matteo piantedosi polizia pisa manganellate

“PIANTEDOSI RESTA UN MINISTRO IN COMPARTECIPAZIONE” – LA CRONACA TRA IL SERIO E IL FACETO DELL’INFORMATIVA DEL MINISTRO DELL’INTERNO BY “IL FOGLIO”: “HA SOSTITUITO IL MANGANELLO CON IL PUNTO ESCLAMATIVO. QUASI SI ESALTAVA QUANDO GLI DAVANO DEL ‘QUESTURINO’. AVEVA  LA LACCA SUI CAPELLI BIANCHI, LA LACCA CHE COME IL MANGANELLO ‘RADDRIZZA’, PRECISA, IL PELO” – “UN MINISTRO IN COMPARTECIPAZIONE. SEDICI MESI FA, SALVINI NE POSSEDEVA UN PEZZO, POI MELONI HA PRESO LA SUA PARTE. PERFINO TAJANI HA UNA QUOTA…”

 

 

Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”

 

la carica dei 101 meme by emiliano carli il giornalone la stampa

Rispetto! Respingo! Preciso! Ha sostituito il manganello con il punto esclamativo. Se ne sono contati almeno quattro quando Matteo Piantedosi informava, Camera e Senato, sulle cariche di Pisa. Precisava (!) che gli agenti delle forze di polizia “sono lavoratori che meritano il massimo rispetto!”, “respingo ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche il lavoro delle forze di polizia!”, dunque “vengo ai fatti!”.

 

Lo hanno mandato a riferire, in Aula, […] e quasi si esaltava quando, da sinistra, i parlamentari, sottovoce, gli davano del “questurino”. Si appassionava perché, raccontano al Viminale, una delle sue frasi preferite è “sono fiero che mi dicano sbirro”. Aveva  la lacca sui capelli bianchi, la lacca che come il manganello “raddrizza”, precisa, il pelo.

 

balilla - manganelli rigati - meme

A un anno dalla sua tragedia comunicativa, la conferenza di Cutro, Piantedosi, il ministro esclamativo, si è fatto scudo con Mattarella che, confida ai collaboratori, “vado a trovare, sento. Non c’è parola del presidente che io non condivida”. E però, dopo il pensiero da nonno avellinese (“quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta”) Piantedosi si trasformava nello zelante Piantedosi, il ministro che riduceva le botte da orbi di Pisa in una specie di fascicolo alla Gogol,  un mancato fax alla questura.

 

Era ancora lui che scandiva, “preciso che la legge stabilisce un preavviso di tre giorni!” (preavviso che a Pisa non ci sarebbe stato) e aggiungo che ai manifestanti “ancora senza alcun esito, venivano nuovamente chieste indicazioni”. Si prendeva con la sua piccola sagoma tutta la scena, i banchi del governo, perché, nonostante la grancassa di Meloni, questa nuova antipatia tra Palazzo Chigi e Quirinale, confermata da deputati di FdI (“è chiaro che lassù, al Colle, qualcuno non ci ama e in particolare il consigliere di Mattarella, Gianfranco Astori”) Piantedosi resta un ministro in compartecipazione.

LA POLIZIA CARICA GLI STUDENTI DURANTE UN CORTEO PRO PALESTINA A PISA

matteo piantedosi 1

 

Sedici mesi fa, Salvini ne possedeva un pezzo, poi Meloni ha preso la sua parte. Perfino Tajani ha una quota dato che è corso da lui, “dall’amico Piantedosi” […]. Per fargli sentire di non essere solo, Tajani ha dato forfait ai cinquant’anni del  Giornale, il quotidiano dove è stato inviato, caporedattore, e si è precipitato da Piantedosi un momento prima che Piantedosi dicesse: “In Italia c’è un clima di crescente aggressività nei confronti delle forze dell’ordine”.

 

matteo piantedosi

[…] Dicono che qualche stregone, uno di quelli che misura gli umori italiani, avrebbe spiegato, a Meloni e Fazzolari, che l’errore di Pisa sarebbe già superato  dall’aggressione delle canaglie torinesi, incappucciate, e che  adesso sarebbe questa la musica da suonare.

 

[…] Visto che il denaro non basta mai, Piantedosi ne garantiva del nuovo, ulteriore, per le forze dell’ordine, per il rinnovo dei contratti, altra urgenza della premier. La sicurezza torna così a essere il libretto postale della destra e  del governo, che potrebbe presto sostituire, oltre al direttore di Aisi (Del Deo è il favorito) anche quello di Aise (al posto di Caravelli, il vice del Dis, Valensise) un governo sempre più esclamativo. E’ una passione linguistica di Meloni e della sorella Arianna che dice, “dai, su!” e per concludere di Piantedosi che alla fine della sua più lunga giornata, salutava così:  “Vi ringrazio!”.

matteo piantedosi antonio tajani la polizia carica gli studenti durante i cortei pro palestina a pisa 1LA POLIZIA CARICA GLI STUDENTI DURANTE I CORTEI PRO-PALESTINA A PISAmeme sulle cariche della polizia a pisa il giornalone la stampa kit corteo per manifestazioni vignetta andrea bozzo per il giornalone la stampa licia ronzulli matteo piantedosi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…