GREXIT O NON GREXIT? – FORSE È LA VOLTA BUONA: FONTI DELLA COMMISSIONE GIURANO CHE LA NUOVA PROPOSTA GRECA “È UNA BUONA BASE” – OTTIMISMO ANCHE DA MOSCOVICI, PER IL QUALE “OGGI UN ACCORDO È POSSIBILE”

Juncker e Tsipras  Juncker e Tsipras

1.GRECIA: PER BRUXELLES NUOVE PROPOSTE BUONA BASE

 

(ANSA) - BRUXELLES, 22 GIU - Le nuove proposte della Grecia sono state ricevute dalla Commissione europea e "sono una buona base per fare progressi" nei negoziati che si svolgeranno all'Eurosummit di oggi. E' quanto scrive Martin Selmayr, capo di gabinetto del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker.

 

 

2. GRECIA: MOSCOVICI, ACCORDO OGGI È POSSIBILE

 

 (ANSA) - ROMA, 22 GIU - "Io credo" che un accordo oggi sulla Grecia sia possibile. Così il commissario Ue per gli affari economici Pierre Moscovici in un'intervista a radio Europe 1, secondo cui "l'ultima proposta del governo" di Atene "va nella giusta direzione".

 

 

renzi tsipras rutte juncker all eurogrupporenzi tsipras rutte juncker all eurogruppo

3. L’EUROPA: 18 MILIARDI DI AIUTI. MA IL PIANO GRECO RESTA UN MISTERO

Marco Zatterin per “la Stampa

 

I creditori hanno una proposta per Tsipras. Rivelano più fonti che Ue, Fmi e Bce sarebbero pronti ad estendere sino a fine anno il programma di salvataggio greco (che scade con giugno) e anche a rifinanziarlo, portandone la dote da 7,2 a 18 miliardi. In cambio chiedono riforme e un consolidamento da due punti di pil nel 2015. A parole Atene non sembrava ieri essere lontana dalla nuova linea dell’ex Troika, salvo che avrebbe dovuto inviare il testo a Bruxelles prima dell’incontro delle 17 con la controparte e che, dopo una lunga e snervante attesa, il documento è arrivato solo quando il giorno stava per finire.

Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A CAFA DC x Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A CAFA DC x


Oggi si apre una settimana densa per il futuro della Grecia come per quello dell’Ue, che ha pochi giorni per tenere a bordo dell’euro i greci con le casse vuote, ricchi di debiti e renitenti al colloquio ordinato. Stasera i leader dell’Eurozona sperano di giocarsi un primo importante match-ball, dopo che i ministri economici avranno discusso del caso a partire dalla mezza. C’è un altro summit giovedì, a ventotto. Una contaminazione ellenica è scontata.


Il fine settimana è corso sul filo. Il presidente della Commissione Juncker ha chiamato Tsipras sabato e domenica, il premier greco ha parlato con Frau Merkel e il presidente Hollande, che gli hanno consegnato una sorta di ultimatum. A fine giornata i francesi hanno per la prima volta espresso ottimismo, però le incognite non mancano e si attende di vedere come andranno i negoziati tecnici. Il fiato è sospeso per la liquidità delle banche elleniche. Venerdì la Bce ha deciso di alzare la liquidità di emergenza (Ela) di 1,8 miliardi, quanto dovrebbe bastare per chiudere a oggi senza problemi. Stamane si riunisce nuovamente il board dell’Eurotower.

 

 Fonti a contatto con Francoforte rivelano che nelle anticipazioni della domenica la richiesta di liquido ha già superato il miliardo. Bisognerà decidere cosa fare. A fine mese sarà comunque necessario un intervento di Draghi per mantenere in piedi il sistema allo scadere del salvataggio. 

Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis   Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis


Lo stesso effetto lo avrebbe anche un’intesa che sembra ogni volta vicina e poi si dimostra irraggiungibile. Il presidente del Consiglio, Donald Tusk, ha convocato il vertice in grande fretta, cogliendo di sorpresa molte capitali, fra cui Roma. Il passo è stato letto come un ritrovato desidero di essere al centro di un’arena dalla quale molti lo avevano accusato di latitare. Erano le stesse voci, tra l’altro, che leggono nei rinvii di Atene il segno della volontà di superare l’esame ministeriale per arrivare a un confronto «politico». Non a caso, Tsipras vedrà alle 11 anche Juncker, Draghi, Dijsselbloem (Eurogruppo) e Lagarde (Fmi). Almeno così dice il programma.

donald tuskdonald tusk


Nonostante la pazienza persa e la fiducia tradita, l’ex Troika sarebbe pronta a estendere il salvataggio per sei mesi con una dote complessiva sino a 18 miliardi. I «Tre» auspicano un avanzo primario 2015 dell’1% (sei mesi fa era il 3%); una revisione Iva, con aliquote al 13 e 23%, senza l’aumento dell’imposta sull’elettricità; un riequilibrio della spesa, magari con tagli alla Difesa, che viene giudicata eccessiva e in grado di compensare i mancati tagli del Welfare.


I greci dicono che il piano c’è, il che ha del surreale perché da Parigi lo confermano e da Bruxelles no. La nuova strategia del capo di Syriza conserverebbe i tre livelli (6,5%, 13% e 23%) a fronte della riduzione a due richiesta dalle istituzioni. In cambio Atene sarebbe disponibile ad aumentare le imposte su alcuni generi alimentari e sugli hotel. A proposito delle pensioni, Tsipras sarebbe disponibile ad abolire i prepensionamenti a partire dal 2016, con un risparmio di circa 200 milioni. Un passo avanti. Ma sarà vero?

 

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