joe biden kamala harris barack obama michelle nancy pelosi

DAGOREPORT – GLI OBAMA, I CLINTON E LE PELOSI HANNO SULLA COSCIENZA LA BRUCIANTE SCONFITTA DI KAMALA HARRIS (UNA CHE ALLE PRIMARIE DEM DEL 2020 ARRIVÒ ULTIMA) - CON IMPERDONABILE RITARDO HANNO AGITO PER TROVARE UN SOSTITUTO DI JOE BIDEN - LO STATO COGNITIVO DEL PRESIDENTE ERA NOTO A TUTTI DA ANNI: BASTAVA FARGLI FARE UN PASSO INDIETRO PER TEMPO E COSTRUIRE UNA CANDIDATURA LEGITTIMATA DALLE PRIMARIE, ANZICHE' IMPOSTA, A TRE MESI DAL VOTO, DAL TIGNOSO BIDEN (O PASSO IL TESTIMONE ALLA MIA VICE O NON MI RITIRO DALLA CORSA)...

DAGOREPORT

ultimo comizio di kamala harris prima delle elezioni philadelphia foto lapresse1

La pesantissima batosta incassata da Kamala Harris si può spiegare in molti modi, e sicuramente una delle ragioni più forti è la crescente contrapposizione tra l’elettorato americano delle metropoli e quello delle aree rurali.

 

Lo scontro tra città e provincia, tra élite liberal sempre più assorbita dai diritti civili delle minoranze e classe lavoratrice  che si sente abbandonata nella difesa dei suoi diritti dalla sinistra, è ormai una costante in tutte le tornate elettorali. Lo è anche in Italia dove alle ultime regionali in Liguria, ad esempio, il Pd di Orlando ha stravinto a Genova, e il centrodestra con Bucci si è preso tutto il resto.

 

Indubbiamente il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha una lunga lista di “colpevoli”, e sono le varie eminenze liberal del Partito democratico americano, a partire da Barack e Michelle Obama, Bill e Hillary Clinton, Nancy Pelosi ecc, che avrebbero dovuto, con largo anticipo, agire per sostituire l'ottuagenario Joe Biden e, via primarie, trovare un nuovo candidato da contrapporre a Trump.

 

hillary clinton 2

D’altronde, lo stato cognitivo e fisico di Biden era noto da tempo. Le sue gaffe, gli inciampi, i momenti di appannamento, sono stati a lungo oggetto di ironie e di meme sui media di tutto il mondo.

 

Con un minimo di lungimiranza e scaltrezza politica, i democratici avrebbero dovuto convincere Biden a un onorevole passo indietro, magari due anni fa, per pianificare delle vere primarie da cui far uscire un candidato legittimato dal consenso popolare e dalla stessa base del partito.

 

E invece, per pigrizia, imperizia o superficialità, i dem si sono crogiolati sulla ricandidatura di Biden, salvo poi accorgersi, a soli tre mesi dal voto del 5 novembre, che il presidente uscente era ormai pronto per il carrello dei bolliti.

 

MEME ELEZIONI USA

Quando hanno avuto il coraggio di mandarlo in pensione, per non perdere del tutto la faccia, il tignoso Biden ha avuto buon gioco a imporre agli Obama e ai Clinton il suo vice presidente Kamala-ridens, per non ridicolizzare ancor di più la sua uscita coatta dalla Casa Bianca.

 

E tutti hanno dovuto smemorizzare che  Kamala Harris non possiede un grammo di leadership e, in quando donna, non era per nulla gradita al maschilismo delle minoranze afro e latino d'America.

 

Non solo: i capoccioni dem hanno dimenticato che la Harris è stata una delle vicepresidenti con il più basso tasso di gradimento di sempre; che nel 2020 uscì con le ossa rotte dalle primarie dem con solo 844 voti, contro i 912.214 di Pete Buttigieg, i 2.475.130 di Michael Bloomberg, i 2.780.873 di Elizabeth Warren, i 9.680.121 di Bernie Sanders)

 

Cinque motivi per cui Kamala Harris ha perso

Estratto dell’articolo di Corrado Maria Daclon per https://www.huffingtonpost.it/

 

[…] ci sono almeno cinque ragioni per le quali Kamala Harris ha perso. Ragioni che erano tutte ben note e chiarissime sin dall’inizio della campagna elettorale e non sono certo una sorpresa per chi si informa sui media internazionali.

 

harris biden

La prima ragione è la stessa Kamala Harris. Semplicemente non era una candidata all’altezza. Manca di sicurezza e preparazione, e visibilmente non è in grado di rispondere a interviste con domande non verificate e non conosciute prima.

 

[…] La sua insicurezza era apparsa in modo a dir poco imbarazzante durante le primarie dem del 2020, dove è stata umiliata dai votanti che l’hanno eliminata prima ancora che le primarie iniziassero. Come si può solo pensare che una candidata che nel 2020 è uscita dalle primarie dem con 844 voti, contro per esempio i 912.214 di Pete Buttigieg, i 2.475.130 di Michael Bloomberg, i 2.780.873 di Elizabeth Warren, i 9.680.121 di Bernie Sanders, possa correre ora per presidente degli Stati Uniti?

 

barack obama al convegno per kamala harris 6

La seconda ragione sono i record negativi dell’amministrazione Biden-Harris. Un peso che ha zavorrato la campagna elettorale. Harris ha peggiorato notevolmente questo problema durante un’intervista alla rete ABC. La conduttrice Sunny Hostin le ha chiesto: “Avrebbe fatto qualcosa di diverso dal presidente Biden negli ultimi quattro anni?”. La risposta è apparsa molto nervosa: “Non mi viene in mente niente, niente”. Non sorprende che il team di Trump abbia riprodotto quella risposta in loop sui social […]-

 

GEORGE CLOONEY - JOE BIDEN - JULIA ROBERTS - BARACK OBAMA

Terza ragione. Lo stesso problema che ha posto fine alla campagna presidenziale del governatore della Florida Ron DeSantis: è una strada in salita candidarsi contro un “culto della personalità”, che è ciò che Trump ha dalla sua.

 

Che piaccia o meno, che lo si ammetta o no, Trump ha quell’inafferrabile fattore in più. Questo ha fatto rinunciare in partenza avvedute e qualificate personalità che avrebbero un grande potenziale di vittoria, oltre alla preparazione per svolgere un ottimo mandato come presidente, quale per esempio Michelle Obama. Questo gli ha fatto vincere la presidenza nel 2016, lo ha visto arrivare a un soffio dalla vittoria nel 2020 quando stabiliva il primato del maggior numero di voti popolari di sempre per un presidente americano in carica, lo ha visto vincere molto nettamente nel 2024.

 

NANCY PELOSI E JOE BIDEN

Quarta ragione. La vecchia domanda che faceva Ronald Reagan: “Stai meglio ora rispetto a quattro anni fa?”. Milioni di elettori dem non solo credono di stare peggio di quattro anni fa, ma pensano che loro e le loro famiglie siano stati danneggiati dalle politiche della Casa Bianca. […]

 

Quinta ragione. Kamala Harris e il partito in generale hanno virato troppo a sinistra per compiacere l’ala radicale, facendo di lei la candidata presidenziale più di sinistra della storia moderna. Biden era riuscito a trovare il coraggio e la forza di opporsi all’ala di estrema sinistra molto rumorosa e molto attiva del partito, ma le sue condizioni fisiche e mentali hanno determinato la rinuncia forzata alla ricandidatura. […]

barack obama parla di donald trump - 3MEME SU BIDEN E TRUMP barack e michelle obama convention democratica a chicago 5BARACK OBAMA NANCY PELOSI THE KAMALOT - COPERTINA DEL NEW YORK MAGAZINEbarack e michelle obama convention democratica a chicago 2SOSTITUZIONE ETNICA - MEME BY EMILIANO CARLIMEME DI ELON MUSK SU HUNTER BIDEN I MEME SU DARK BRANDON ALTER EGO DI JOE BIDENMEME SU JOE BIDEN MORTO WISH YOU WERE EAR - MEME BY EMILIANO CARLI rinco meme by emiliano carli il giornalone la stampa barack obama in un comizio a pittsburgh, pennsylvania

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME