giuseppe conte mario draghi

CONTE SOTTERRA LA POCHETTE DI GUERRA: SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PREVALE LA LINEA DRAGHI. TE CREDO: IL TESTO È FUNZIONALE AL RECOVERY PLAN. SE SI VA A TOCCARE LA STRUTTURA PER UN CAPRICCIO DEI CINQUE STELLE POSSIAMO DIRE ADDIO AI MILIARDI DELL’EUROPA – IERI SUPER-MARIO, DURANTE L’INCONTRO CON CONTE, HA ASCOLTATO, PIÙ CHE PARLATO. L’AVVOCATO DI PADRE PIO DEVE OTTENERE UN PICCOLO CAMBIAMENTO, ANCHE SOLO DI FACCIATA. QUALCHE MODIFICA SI POTRÀ APPORTARE, MA RISPETTANDO I TEMPI E SENZA STRAVOLGERE L’IMPIANTO. DRAGHI NE PARLERÀ CON MARTA CARTABIA E…

giuseppe conte dopo l incontro con mario draghi 1

DAGO-RETROSCENA! – MARIO DRAGHI DURANTE L’INCONTRO CON CONTE HA ASCOLTATO, PIÙ CHE PARLATO. “GIUSEPPI” HA BATTUTO IL TASTO SULLA GIUSTIZIA: NON PUÒ NON OTTENERE ALMENO UN PICCOLO CAMBIAMENTO DI FACCIATA – SUPER-MARIO PARLERÀ CON MARTA CARTABIA: SE LEI RITIENE CHE CI POSSA ESSERE UN PUNTO DI INCONTRO CON LE ALTRE FORZE POLITICHE BENE, ALTRIMENTI PORRÀ LA FIDUCIA

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dago-retroscena-ndash-mario-draghi-durante-rsquo-incontro-conte-ha-277067.htm

Conte a Draghi 'Su riforma giustizia contributo costruttivo, ma saremo vigili'

 

draghi e cartabia a santa maria capua vetere 7

 

IL PREMIER È SODDISFATTO RESTA LO STOP A STRAVOLGIMENTI DELLA RIFORMA CARTABIA

Giuseppe Alberto Falci per il "Corriere della Sera"

 

I toni bellicosi non ci sono stati. Alla conclusione del faccia a faccia fra il presidente del Consiglio Mario Draghi e Giuseppe Conte, Palazzo Chigi diffonde un tweet secco che riporta l'incontro e i temi affrontati: l'evoluzione della situazione epidemiologica, la transizione ecologica e infine l'oggetto della contesa degli ultimi giorni, la riforma della giustizia. Tutto qui.

 

Chi lavora al fianco dell'ex governatore della Banca centrale europea assicura che il vertice - che si è svolto nell'ufficio del premier - «è andato molto bene», che «non è stato nemmeno tanto lungo», una quarantina di minuti, sufficienti a sorseggiare un bicchiere d'acqua e forse un caffè.

 

IL TWEET DI PALAZZO CHIGI DOPO L'INCONTRO CONTE-DRAGHI

Il tempo che Draghi ha dedicato al neoleader del Movimento Cinque Stelle rientra nella media dei precedenti incontri con gli altri capi partito. I due non si vedevano dal giorno della campanella, dal passaggio di consegne che segnò l'inizio dell'era dell'ex governatore di Bankitalia a Palazzo Chigi.

 

marta cartabia mario draghi

Dopodiché negli attimi in cui Conte e Beppe Grillo siglano la pace, raccontano che il presidente del Consiglio avrebbe chiamato «l'avvocato del popolo» per fissare l'incontro e per esprimergli i suoi auguri. E così si arriva a ieri. I convenevoli iniziali fanno parte del protocollo. Ma Draghi è uomo di finanza, vuole arrivare al dunque.

 

Non si disperde nel chiacchiericcio politichese sul futuro dei Cinque Stelle. «Su questo hai i suoi canali» assicurano, che possono essere quelli di Grillo o Luigi Di Maio. Si entra nel vivo del confronto. Il tema caldo è la giustizia. Draghi ascolta il predecessore, ma non ritrova davanti a sé i toni e le critiche espresse nei giorni scorsi sulla prescrizione e sulla riforma del processo penale.

 

giuseppe conte dopo l incontro con mario draghi

Dunque un punto di sintesi si può trovare. Che nel linguaggio di Draghi si traduce così: qualche modifica si può apportare, ma senza stravolgere l'impianto e soprattutto rispettando i tempi. Di fatto, prevale la linea del presidente del Consiglio. Perché l'intenzione del governo è chiara: si potranno approvare emendamenti tecnici, piccole modifiche che da un lato non pregiudichino la riforma in sé e dall'altro non abbiano un impatto sulla stabilità dell'esecutivo.

 

Anche perché, confida un ministro che frequenta assiduamente Palazzo Chigi, «la struttura di questo decreto è funzionale al Piano nazionale di ripresa e resilienza: sarebbe folle mandare all'aria il piano per un capriccio dei Cinque Stelle». Sui tempi il premier non ha alcun dubbio: l'obiettivo è approvare la riforma Cartabia entro l'estate in uno dei rami del Parlamento, anche perché «è necessario inviare un segnale a Bruxelles».

giuseppe conte dopo l incontro con mario draghi 2

 

Concetto che ha ripetuto al predecessore. E se in commissione e in Aula dovesse saltare la mediazione? Chi lo farà si assumerà la responsabilità. Mario Draghi non ha agitato lo spettro delle elezioni anticipate in caso di rottura su uno dei temi divisivi, ma il presidente del Consiglio ha comunque voluto ribadire il metodo del suo esecutivo: un governo che è nato per decidere, dove i partiti che compongono la coalizione dovranno mettere da parte le bandierine.

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