"LA CURIA ROMANA CI BOICOTTA" E MARIA COLLINS LASCIA LA COMMISSIONE ANTI PEDOFILIA DEL VATICANO – L’IRLANDESE, VITTIMA DI ABUSI DA GIOVANE DA PARTE DI UN SACERDOTE, SBATTE LA PORTA LAMENTANDO MANCANZA DI COLLABORAZIONE – MA POI CHE FA? RESTA A LAVORARE IN VATICANO PER I PROGETTI DI FORMAZIONE
Da Lettera 43
Maria Collins lascia commissione antipedofilia
Maria Collins, irlandese e vittima da giovane di abusi ripetuti da parte di un sacerdote, si è dimessa da membro della commissione internazionale contro gli abusi del clero promossa istituita da papa Francesco. A darne notizia un comunicato della Commissione vaticana.
SCARSA COLLABORAZIONE DALLA CURIA
La Collins, che era membro fin dalla nascita dell'organismo nel 2014, ha lasciato accusando di «frustrazione, e mancanza di cooperazione da parte di altri uffici della curia romana». Il presidente della Commissione, cardinale O'Malley, ha diramato una nota in cui ringrazia la signora e le esprime gratitudine.
I RINGRAZIAMENTI DEL CARDINAL O'MALLEY
Per la stessa commissione Maria Collins è stata «un'infaticabile campionessa nel dare voce alle vittime e ai sopravvissuti di abusi del clero». Nello stesso comunicato si conferma che Papa Francesco ha «accettato le dimissioni della signora Collins con profondo apprezzamento per il suo lavoro verso le vittime e i sopravvissuti di abusi del clero».
DIMISSIONI NOTIFICATE IL 9 FEBBRAIO
Maria Collins ha lasciato il suo pensiero a una lettera pubblicata sul suo sito. L'intenzione di lasciare il proprio incarico, si legge, è stata notificata al cardinale O'Malley il 9 febbraio con effetti a partire dal 1 marzo. Nel messaggio si leggono sentiti ringraziamenti ai membri della commissione e al Papa ma anche diverse critiche.
«SABOTATA DA ELEMENTI DELLA CURIA»
«Nonostante l'approvazione del Santo Padre per tutte le raccomandazioni fatte dalla commissione, ci sono stati continui tentativi di bloccare il lavoro». Per la Collins i colpevoli sarebbero da ricercare nella curia romana. «I rallentamenti sono dovuti alla resistenza di alcuni membri della curia romana a lavoro nella commissione». Non solo. «La mancanza di cooperazione, i particolare dal dicastero più coinvolto nel trattamento dei casi di abuso, è stata vergognosa».
BOCCIATO ANCHE UN PROVVEDIMENTO DEL PAPA
Questa mancata collaborazione si è configurata anche a gennaio. «Alla fine dello scorso anno una semplice raccomandazione, già approvata dal Papa, è stata mandata al dicastero per la conferma. Si trattava di un piccolo cambiamento di procedura in materia di assistenza alle vittime. A gennaio ho scoperto che il cambiamento è stato rifiutato».
NUOVI PROGETTI IN VATICANO
La donna non abbandonerà però i progetti del Vaticano. «Il cardinale Sean O’Malley mi ha invitato a continuare a lavorare in progetti di formazione che includono la curia e i nuovi vescovi e sono felice di accettare» ha concluso la Collins.