ilaria cucchi conte

CONTE SI E’ INCARTATO SUL LAZIO: NON SA CHE PESCI PRENDERE - DOPO I NO DI BIANCA BERLINGUER E LUISELLA COSTAMAGNA, L'IPOTESI (SMENTITA) DI SABRINA FERILLI, SFUMA ANCHE L'IPOTESI DI ILARIA CUCCHI. IL M5S E' ANCORA IN CERCA DI UN NOME PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO. IN BALLO PECORARO SCANIO (ALLE BRUTTE C'E' ANCHE GEGIA...)

M.d.g.c. per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

ILARIA CUCCHI

«Sarebbe una candidata perfetta», la senatrice Ilaria Cucchi. Dentro il M5s nessuno può dire il contrario, ma anche questa è un'ipotesi che sfuma: non sarà ( neanche) lei a correre nel Lazio per i pentastellati alleati di Sinistra italiana e del Coordinamento 2050. La voce di un suo impegno in questo senso ha iniziato a girare da quando, tre giorni fa, è uscita la notizia di un incontro tra la senatrice dell'alleanza Verdi-Sinistra italiana e sorella del geometra romano ucciso mentre si trovava in carcere, con il presidente Giuseppe Conte.

 

Ad accompagnare Cucchi c'era l'avvocato Fabio Anselmo e uno dei temi affrontati è stata proprio la situazione politica delle regionali.

ILARIA CUCCHI INTERVIENE IN SENATO

 

Poi nel M5s qualcuno ci ha sperato fortemente: il profilo della senatrice somiglia molto a quello che i pentastellati dicono di cercare ( ormai da tempo) per il Lazio.

Una donna, una figura civica che rappresenti la società civile.

 

In grado, questo il sottotesto, di togliere voti al Pd. «Senz' altro una figura di spessore che metterebbe in difficoltà i dem», commentano dalla base del M5s. Peccato che Cucchi non fosse lì per questo, perché l'intento della senatrice era semmai cercare di fare da pontiere proprio tra pentastellati e l'area di centrosinistra che fa riferimento al Pd.

 

GIUSEPPE CONTE

Nessuna possibilità di candidatura quindi: al centro del dialogo c'è stata la preoccupazione di Cucchi e Anselmo per la tenuta democratica del Paese da cui è nata una discussione sulla possibilità di collaborare in maniera unitaria in Parlamento sui temi che alla senatrice stanno più a cuore, come la giustizia e i diritti umani. Il tentativo più ampio di costruire un ponte tra le forze del centrosinistra ha toccato tutti i livelli, anche quelli regionali , per evitare di consegnarla a mani basse al centrodestra.

 

Nel Lazio però, ormai, la situazione è a un punto di non ritorno.

 

Prima il veto sul termovalorizzatore di Roma da parte dello stesso Conte, poi la candidatura del Pd di Alessio D'Amato che ultimamente il presidente del M5s ha attaccato anche personalmente. Ieri anche Zingaretti ha messo la parola fine a quella che è stata la sua creatura: il campo largo al governo della Regione Lazio. « Il M5S ora vive una fase di grande euforia ma nel Lazio ha sbagliato molto a distruggere l'alleanza - ha detto il deputato dem ed ex governatore parlando ai microfoni di Metropolis - Ho combattuto in tutti i modi per l'unità e per costruire un'alleanza, che è stata distrutta, ma la partita è aperta e dobbiamo dire ai cittadini la verità.

 

GIUSEPPE CONTE

Che si vinca senza i 5S lo dicono i fatti».

Tornando alle candidature, i pentastellati sono ormai gli unici a non averne una: gli ultimi nomi a girare sono stati quelli del presidente dell'Inps Pasquale Tridico e di Alfonso Pecoraro Scanio che però ha creato malumori interni per via del fatto che è stato un ministro di governo a guida Pd.

 

Prima ancora si parlava di un contatto, poi smentito dal M5s, tra Conte e l'attrice Sabrina Ferilli e risalendo indietro nel tempo si arriva ai desiderata che non hanno trovato alcun tipo di riscontro: le giornaliste Luisella Costamagna e Bianca Berlinguer. I pentastellati ad oggi insistono col dire che la candidata sarà una donna dal profilo civico. Ma non sarà Ilaria Cucchi.

ilaria cucchi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...