grillo conte di maio n

CONTE HA DETTO SÌ: È PRONTO A UN RUOLO AD HOC DENTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE PER NON FINIRE NEL DIMENTICATOIO! ORA IL M5S DOVRÀ RIORGANIZZARE LA STRUTTURA INTERNA, VISTO CHE APPENA DIECI GIORNI FA GLI ISCRITTI A ROUSSEAU AVEVANO APPROVATO IL DIRETTORIO A CINQUE DOPO UN ANNO DI STATI GENERALI – MA VA TUTTO IN CAVALLERIA: GRILLO VUOLE CAMBIARE LO STATUTO E FAR DIVENTARE L’EX PREMIER CAPO UNICO

 

Annalisa Cuzzocrea per www.repubblica.it

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

Sì a un ruolo di Conte nel futuro del Movimento Cinque Stelle. E l'esito del ristrettissimo vertice, iniziato alle 11.30 e durato tre ore, dei big pentastellati con il fondatore e Garante Beppe Grillo: un conclave che si sarebbe dovuto tenere a Marina di Bibbona nella villa del  fondatore del  Movimento e invece è stato spostato a Roma. I pentastellati si sono infatti riuniti all'hotel Forum di Roma, albergo normalmente scelto da Grillo per i suoi soggiorni nella capitale.

 

Alla fine fonti grilline hanno fatto sapere che per l'ex presidente del Consiglio sarebbe pronto un ruolo ad hoc all'interno del Movimento. E di conseguenza nelle prossime ore non si escludono nuove decisioni su eventuali modifiche allo Statuto, il Comitato di garanzia è al lavoro. Conte ha raccolto l'invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo e per il suo ingresso formale ai vertici Movimento mancherebbe comunque poco.

GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL TAVOLINO MEME

 

Per il M5s si tratta ora di riorganizzare a 360 gradi la  struttura interna, e con ogni probabilità il rapporto con la piattaforma Rousseau. Il giudizio sull'incontro è stato positivo: "Bellissima giornata - ha twittato Grillo - tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere", ha scritto in polemica con i giornalisti.

LE DIMISSIONI DI GIUSEPPE CONTE - MEME

 

Il summit

Come anticipato in questi giorni da Repubblica, all'incontro hanno partecipato in presenza, oltre a Conte, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il capo politico reggente Vito Crimi, il presidente della Camera Roberto Fico, la vicepresdente del Senato Paola Taverna, i capigruppo al Senato e alla Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa, e Alfonso Bonafede.

meme sulla crisi di governo mattarella e conte

 

Collegato in video, invece, il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. L'ex pesidente del Consiglio ha lasciato il vertice qualche minuto prima delle 15. Dopo di lui Grillo è andato via che, indossando un casco da astronauta, è uscito dall'hotel circondato dai giornalisti, fotografi e telecamere, ma non ha rilasciato dichiarazioni.

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

 

Il summit è stato convocato per ripensare le fondamenta del Movimento e tentare di dare al partito una nuova guida dopo le ultime defezioni (tra cui quella di Alessandro Di Battista) e le espulsioni dei dissidenti alla Camera e al Senato.

 

In molti, a partire da Grillo, pensano infatti che Conte sia il nome più giusto per guidare il Movimento e per conferirgli un incarico i pentastellati potrebbero decidere di cambiare il loro statuto. "Conte è il leader naturale del Movimento", ha confermato oggi nell'intervista a Repubblica il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli: "Ha il profilo giusto per una manutenzione straordinaria del partito".

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Conte come capo unico del Movimento

L'idea è di Grillo è di conferire all'ex premier un ruolo come unico capo unico. Secondo quanto riferisce l'Adnkronos, durante il vertice nella Capitale alcuni 5 Stelle avrebbero sollevato la necessità di affiancare al ruolo politico uno o due vice, per non centralizzare troppo il potere nella mani di un'unica persona. Non solo. Altri, tra questi Crimi, avrebbero sottolineato la necessità di non ignorare il voto della base, che ha indicato la strada di una 'governance' a 5 al posto del capo politico, votando la modifica dello statuto in tal senso. Uno dei possibili compromessi, potrebbe essere quello di trasformare il cosiddetto comitato direttivo in una sorta di segreteria politica, da affiancare a Conte.

 

Nel pomeriggio comitato i garanzia per modiche statuto

Nel tardo pomeriggio di oggi il comitato di garanzia del Movimento, composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, farà il punto per decidere eventuali modifiche da apportare allo statuto del Movimento.

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio 1 giuseppe conte alfonso bonafedeGIUSEPPE CONTE – MEME

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…