mario draghi gas

IL COUNTDOWN PER EVITARE LA CRISI – LA CACCIA AL GAS DI DRAGHI È UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PER SCONGIURARE LE PESANTI CONSEGUENZE DELLA GUERRA. SORGI: “IL PREMIER SI SENTE OBBLIGATO A FARE QUEL CHE STA FACENDO: E NON SOLO IN FORZA DEL SUO ESEMPIO, “PACE O CONDIZIONATORI”, MA DEL RISCHIO, CHE L'ITALIA NON PUÒ CONSENTIRSI, DI UNA FASE DI RECESSIONE CONSEGUENZA DI UNA CRISI ENERGETICA CHE SFOCI IN CRISI ECONOMICA…”

Marcello Sorgi per “La Stampa”

mario draghi conferenza stampa algeri

 

Congo e Angola il 20 e 21 aprile. Mozambico ai primi di maggio, forse il 7. Mario Draghi prosegue nella sua strategia di costruzione di un piano di approvvigionamento energetico alternativo a quello fin qui assicurato dalla Russia. In questo caso circa 5 miliardi di metri cubi di metano, da mettere nel piatto della bilancia che alla fine del lungo tour del presidente del consiglio dovrà compensare i quasi trenta miliardi provenienti da Mosca.

 

MEME SU DRAGHI E IL CONDIZIONATORE

Dopo le polemiche di questi giorni per l'accordo con l'Egitto, che da solo vale 3 miliardi di metri cubi, Draghi ha dalla sua solo la propria testardaggine. A chi glielo ha chiesto, il premier ha spiegato che anche in passato la politica energetica ha sempre portato con sé un certo tasso di contraddizioni e che l'Italia, essendo un Paese scarso di materia prima, deve fare i conti prima di tutto con questo aspetto della realtà, oltre che con gli errori e le superficialità del passato.

 

MEME SU DRAGHI E IL CONDIZIONATORE

In un certo senso il premier si sente obbligato a fare quel che sta facendo: e non solo in forza del suo - famoso ormai - esempio, «pace o condizionatori», ma del rischio, che l'Italia non può consentirsi, di una fase di recessione conseguenza di una crisi energetica che sfoci in crisi economica. È come se Draghi dicesse - ma non lo dice e si guarda bene dal dirlo -: i partiti giocano con le parole e non si rendono conto del pericolo a cui andrebbe incontro il Paese, di fronte a un non improbabile prolungamento strisciante della guerra.

 

MARIO DRAGHI 1

Qualcosa che nessuno si augura, ma che il governo deve comunque mettere in conto. I dati sul primo lungo week-end di vacanza sono insieme confortanti e preoccupanti. Quindici milioni di italiani in movimento, sette milioni e mezzo di turisti stranieri, in maggioranza americani, in arrivo, testimoniano, sia la voglia di svago e consumi su cui si era basata la ripresa economica della seconda metà del 2021, sia la conferma che l'Italia resta una meta turistica ambita. Una ragione in più, per Palazzo Chigi, per tenere d'occhio le necessità delle imprese anche quando la buona stagione sarà finita.

MEME SU DRAGHI E IL CONDIZIONATOREMARIO DRAGHI MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI 1 MARIO DRAGHI MEME SU DRAGHI E IL CONDIZIONATORE

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