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MATTEO, C'E' ANGELA PER TE... - “CONVERSAZIONE TELEFONICA” TRA RENZI, LA MERKEL E IL PREMIER OLANDESE MARK RUTTE, PRESIDENTE DI TURNO DELL’UE - SI PREPARA IL VERTICE STRAORDINARIO SUI MIGRANTI E SI DISCUTE DI LIBIA E FINANZIARIA - SCHULZ CRITICO SUL FISCAL COMPACT

Em. Pa. per il “Sole 24 Ore

 

RENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKELRENZI GUARDA IL CULONE DELLA MERKEL

Non solo Libia nell’agenda internazionale di Matteo Renzi. Ieri il premier ha avuto una conversazione telefonica con la Cancelliera Angela Merkel e con il premier olandese Mark Rutte, che ha la presidenza di turno dell’Unione europea, per preparare il vertice europeo straordinario del prossimo lunedì. Vertice che avrà al centro il tema dei migranti e il futuro di Schengen.

 

Ma con Merkel Renzi ha commentato anche il “disgelo” con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker avvenuto con l’incontro a Roma di fine febbraio.

La polemica sulla flessibilità dei conti in vista della definitiva approvazione da parte di Bruxelles della Legge di stabilità italiana varata a dicembre scorso sembra essersi allentata.

 

renzi merkel exporenzi merkel expo

E proprio lunedì i ministri delle Finanze dell’Eurozona torneranno a parlare dei bilanci nazionali del 2016: all’ordine del giorno del previsto eurogruppo c’è infatti anche un «dibattito sull’attuazione dei bilanci preventivi per il 2016». Si parlerà in particolare dei Paesi «a rischio non conformità» con gli obiettivi a medio termine fissati dal patto di stabilità e crescita, fra cui il nostro.

 

MARK RUTTEMARK RUTTE

Anche se, va ricordato, solo a maggio, quando sarà pubblicato il Documento di economia e finanza del governo, la Commissione darà il suo «responso» sulle richieste italiane di utilizzare a flessibilità per potersi discostare dagli obiettivi deficit/Pil per un totale dello 0,8%.

 

Martin Schulz Martin Schulz

A dar manforte a Renzi nella sua battaglia europea per più crescita e meno austerità è intanto il presidente del Parlamento Ue, il socialista tedesco Martin Schulz, che apre a una revisione del Fiscal compact: «Occorre riflettere sul Fiscal compact. Che è stato siglato nel 2012 per un periodo di 5 anni e dunque nel 2017 dovremmo capire se bisognerà incorporarlo nei trattai dell’Unione europea», ha detto.

 

«Per incorporarlo sarebbe necessaria una modifica dei Trattati e non credo che questo accadrà. Dunque starà ad ogni Stato decidere se mantenere il Fiscal compact, che al momento non è parte del diritto europeo». Il tema della flessibilità e Fiscal compact, oltre a quello dei migranti, sarà al centro anche del vertice del Partito socialista europeo che si terrà a Parigi il 12 marzo prossimo.


 

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