giuseppe conte gennaro vecchione paola pisano

NON “IMMUNI” AL COPASIR – IL COMITATO PER LA SICUREZZA È ORIENTATO A PRODURRE UN DOCUMENTO CRITICO SULLA APP DI TRACCIAMENTO, SOPRATTUTTO DOPO CHE IL MINISTRO PISANO HA DETTO CHE A SCEGLIERE “BENDING SPOONS” È STATO IL DIS DI VECCHIONE (CHE INVECE SOSTIENE DI AVER VALUTATO SOLO DOPO LA DECISIONE DEL MINISTERO) – I DUBBI DELLA TASK FORCE SULL’APPLICAZIONE:  “È A RISCHIO TUTTO IL FLUSSO INFORMATIVO TRA I SINGOLI TELEFONI E IL SERVER IN CUI I DATI VERRANNO IMMAGAZZINATI”

 

PAOLA PISANO GIUSEPPE CONTE

“LA SCELTA È STATA FATTA DIRETTAMENTE DAL DIS” – LA MINISTRA PISANO IN AUDIZIONE AL COPASIR DICE CHE A SCEGLIERE “IMMUNI” È STATO VECCHIONE, CHE PERÒ AVEVA DETTO IL CONTRARIO. CHI È CHE DICE CAZZATE?

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-scelta-stata-fatta-direttamente-dis-rdquo-ndash-235781.htm

 

1 – Polemica sulla sicurezza dei dati Nuovi dubbi sulla app Immuni

Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte gennaro vecchione

La relazione verrà scritta e messa ai voti solo la prossima settimana. Ma il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, sembra orientato a produrre un documento critico su Immuni, la app per il tracciamento dei contatti che il governo considera decisiva per arginare un' eventuale seconda ondata del contagio.

 

Roberto Baldoni

Nel comitato (guidato dal leghista Raffaele Volpi) i voti di maggioranza e opposizione sono in parità, 5 a testa. Ma solo a patto di contare nella maggioranza anche Antonio Zennaro, che solo due settimane fa ha lasciato il Movimento 5 Stelle per iscriversi al gruppo Misto, pur continuando a sostenere il governo.

 

gennaro vecchione raffaele volpi

Proprio a lui, insieme al leghista Paolo Arrigoni, è stato affidato il compito di scrivere la relazione da mettere poi ai voti. Quella di Immuni, insomma, sta diventando una partita delicata dentro un gioco politico più grande. E non è un caso che ieri il leader della Lega Matteo Salvini abbia toccato il tema: «Senza garanzie di non essere schedato non la uso».

 

ANTONIO ZENNARO

Le polemiche degli ultimi giorni sembrano aver minato la fiducia verso uno strumento che se non sarà diffuso servirà a ben poco. Il governo aveva prima indicato un obiettivo del 60% per poi scendere al 25-30%. Un sondaggio di Altroconsumo dice che sarebbe favorevole il 66% degli italiani. Ma sembra una proiezione ottimistica.

 

il documento della task force su immuni

Ieri l' Huffington Post ha pubblicato un pezzo del documento della task force del ministero dell' Innovazione in cui ci sono critiche alla sicurezza di Immuni. Un altro colpetto alla fiducia verso la app, anche se si tratta dello stesso documento che ha suggerito proprio la scelta di Immuni.

 

paola pisano luigi di maioil documento della task force su immuni 1

La stessa task force adesso si sta concentrando sui cosiddetti modelli predittivi, che serviranno a ipotizzare la possibile evoluzione del contagio, e quindi delle misure da prendere, sulla base dei dati disponibili. Un lavoro che si intreccia con il monitoraggio della fase due con i 21 indicatori fissati dal ministero della Salute, dal numero dei tamponi a quello dei contagiati, fino a quello delle Rsa con almeno un caso critico. Le Regioni hanno cominciato a comunicare i primi dati parziali. Un primo punto si potrà fare alla fine della settimana.

 

luca ferrari bending spoons

 

I dubbi della task force sulla sicurezza di Immuni

Maria Antonietta Calabrò per www.huffingtonpost.it

 

i quattro fondatori di bending spoons

La Task force 8 del Ministero dell’Innovazione, chiamata a valutare le app di tracciamento dei contatti per limitare la ripartenza dei contagi nella fase 2, ha espresso i propri dubbi sulle misure di sicurezza informatica della App di Bending spoons, prescelta dalla ministro Pisano (così pure come le altre app “concorrenti”). Lo si legge nero su bianco sulla Relazione proposta n. 100, che Huffpost è in grado di pubblicare.“Sotto il profilo della sicurezza informatica - si legge nella Relazione - la società proponente non ha fornito report in merito a test di sicurezza sulle applicazioni o sui server in uso. Anche per questa app -aggiunge il documento - non si possono valutare in modo adeguato gli aspetti relativi alla cybersecurity e alla resistenza o meno ad attività di riverse engineering o ad altre tipologia di attacco informatico sia sulla app sia anche sui flussi di dati intercorrenti tra gli smartphone e il server”.

il documento della task force su immuni 3

 

uffici di bending spoons

Quindi è a rischio tutto il flusso informativo tra i singoli telefoni e il server in cui i dati verranno immagazzinati. Perché questo flusso non è protetto da sistema di cifratura, che invece è certificata per il server utilizzato (Google Cloud Platform) . “Dalla documentazione fornita da Bending spoons “è stato possibile accertare la presenza di cifratura solo sui server del cloud provider (Google Cloud Platform) con algoritmi AES256 o AES128. Inoltre è stato dichiarato che il Cloud pro Google Cloud Platform è certificato ISO/IEC 27 001, 27017 e ISO/IEC 27018”.

il documento della task force su immuni 2

 

Bending spoon ha dichiarato che i dati verranno immagazzinati in datacenter collocati all’interno dell’Unione Europea.

 

Ma per la Task force questo non basta, e ha suggerito al Ministro dell’Innovazione non solo di richiedere ulteriori informazioni in merito alle misure di sicurezza “effettivamente implementate”, ma “in ogni caso vista la rilevanza e il numero di autentiche utilizzerebbero l’applicazione” ha raccomandato di “effettuare robusti test di sicurezza informatica sull’applicazione prima del rilascio definitivo all’autorità pubblica”.

 

Il parere della Task force che è stato pubblicato ieri all’interno di un dossier dall’Ufficio Studi di Palazzo Madama come documentazione per i senatori che dovranno decidere sulla app (in tutto 295 pagine).

 

Ed è evidentemente questo il parere che ha portato al ritardo del varo della app Immuni che è slittato prima al 18 maggio (nonostante la fase 2 è iniziata il 4 maggio ) e poi a fine maggio.

 

app coronavirus

Proprio per avere certezze sulla sicurezza della app il Copasir (Comitato di controllo sui servizi segreti) presieduto da Raffaele Volpi ha ascoltato in un’audizione fiume lunedì scorso il Direttore del Dis (organismo di coordinamento dei due servizi segreti Aise e Aisi), Gennaro Vecchione e il suo vice per la cybersicurity Roberto Baldoni , cyber zar del governo. Sia Vecchione che Baldoni sono stati riconvocati oggi a Palazzo San Macuto, e il Copasir, dopo aver ascoltato martedì il ministro Pisano, ascolterà sempre oggi, il commissario Domenico Arcuri. Su Immuni il Copasir presenterà al più presto una propria relazione al Parlamento .

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME