luigi di maio giuseppe conte paola taverna laura castelli roberto fico

CONTE, TE C’HANNO MAI MANDATO? - PEPPINIELLO APPULO VUOLE USARE LA REGOLA DEL LIMITE DEL DOPPIO MANDATO PER FAR FUORI DI MAIO: MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI NON SAREBBE L’UNICO BIG A RIMANERE ESCLUSO. SU 230 PARLAMENTARI SAREBBERO 66 A RIMENERE ESCLUSI, TRA CUI PAOLA TAVERNA E ALFONSINO BONAFEDE, FEDELISSIMI DELL’EX PREMIER, IL PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO, I MINISTRI DADONE E D’INCÀ E LAURA CASTELLI. “GIUSEPPI” FARÀ FUORI SANSONE CON TUTTI I FILISTEI?

Claudio Bozza per il "Corriere della Sera"

 

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

La domenica dopo il «mezzogiorno di fuoco» scatenato dalle dimissioni di Luigi Di Maio dal comitato di garanzia è di calma apparente nel M5S. La quiete prima di una nuova tempesta, che il meteo pentastellato prevede nel corso della settimana (quando è previsto anche l'arrivo di Grillo a Roma).

 

Perché è in questi giorni che si terrà l'assemblea pubblica chiesta dal ministro per confrontarsi in maniera schietta con il leader Giuseppe Conte. Entrambi i contendenti, in vista del primo redde rationem , stanno schierando le truppe e studiando gli interventi.

 

Ma è chiaro a tutti che Di Maio, dopo aver risposto picche alle sirene che gli chiedevano di aderire al nuovo partito di centro, abbia lanciato il guanto di sfida per tentare di riconquistare la leadership del partito.

 

conte di maio

«Assolutamente niente scissione», assicurano dalla Farnesina, ma battaglia politica a viso aperto. Visioni politiche opposte a parte, uno dei nodi chiave su cui si incentra il duello sarà chi deciderà le prossime candidature, alle Comunali prima e alle Politiche poi.

 

Su 230 parlamentari rimasti nel M5S (73 senatori e 157 deputati) ben 66 stanno per completare il secondo mandato. Un parlamentare su tre, secondo le regole interne in vigore, oggi non sarebbe ricandidato nel 2023.

 

È una lista lunga e con tanti big. Conte tra pochi mesi, nonostante un'organizzazione partitica rigida (con pesi e contrappesi), avrà il potere maggiore di decidere le candidature. Sarà un momento chiave per la «rifondazione» avviata dall'ex premier, che, avendo preso in corsa il timone dei 5S, oggi non può contare su un numero così ampio di «fedelissimi».

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

 

Le truppe sono molto frammentate e una discreta fetta di eletti è controllata appunto da Di Maio. A breve, quindi, i vertici del Movimento dovranno decidere come muoversi sulla delicatissima questione del terzo mandato. Il regolamento pentastellato, specchio della strategia «anticasta» delle origini, afferma che un parlamentare non può essere eletto per più di due volte.

 

LAURA CASTELLI

Ma in base a questa norma rimarrebbero fuori una folta schiera di volti noti. Il primo è appunto Di Maio. Ma ci sono anche deputati a lui vicini come Sergio Battelli o la viceministra dell'Economia Laura Castelli.

 

In cima alla lista dei non ricandidabili ci sono anche vertici istituzionali come il presidente della Camera Roberto Fico (capo degli ortodossi) e la vicepresidente del Senato Paola Taverna, oggi fedelissima di Conte.

 

Sul fronte Palazzo Chigi, oltre a Castelli, rimarrebbero esclusi anche tutti i membri M5S del governo, come Fabiana Dadone e Federico D'Incà.

sergio battelli

 

Si salverebbe invece Stefano Patuanelli, che potrebbe sfruttare il «mandato zero», che non conta il suo mandato da consigliere comunale.

 

Altri grandi esclusi sarebbero Danilo Toninelli, il capogruppo alla Camera Davide Crippa (avverso a Conte), il sottosegretario Manlio Di Stefano, il probiviro del partito Riccardo Fraccaro.

 

Ci sono anche diversi fedelissimi di Conte, come l'ex capo reggente Vito Crimi. C'è pure un «mediatore» come l'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede.

paola taverna giuseppe conte

 

Ma anche, e sopratutto, Claudio Cominardi: il deputato ha fatto due mandati, non si è mai esposto mediaticamente, ma oggi è il tesoriere che gestisce tutti i soldi per le attività del Movimento.

 

Conte come gestirà la patata bollente del terzo mandato? Difficile che lo abolisca in blocco, perché così il Movimento perderebbe la presa sulla macchina politico-istituzionale, traguardo raggiunto solo grazie all'esperienza accumulata dai parlamentari di lungo corso. Più probabilmente verrà scelta la strada di un pacchetto di deroghe per il 2023.

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Ma quanti posti verranno concessi per rimettere in lista chi non potrebbe? E quali saranno i nomi? La strada è sempre più stretta per due motivi. La prossima legislatura, proprio con il taglio dei parlamentari, avrà 345 posti in meno e il partito molto difficilmente conquisterà la valanga di seggi del 2018. Inoltre, proprio nelle ultime ore, il fondatore Grillo ha rilanciato un monito chiaro: «Limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione».

vito crimiLUIGI DI MAIO VITO CRIMIlaura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…