LA CORTE CELESTE DI XI JINPING INVADE L’EUROPA - PER LA PRIMA VOLTA DAL 1975 UN PRESIDENTE CINESE VOLA A BRUXELLES, CON 200 MANAGER AL SEGUITO, PER BLINDARE RAPPORTI COMMERCIALI CHE VALGONO 400 MILIARDI

Luigi Offeddu per ‘Il Corriere della Sera'

Qualcuno ha parlato di «occasione storica», e non esagera: per la prima volta dal 1975, quando Unione Europea e Cina comunista allacciarono le loro relazioni, un presidente cinese è arrivato a Bruxelles e oggi vi incontrerà tutti i leader della Ue. Quel presidente, Xi Jinping, che viaggia accompagnato da 200 manager e consiglieri economici cinesi, non terrà conferenze stampa, non risponderà alle domande di giornalisti liberi: ma questo, quasi nessuno si illudeva che accadesse.

Il rapporto economico e commerciale fra i due mondi vale circa 400 miliardi di euro, quello geopolitico molto di più (soprattutto ora, con le inquietudini della Russia): e l'uomo di Pechino ha riassunto ieri i due concetti, parlando di una Cina aperta al «rinnovamento», di una Ue che esce «dall'inverno economico», e di una relazione reciproca «vincente per entrambi».

A confermare il tutto, Xi ha già firmato e firmerà ancora vari accordi con il Belgio e la Ue per la cooperazione scientifica, tecnologica, economica, e nel settore delle telecomunicazioni. Su quest'ultimo, si è litigato a lungo fra Pechino e la Commissione Europea, che non voleva concedere troppo spazio alle «curiosità» tecnologiche dei cinesi; poi, grazie anche alla visita di Xi, e al via libera concesso dalla stessa Cina alle importazioni di vino francese, è tornata una tregua guardinga.

Xi è accompagnato dalla moglie, la bella cantante popolare Peng Liyuan. Nei giorni scorsi, hanno visitato insieme un bel pezzo d'Europa, e a Berlino hanno anche goduto una partitina di calcio al fianco del presidente della Volkswagen, Martin Winterkorn.

Rispetto alla capitale tedesca, il benvenuto che Bruxelles ha riservato alla coppia cinese è stato più romantico: guardie a cavallo, il re Filippo e la regina Matilde e il governo belga al completo sulla piazza del Palazzo Reale, batter di tacchi e scintillare di sciabole. E i due ospiti cinesi che sorridevano ai rappresentanti di una monarchia capitalistica, com'è in fondo capitalistica - secondo i suoi ritmi particolari - la nuova Cina che Xi dichiara di voler costruire.

Il business Bruxelles-Pechino da 400 miliardi di euro si regge anche, paradossalmente, sulle zampe paffute di Hao Hao, alias «Gentilina», femmina di panda gigante che con il suo compagno Xing Hui è stata prestata poche settimane fa dalla Cina al Belgio, per un periodo di 15 anni: un segno significativo di amicizia, per i linguaggi della diplomazia cinese.

E proprio i due panda, Xi e signora sono andati ieri a «salutare» (così han detto), nel parco naturale di Pairi Daiza a mezz'ora da Bruxelles. Hao Hao li ha accolti appollaiata tra le fronde, intenta a sgranocchiare un rametto. Il presidente e la moglie, con il re e la regina, hanno poi passeggiato fra i boschi, che ricreano quelli cinesi. Senza sapere, probabilmente, che proprio per quei due panda si è accesa l'ennesima polemica tra il Belgio fiammingo e quello francofono: «Perché quelle bestiole devono vivere in una zona francofona?», ha protestato qualche giornaletto fiammingo. Ma poi la baruffa è finita lì, per una volta almeno.

Qualche preoccupazione, a Bruxelles, c'era stata anche per il menu delle cene allestite per il presidente e la sua signora. Era fresco il ricordo di quanto avvenuto a Parigi: un menu «disgustoso», secondo un ministro francese, poi una «cena riparatoria» affidata al grande cuoco Alain Ducasse con tanto di cosce di rana, ravioli alle aragostine, gnocchi fondenti, rombo ai tartufi neri. Ma qui tutto è andato bene, previe fitte e prudenti consultazioni con un cuoco pechinese.

 

wen jiabao foto di famiglia con il figlio Wun Yunsong la moglie e la figlia Wrn Ruchun joe biden e xi jinping peng liyuan e michelle obama jpegMARTIN WINTERKORN jpeg

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI