elly schlein peppe provenzano dario franceschini lucia annunziata francesco boccia lorenzo guerini romano prodi

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

elly schlein alla camera 3

 

(ANSA) "E' stato proposto di inserire il mio nome nel logo, si è aperta una bella discussione, ringrazio chi ha fatto questa proposta, ma penso che il contributo lo possa dare correndo accanto a loro, in questa lista. Una proposta più divisiva che rafforzativa e non ne abbiamo bisogno" - "Voglio dare una mano anche io, ci sarò, candidata, e mi candido a provare insieme più in alto possibile il Pd". Mi candido alle europee "perché è una sfida cruciale". Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, in una diretta Instagram.

 

DAGOREPORT

stefano bonaccini elly schlein

Conto alla rovescia per l’imbroglio-Schlein. "Elly è un mix tra l'arroganza di Renzi, la doppiezza di Forlani e la cultura politica di Jasmine Cristallo", è il commento più sereno al Nazareno, dove in queste ore si corre appresso alle lancette nella speranza di trovare una soluzione che salvi la faccia a Elly: entro le 16 di oggi, termine ultimo per la presentazione dei simboli per le europee.

 

Ma sapremo tutto a partire dalle 15, alla conferenza stampa convocata  in fretta e furia dopo che alla Direzione nazionale del Pd di ieri, la svalvolata con tre passaporti ha perso la maggioranza del partito. La poverina si è rimboccata la lapide quando ha detto: o il mio nome nel simbolo o mi mettete capolista in tutte le circoscrizioni. Che significherebbe rifare le liste, in primis i vari capolista: Stefano Bonaccini, Cecilia Strada, Lucia Annunziata.

DARIO FRANCESCHINI ELLY SCHLEIN GATTOPARDO MEME BY SARX88

 

I venti di rivolta investono tutte le aree del Pd. Si sono schierati contro la neo Zarina del Pd, oltre il grande vecchio Romano Prodi, la sinistra new wave di Provenzano e Sarracino. Furibondi ex lettiani, ex veltroniani, il gruppetto di Cuperlo (fatto fuori da Elly alla presidenza della Fondazione dem per metterci il suo nuovo alleato Zingaretti) e il cosiddetto partito dei sindaci.

 

Anche uno mite come Delrio sta lì pronto col lanciafiamme: non accetta che l’accordo Elly-Bonaccini possa spingersi fino alla scelta del futuro candidato alla Presidenza della Regione Emilia Romagna e quindi pare abbia detto ai suoi (e a Prodi stesso): “Allora mi candido io, si dia spazio ai cattolici”.

FRANCESCO BOCCIA ELLY SCHLEIN - MEME BY DE MARCO

 

Perfino le figurine messe in lista per "allargare il partito" e dare una spruzzatina di "società civile" alzano la voce. Lucia Annunziata stronca la decisione di inserire nel simbolo Pd il nome di Elly Schlein. (A proposito, ma quanti errori, e quindi annullamenti, ci saranno nello scrivere il nome della segretaria sulla scheda: non siamo mica a Zurigo, suvvia…)

 

Un capolavoro però è riuscito alla Schein: ha mandato in frantumi “Energia Popolare”, la corrente dei riformisti dem che l’hanno giurata a Bonaccini accusato di essersi "venduto per quattro spiccioli".

 

nicola zingaretti elly schlein

Della proposta di mettere il nome nel simbolo, la segretaria multigender non ne aveva parlato nemmeno con Dario Franceschini, che la lanciò al vertice pensando di poter essere il suo burattinaio, ma solo con il presidente del Pd e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

 

“Bona”, che smaniava dalla voglia di traslocare a Bruxelles come capolista, ha acconsentito alla personalizzazione schleiniana del partito in cambio della candidatura nella circoscrizione Sud del ras delle preferenze, Raffaele “Lello” Topo, figlio dell’autista di Gava, che ovviamente fa parte della sua corrente. Insomma, altro che cacicchi…

raffaele topo

 

Risultato? Alla fine vicino a Schlein restano solo in due, il multi-trasformista Zingar-Elly e Francesco Boccia, cioè colui che è il vero artefice del sistema Puglia, garante di Decaro ed Emiliano.

 

Ora Elly ha davanti tre strade: la prima se ne frega di tutto e di tutti, anche di aver perso la maggioranza, e mette il suo nome nel simbolo; la seconda: fa un bel rinculo su tutto frignando che non vuole spaccare il partito; la terza: toglie il nome dal simbolo ma si candida come capolista. Comunque vada, dopo il 9 giugno, farà le valigie e tornerà da mamma e papà a Zurigo...

lucia annunziata foto di bacco (2)ROMANO PRODI E ELLY SCHLEIN romano prodi e la candidatura di elly schlein vignetta by rolli per il giornalone la stampa

CARICATURA DI ELLY SCHLEIN DISEGNATA DA FRANCESCO FEDERIGHI PER IL FATTO QUOTIDIANO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...