giuseppe conte

CONTE NON HA FATTO I CONTI CON I GRILLINI - I PARLAMENTARI M5S SONO IN RIVOLTA PER I 2500 EURO AL MESE CHE DOVRANNO VERSARE PER CONTRIBUIRE AL “NUOVO” MOVIMENTO BY "GIUSEPPI" - LE CHAT SONO UNA VALLE DI LACRIME: “QUELLO CI DICE DATEMI DEL TU, PER FARE L' AMICO, MA IL TERZO MANDATO CE LO CONCEDE OPPURE NO?” – PENSAVANO DI ESSERSI LIBERATI IN UN COLPO SOLO DI ROUSSEAU E DI CASALINO E INVECE ALMENO IL SECONDO DEI DUE, INSCINDIBILE DA CONTE, SE LO RITROVERANNO…

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

giuseppe conte

«Alla fine quanto ci guadagniamo? Niente. E ci perdiamo un sacco di soldi». Si fanno i conti in tasca i parlamentari grillini, appena è stato varato e ha circolato, ieri, il documento sul riassetto economico del movimento.

 

Nel quale per la prima volta viene messo nero su bianco lo stop all' obbligo di pagare 300 euro alla Casaleggio Associati per Rousseau - «La piattaforma web meno funzionante del mondo e la prossima volta proveremo con Cartesio o con Voltaire!» - il che andrebbe benissimo.

 

DAVIDE CASALEGGIO

Se non fosse però che Conte, il leader in pectore, vuole dai parlamentari e dagli eletti, per lo più finora morosi nei confronti del figlio del fondatore Gianroberto, 1500 euro al mese per nutrire il nuovo partito e il suo nebuloso progetto («Quello ci dice datemi del tu, per fare l' amico, ma il terzo mandato ce lo concede oppure no?»). Dunque, nessun risparmio per nessuno, anzi un esborso in più a vantaggio di Conte che non dà garanzie.

rocco casalino con giuseppe conte

 

Fatta la norma, trovato il malcontento. Questo nuovo trattamento economico non è ancora entrato in vigore ma i pentastellati già soffrono e litigano sulle nuove regole per le restituzioni.

 

Niente più obolo mensile (più o meno teorico) a Casaleggio ma dal primo aprile ogni deputato e ogni senatore dovrà restituire - così si legge nel documento - «una quota mensile forfettaria pari a minimo euro 1.500,00 mediante versamento ad un conto dedicato» e «una quota mensile pari a minimo euro 1.000 al MoVimento 5 Stelle per il mantenimento delle piattaforme tecnologiche, per la comunicazione e per altre spese generali di funzionamento».

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

 

Fatti due calcoli, invece di 300 euro addirittura 2500: «Ma Conte che cosa s' è messo in testa, che siamo miliardari?». Ecco allora che il detestatissimo Casaleggio diventa di colpa un campione di beneficienza, rispetto all' avvocato del popolo che Grillo ha imposto ai grillini e ora fa l' esattore delle tasse.

 

I tartassati 5 stelle pensavano di essersi liberati in un colpo solo di Rousseau e di Casalino e invece - vedi alla voce comunicazione, per la quale bisogna pagare parte di quei 2500 euro - almeno il secondo dei due, inscindibile da Conte, se lo ritroveranno.

 

LE CHAT

goffredo bettini guarda la diretta di giuseppe conte

Le chat grilline sono una valle di lacrime. Ciò che più indispone è che nel documento si dice che «i portavoce eletti» devono contribuire anche «alle spese per eventi, iniziative, campagne elettorali nazionali, regionali e locali secondo necessità». Ovvero corse elettorali alle quali molti di loro non è detto che parteciperanno direttamente (vista la conferma del no al terzo mandato). E in tanti, adesso, minacciano di non finanziare il nuovo corso del movimento.

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGI

 

Big e peones, in un traffico di telefonate concitate, non fanno che chiedersi vicendevolmente: «Come mai dobbiamo pagare mille euro per una struttura nuova, che dovrebbe erogare gli stessi servizi che prima pagavamo 300 euro, proprio in un momento di difficoltà del Paese?».

 

giuseppe conte intervento su zoom assemblea m5s

Potrebbero anche aggiungere che, in mezzo a tutte queste difficoltà che vive il Paese, con gente che ha perduto il lavoro e con tanti che hanno visto azzerarsi i propri guadagni, lo stipendio da parlamentare sempre quello è, e non sta conoscendo crisi. Ma vabbè, il ceto politico grillino ragiona da ceto politico.

 

E arrivano fino alle orecchie di Conte, che sta capendo la difficoltà dell' essere capo di M5S con Grillo che ancora domina e ne spara quasi una al giorno e il resto del movimento che non sa che cosa essere e litiga su tutto, lamentele del tipo: «Non conosciamo il progetto di Conte, non ci chiedono di aderire, ma ci chiedono di contribuire economicamente a scatola chiusa».

Conte Casalino

 

Nel frattempo, date le difficoltà di ogni genere, sia legale per il divorzio con Casaleggio, sia politiche perché la novità Conte doveva portare la grande alleanza con il Pd che però non si riesce a fare non solo a Roma ma da nessuna parte, il progetto di rifondazione (con nuovo nome e nuovo simbolo per il movimento) che l' ex premier doveva presentare la prossima settimana probabilmente slitterà. I parlamentari chiedono di fare subito un incontro con il leader in pectore, per parlare di prospettive ma soprattutto di soldi. Come minimo, vogliono uno sconto sui 2500 euro.

conte casalinoconte e casalino - Grande Fratello Chigi

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…