guerini fico casellati

A CHI VA IL COPASIR? AL PD! DECISIVA LA MEDIAZIONE DI CASELLATI E FICO - AL COMITATO DI CONTROLLO  SUI SERVIZI FINIRÀ IL RENZIANO GUERINI. L'ASSE TRA DEM E FI CHE VUOLE LA VIGILANZA RAI. I PRESIDENTI DELLE CAMERE: “NIENTE STRAPPI”- MA FRATELLI D’ITALIA…

Emilio Pucci per il Messaggero

 

casellati fico conte mattarella

E' stata decisiva la mediazione in corso dei presidenti di Camera e Senato per sciogliere il nodo del Copasir. Che toccherà ai dem. Il Pd in questi giorni si è mosso a tutto campo per impedire di essere tagliato fuori dalla partita delle presidenze delle Commissioni di garanzia.

 

Ha visto i rappresentanti di Leu e del gruppo misto, ha raggiunto un' intesa con FI, attraverso un incontro tra i capigruppo avvenuto al Senato, affinché passi il principio che la guida del Comitato dei servizi e della Vigilanza Rai spetta ai maggiori partiti dell' opposizione senza che vi sia l' intromissione della maggioranza o del governo. E ha investito della questione anche Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati.

 

BOSCHI E GUERINI

Ci sono stati contatti con la seconda e la terza carica dello Stato e, si riferisce in ambienti parlamentari, il tema è stato posto anche all' attenzione del Colle.

 

I vertici istituzionali si stanno muovendo, spiegano fonti dem, affinché si rispetti la Costituzione. Attraverso una opera di moral suasion per impedire strappi. Il più convinto ad evitare che si crei un clima di guerriglia parlamentare è Fico. Il Movimento 5 stelle si è opposto prima della formazione del governo giallo-verde all' ingresso di Fdi ma Matteo Salvini non ha abbandonato affatto l' idea di aprire al partito di Giorgia Meloni. Ha fatto prima sì che il leghista Lorenzo Fontana, diventato ministro, fosse sostituito da Fabio Rampelli nel ruolo di vicepresidente della Camera e ora promuove la tesi che sia un esponente di Fratelli d' Italia a guidare il Copasir. Ma la Lega di fronte alle pressioni che arrivano anche dai pentastellati starebbe per cedere.

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

 

«Se abbiamo chiuso la porta a Fdi al governo perché dovremmo farli entrare dalla finestra?», l' interrogativo dei grillini che fanno riferimento al presidente della Camera. Fico anche due giorni fa ha chiesto che le Commissioni partano da giovedì prossimo, che dopo 100 giorni dal voto palazzo Madama e Montecitorio comincino a lavorare. E si sta facendo portavoce della validità della battaglia intrapresa dal partito del Nazareno. Al pari della Casellati.

 

DANIELA SANTANCHE E LORENZO GUERINI

Il nodo sarà sciolto martedì o mercoledì e la convizione diffusa in Parlamento è che il coordinatore della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini, succederà al leghista Giacomo Stucchi. Il Carroccio avrebbe tentato un' altra manovra: quella di lasciare la guida del Comitato dei servizi a Forza Italia. Ma dal partito azzurro non arriverà alcuna sponda, FI punta alla Vigilanza Rai.

 

In ogni caso Giorgia Meloni non arretra, ha ribadito che il suo partito è il più indicato a guidare commissioni di garanzia in quanto libero da condizionamenti. Qualora dovesse perdere il braccio di ferro con Pd e FI, a Fdi potrebbe toccare la presidenza di una giunta alla Camera o al Senato.

 

«In questo clima che si è instaurato dopo l' inchiesta romana

franceschini giachetti lotti guerini boschiserracchiani con guerini

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…