ieri. Di Maio dice di non avere «complessi» nei confronti di Salvini. E che la concorrenza interna si è giocata a favore del leghista su un vantaggio oggettivo che ora cerca di ridimensionare: «Bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare».
Ecco allora rispuntare il reddito di cittadinanza, cercando di trasferire la sfida alle regole Ue sul tavolo economico. Confortato dal sostegno di Emmanuel Macron che lavora a un piano di unione bancaria e rafforzamento del bilancio comunitario, Conte parla di «condivisione dei rischi». Parole che Merkel accoglie con prudenza e tattica benevolenza. Meglio non alienarsi l' alleato italiano.
- REDDITO DI CITTADINANZA, IL PREMIER CERCA FLESSIBILITÀ - L' IDEA DI FINANZIARE LA MISURA ANTI POVERTÀ CON I FONDI EUROPEI `LA SPONDA TEDESCA È ESSENZIALE, E ORA MERKEL HA A SUA VOLTA BISOGNO DELL' ITALIA
Marco Conti per il Messaggero
Prova a rilanciare, in nome delle competenze dell' altro vicepremier, su povertà e reddito di cittadinanza. Quanto possa essere dura la vita di un presidente del Consiglio alle prese con due vice e due partiti in concorrenza tra loro, lo si ricava dall' incontro che ieri Giuseppe Conte ha avuto a Berlino con la Cancelliera Angela Merkel.
L' INCONTRO
Non solo di migranti si è parlato a Berlino. Che queste fossero le intenzioni del presidente del Consiglio lo si è compreso ieri mattina quando palazzo Chigi fa uscire poche righe con le quali si dice che sul tavolo del confronto serale con la Merkel si parlerà anche di reddito di cittadinanza. Quando in serata Conte arriva a Berlino accolto dagli onori militari, con la Merkel a fianco, legge un saluto dal quale emerge l' idea di finanziare il reddito di cittadinanza con i fondi europei.
WEEKEND CON IL MORTO CASALINO CONTE DI MAIO
Non quindi solo una generica discussione su come rilanciare l' eurozona, potenziare gli investimenti e diminuire la disoccupazione - come annunciato dal portavoce della Cancelliera Steffen Seibert - ma un' esplicita richiesta di risorse che l' Italia fa e che dovrebbero poter essere destinate a soddisfare uno dei punti principali del programma di governo. Nelle dichiarazioni che precedono l' incontro la Merkel non si sottrae al tema, ma non va oltre la disponibilità a dare consigli su come la Germania, nella delicata fase della riunificazione, ha affrontato il problema della disoccupazione aprendo i centri per l' impiego.
Trovare nuove risorse non sarà però facile. La questione del bilancio comunitario è tutt' ora aperta e, risentendo dell' uscita del Regno Unito, prevede tagli su più fronti, compreso quello agricolo. La discussione a cena tra i due sui migranti, in vista del Consiglio europeo di fine mese, si intreccia con quella delle risorse, dei paletti europei e del Def di cui oggi si comincerà a discutere alla Camera. Conte sa che il ministro Di Maio punta ad inserire nella legge di Bilancio sia la revisione della legge Fornero che il reddito di cittadinanza. Ma la coperta rischia di essere particolarmente corta anche perchè la società di rating Fitch e non solo, ha diminuito le previsioni di crescita del Paese del prossimo anno a 1,2%.
Cambiano i governi - la Merkel è al settimo presidente del Consiglio italiano - ma la sponda tedesca resta ancora la migliore per cercare di rosicchiare margini di flessibilità senza che i paesi del nord Europa, e Bruxelles, creino problemi. E così Conte ieri non è stato da meno arrivando a Berlino con una proposta molto circostanziata che punta ad alzare, e di molto, la voce del bilancio comunitario destinato alle povertà che confluisce nel fondo sociale europeo. Una richiesta che, più o meno casualmente, Conte fa nel giorno in cui a Lussemburgo il ministro dell' Agricoltura, il leghista Gian Marco Centinaio, contesta il taglio di quasi tre miliardi di fondi strutturali che nel prossimo triennio dovevano andare al settore agricolo.
Un intrecciarsi di temi e di richieste dei partiti e dei singoli ministri, che Conte dovrà cercare di mettere insieme e di comporre se non avere problemi al momento del varo della legge di Bilancio.
Non sorprende quindi che Conte ieri a Berlino abbia annunciato alla Cancelliera l' intenzione del suo governo di chiedere alla Commissione Ue anche la revisione del percorso di riduzione del deficit rinviando al 2021 il pareggio di bilancio. Rinviare di un anno il pareggio di bilancio consentirebbe al ministro dell' Economia Giovanni Tria di avere margini non solo per sterilizzare l' aumento dell' Iva.
Mai come in questo momento la Cancelliera ha bisogno dell' Italia, come della Grecia e di Malta, per affrontare ciò che in patria sta diventando un problema in grado da far saltare la grosse koalition. Bene quindi il rafforzamento di Frontex, gli hotspot in Africa e una ripartizione obbligatoria dei migranti, ma anche disponibilità a favorire un confronto con la Commissione che permetta all' Italia di spuntare maggiore flessibilità nella legge di Bilancio di fine anno.
I MESI
Risolvere la questione migranti nel Consiglio europeo di fine mese non sarà facile e la Merkel a Conte ha riassunto i molti tentativi fatti nei mesi scorsi anche sul fronte del trattato di Dublino.
Conte ha un vantaggio rispetto ai duoi predecessori a palazzo Chigi. Sa che se il futuro del governo-Merkle ruota sui migranti, ma quello della maggioranza giallo verde si decide soprattutto sul fronte della crescita. Se non ci saranno i margini per stimolare l' economia, sarà difficile mantenere le stime e iniziare ad attuare parte del contratto i di governo. I quattro mesi per la composizione del governo hanno ridotto i tempi di una possibile trattativa e rendono in salita il lavoro del ministro Giovanni Tria, ma Conte ieri è rientrato in Italia soddisfatto anche della promessa della Merkel di poter incontrarsi nuovamente a Bruxelles anche con Macron prima del Consiglio europeo.