VAFFAN-CUNIAL! – LA DEPUTATA BECCATA A VIOLARE IL LOCKDOWN MENTRE ANDAVA A OSTIA PER PASQUETTA TORNA A FAR PARLARE DI SÉ STRACCIANDO I DECRETI DI CONTE IN AULA: “SIAMO STATI SPIATI, SOGGIOGATI E TRATTATI COME DELINQUENTI DA UN GOVERNO CHE IN DUE MESI HA DISTRUTTO I NOSTRI DIRITTI” – SECONDO LEI IL COVID-19 È STATO PORTATO DALLE VACCINAZIONI ANTI-INFLUENZALE E DALL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO – LE CAMPAGNE NO-VAX E QUELLE PER LA XYLELLA – VIDEO
Alessandro Trocino per www.corriere.it
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Era stata fermata qualche giorno fa mentre, in auto, andava verso il mare, a Ostia. «Sono qui per ragioni di lavoro», aveva detto ai vigili: che non le avrebbero creduto, nonostante il tesserino da parlamentare — deputata alla Camera, Gruppo Misto. Dopo quell’episodio, Sara Cunial è andata in aula, e ha reso ancor più plastica la sua opposizione ai decreti della Presidenza del Consiglio di questa fase di emergenza per il coronavirus: stracciandoli platealmente.
«Siamo stati spiati, soggiogati, trattati come delinquenti da un governo che in due mesi ha distrutto i nostri diritti fondamentali, naturali e costituzionali», ha detto. «Il Parlamento si è fatto sostituire dalle varie task force, il bombardamento mediatico è stato usato per condizionare le menti degli italiani, facendo leva sulla paura di morire e censurando chiunque osi alzare la testa.
Zingaretti, prendendo esempio dalla campagna vaccinale lombarda che ha causato i disastri che oggi paghiamo, ha pensato bene di imporla anche in Lazio, pur sapendo che esistono già ampie evidenze secondo cui le vaccinazioni anti-influenzali portano a quasi il 40% di casi Covid in più per interferenza virale. Come se non si sapesse che il coronavirus è un co-fattore e quindi indica altre criticità ambientali, come l’inquinamento, anche quello elettromagnetico: i cantieri delle antenne non si sono mai fermati, chissà come mai».
Un elenco che — vista la sua storia: che indagheremo più sotto — suona come un: «Ho sempre avuto ragione io, e voi torto». Seguito dal j’accuse definitivo: «Tutti questi dpcm sono incostituzionali, sono il simbolo dell’autoritarismo da regime sanitario-mediatico smacchiato con il rosso sangue dei nostri diritti. La Storia non perdona, e un giorno dovrete spiegare perché avete sacrificato l’Italia, svendendo tutte le nostre informazioni».
Cunial — eletta in Veneto, laureata in chimica industriale, imprenditrice agricola — era nota nel Movimento per le posizioni no vax. Definì l’obbligo vaccinale, in epoca precoronavirus, «un genocidio». Poi si è distinta per la battaglia in difesa degli ulivi, per il caso xylella. Casus belli, che portò alla sua espulsione, fu un discorso in Aula in cui spiegò che il Movimento stava facendo «uno scempio in nome e per conto delle agromafie». Troppo anche per i 5 Stelle, che pure un tempo erano dalla stessa parte della barricata, sia sui vaccini che sulla xylella.
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Cunial — come si è visto — non ha rinunciato alle sue battaglie. Per difendersi, dopo i controlli di polizia alla vigilia delle festività pasquali, aveva scritto: «Ho chiesto che sia approfondito il legame tra il virus e i vaccini visto che già oggi esiste uno studio relativo alla stagione influenzale 2017-18 che ha dimostrato come la vaccinazione anti-influenzale aumenti il rischio di essere infettati da coronavirus del 36% e che proprio nelle province di Brescia e Bergamo queste vaccinazioni sono state ampiamente somministrate nei mesi precedenti all’emergenza. Ho reclamato che, in un momento di così grande interesse per la salute pubblica, si tenesse fede al principio di precauzione prima di esporre l’intera popolazione al 5G. Per questo mi trovavo a Roma e questo ho dichiarato quando sono stata fermata dalle autorità, che si sono guardate bene dal multarmi, ma che non hanno perso tempo a divulgare i miei dati sensibili alla stampa. Un fatto gravissimo, che non mancherò di denunciare a chi di dovere. La Verità non si può multare».
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