conferenza stampa di giuseppe conte

“GIUSEPPI”, CHE PAROLAIO! - IN CONFERENZA STAMPA DICE “NON MI PIACE FARE PROMESSE” POI ANNUNCIA CHE “LA COMMISSIONE EUROPEA HA STIPULATO VARI CONTRATTI CHE PREVEDONO GIÀ A DICEMBRE L'ARRIVO DELLE PRIME DOSI DEL VACCINO”. MA LA COMMISSIONE, SENTITA DA “LA STAMPA”, HA MESSO LE MANI AVANTI: “PER QUANTO RIGUARDA LE TEMPISTICHE, IN QUESTA FASE NON POSSIAMO FARE ALCUNA DICHIARAZIONE" - "LA VERITA'": "PER 17 VOLTE HA INFRANTO LE REGOLE OMS. CONTINUAVA A TOCCARSI LA MASCHERINA..."

Marco Bresolin per “la Stampa”

CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

 

 

«Non mi piace fare promesse», dice Giuseppe Conte in conferenza stampa. Salvo poi annunciare che «la Commissione europea ha stipulato vari contratti che prevedono già a dicembre l'arrivo delle prime dosi del vaccino». Interpellata da La Stampa sulle parole del premier, la Commissione mette le mani avanti: «Per quanto riguarda le tempistiche, in questa fase non possiamo fare alcuna dichiarazione. L'effettiva diffusione di un vaccino contro il Covid, sicuro ed efficace, in linea con la strategia Ue, dipende dai progressi compiuti dagli sviluppatori. Inoltre, qualsiasi candidato vaccino deve ricevere un'autorizzazione all'immissione in commercio in seguito a una valutazione positiva da parte dell'Agenzia europea del farmaco». Evidentemente anche alla Commissione non piace fare promesse.

 

2 - E PER 17 VOLTE GIUSEPPI INFRANGE LE REGOLE OMS

Patrizia Floder Reitter per “la Verità”

 

«Non toccate la mascherina per tutto il tempo in cui la indossate». È dalla scorsa primavera che ce lo ripetono e pazienza se quel bavaglio infastidisce o ci soffoca: questa è la regola. Ieri, durante la conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte ha mosso le mani sulla mascherina ben 17 volte.

 

CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Doveva informare gli italiani sull' ennesimo Dpcm, ma a controllare la gestualità proprio non ha pensato. ll dispositivo di protezione individuale, una volta posizionato sul volto, lì deve restare. Senza tanti aggiustamenti. Invece il presidente del Consiglio ha continuato a sfiorarlo, soprattutto quando doveva rispondere alle domande dei giornalisti. Per nervosismo o distrazione, zac le dita andavano sulla pezzuola che gli copriva bocca e naso, spostandola con piccoli movimenti. Ai cittadini, incollati allo schermo per capire se avranno qualche spazio di autonomia nelle nuove restrizioni, la manina nervosa e inopportuna di Conte certo non sarà sfuggita.

 

Eppure l' Istituto superiore di sanità parla chiaro, la mascherina va manipolata «sempre utilizzando gli elastici o i legacci». Quindi se è messa male o si muove, non bisogna toccarla nemmeno nella parte esterna. L' Iss raccomanda che, se durante l' uso si tocca il dispositivo, «si deve ripetere l' igiene delle mani», ma in conferenza stampa non era quella l' impellenza. Ci auguriamo che il premier, a telecamere spente, abbia poi fatto uso di gel o, ancor meglio di un buon lavaggio con acqua e sapone.

 

Di certo, «l' avvocato degli italiani» non si è preparato a sufficienza per rassicurare.

CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Anzi, è scivolato proprio su una delle raccomandazioni dell' Organizzazione mondiale della sanità. Perfino nello spot pubblicato a settembre, l' Oms al punto 7 dice chiaramente di «non riposizionare o aggiustare la mascherina, toccando la parte esterna».

 

Lo fa utilizzando fumetti digitali e barra con una croce rossa l' omino che si avventura a farlo. La World health organization avrebbe avuto il suo daffare, ieri, a segnalare i comportamenti sbagliati assunti da Giuseppi, mentre manipolava la sua mascherina spiegando che il virus fa sempre più paura. Forse il primo ministro si è fatto distrarre dal comportamento del suo omologo spagnolo. Martedì scorso, infatti, durante la conferenza stampa con Conte a Palazzo Chigi, il premier Pedro Sánchez si è toccato la mascherina circa ogni 6 secondi.

 

Un movimento quasi continuo, forse irrefrenabile. Sánchez se toca 188 veces la mascarilla, hanno titolato alcuni giornali spagnoli, mentre sui social scorrevano le immagini della conferenza stampa romana. Gli esperti ricordavano che la parte esterna del dispositivo è quella più esposta ai virus, quindi anche solo sfiorarla con le mani significa moltiplicare il rischio di contagiarsi e contagiare. Giuseppe Conte sarà rimasto affascinato da quel movimento continuo e dopo aver convenuto che «se Italia e Spagna sono unite, potranno rendere più forte l' Unione europea», avrà pensato di conformarsi anche nelle gestualità del premier socialista.

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?