il ministro degli esteri cinese wang yi 4

SIAMO CONTRO LA GUERRA, MA NON TROPPO - LA CINA NON RIESCE A FARE UN COMUNICATO CONVINTO PER CONDANNARE L'INVASIONE RUSSA IN UCRAINA: IL MINISTRO DEGLI ESTERI WANG YI PRIMA DICE CHE PECHINO "DEPLORA" IL CONFLITTO, POI ANNACQUA IL CONCETTO TRASFORMANDO LA PAROLA IN "LAMENTA" E INFINE CAMBIA ANCORA E NELLA NOTA UFFICIALE FA SCRIVERE CHE LA CINA È "PROFONDAMENTE ADDOLORATA" - UN EQUILIBRISMO PER NON PESTARE I PIEDI A NESSUNO E NON ABBANDONARE DAVVERO MOSCA...

Estratto dell'articolo di Gianluca Modolo per “la Repubblica

 

il ministro degli esteri cinese wang yi 5

«La situazione è cambiata rapidamente, la Cina deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili». Wang Yi non è certo tipo che rilascia dichiarazioni senza prima aver pesato attentamente le parole. Peccato che, nel giro di poche ore, quelle parole cambino altrettanto rapidamente.

 

il ministro degli esteri cinese wang yi 4

Quel "deplora" nella traduzione della Cctv si trasforma in "lamenta" in quella della più austera agenzia di stampa Xinhua e infine, nel comunicato ufficiale del ministero degli Esteri, in un «è profondamente addolorata».

 

il ministro degli esteri cinese wang yi 3

Sfumature verso il basso che sottolineano la difficile situazione in cui si trova Pechino in questa crisi, aggiustando e riaggiustando il proprio baricentro per non abbandonare Mosca né tagliare con l'Occidente.

 

il ministro degli esteri cinese wang yi 2

Il potente e astuto capo della diplomazia cinese ha parlato, su richiesta di Kiev, con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, il quale ha chiesto a Pechino di usare tutti i suoi buoni uffici con Mosca per mettere la parola fine a questa guerra.

 

La situazione sta cambiando per la Cina? C'è un riposizionamento? Esercizio molto complicato decifrare le dichiarazioni di politica estera di Pechino, soprattutto in questa crisi.

 

wang yi e luigi di maio 1

Di certo le parole di Wang rivelano che a Zhongnanhai - il cuore del potere politico - c'è molta insofferenza. Per la prima volta chiama per quello che è sotto gli occhi di tutti: un conflitto, una crisi, una guerra.

 

Sottolineatura non da poco visto che fino a qualche giorno fa i cinesi si rifiutavano persino di usare la parola "invasione". «In vista della continua espansione dei combattimenti, la massima priorità è alleviare il più possibile la situazione sul campo, per evitare che il conflitto si intensifichi o addirittura sfugga di mano», dice Wang.

 

Continua a leggere su:

https://www.repubblica.it/esteri/2022/03/02/news/ucraina_russia_posizione_cina-339907531/

 

wang yi e luigi di maio 2il ministro degli esteri cinese wang yi 1

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO