DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)
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giorgia meloni e matteo salvini come rosa bazzi e olindo romano meme by 50 sfumature di cattiveria
Matteo fa il matto: una volta assolto dal tribunale di Palermo sul caso Open Arms, per Salvini è caduto l’”alibi” e ora desidera assolutamente sedersi di nuovo sulla poltrona del Viminale.
Il “Capitone” ha così iniziato uno stillicidio quotidiano: ormai non passa giorno che non manifesti pubblicamente il suo “sogno”. L’ultima uscita oggi: “!uando uno fa il ministro dell'Interno e si occupa della sicurezza degli italiani, gli rimane dentro per tutta la vita.
Se andrò al Viminale nel 2025? Siamo tutti nelle mani del buon Dio. C'è Piantedosi che ha tutta la mia stima e fiducia, ragioneremo sia con Giorgia che con lui".
GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE
Ma un trasloco dal ministero delle Infrastrutture - dove si ritrova impantanato tra treni in ritardo e ponte in sospeso - al palazzone del ministero degli Interni - grazie al quale la Lega fece il grande balzo che portò il Carroccio al 34% delle Europee del 2019, e si concluse con le sparate sulla spiaggia del Papeete -, ebbene il trasloco vuol dire rimpasto di governo.
Cosa che fa rizzare gli otoliti alla Ducetta: la Meloni è a conoscenza del fatto che un rimpasto si sa come inizia, ma non si sa come si conclude.
E infatti alla richiesta di Salvini, ha replicato a braccio teso Fazzolari, l’uomo che detta legge nella Fiamma Magica di Palazzo Chigi.
La parola rimpasto è talmente indigeribile, per la Statista della Garbatella, che la Meloni si è già preparata a rispedire al mittente la richiesta di dimissioni del ministro del Turismo, una volta che Daniela Santanchè riceverà dal tribunale di Milano un eventuale rinvio a giudizio per i vari casini delle sue società.
arianna polgatti matteo salvini al papeete 2
Il piano fazzo-melonista parte da questo ragionamento: se il processo di Salvini era di natura politica, quello di Renzi-Fondazione Open riguardava un fatto economico, come quello della “Pitonessa”.
Quindi: se Renzi è stato poi assolto nel processo di primo grado, perché la “Santadechè” deve rassegnare le dimissioni per il solo fatto di essere a processo? Dunque: la Pitonessa resta tranquilla al suo dicastero. Se poi venisse condannata in primo grado, beh allora girerà i tacchi a spillo. (Certo, qualcuno potrà obiettare che c’è una grossa differenza nel caso Visibilia: non era mai accaduto di un ministro accusato di aver truffato lo Stato in merito a versamenti all’Inps…)
Salvini: “Io al Viminale? Parlerò con Meloni”. Fazzolari: “Il rimpasto non è all’ordine del giorno”
Estratto da www.repubblica.it
Se Matteo Salvini chiedesse di tornare al Viminale? “Si può parlare di tutto, veramente non c'è preclusione su nulla. Un rimpasto si fa quando l'attività del governo ne troverebbe giovamento. A oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, non si sbilancia parlando con i cronisti nel Transatlantico del Senato. Ma fa intendere, come già detto da Giorgia Meloni, che “un rimpasto non è, né sarà, sul tavolo”.
matteo renzi si bacia da solo creato con ia
Il dibattito sul rimpasto si è aperto poco prima di Natale, dopo l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms. La sentenza ha riacceso le fantasie della Lega e il sogno del suo leader di tornare al Viminale dopo l’esperienza con il governo giallo-verde.
Che ancora oggi torna alla carica perché “quando uno fa il ministro dell'Interno e si occupa della sicurezza degli italiani, gli rimane dentro per tutta la vita. Se andrò al Viminale nel 2025? Siamo tutti nelle mani del buon Dio. Il ministro dell'Interno l'ho fatto e penso discretamente – dice il ministro dei Trasporti – Adesso l'assoluzione toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva 'Salvini non può occuparsi di immigrazione perché sotto processo'. Ho tante cose da portare avanti al ministero dove sono, ma occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello e importante. C'è Piantedosi che ha tutta la mia stima e fiducia, ragioneremo sia con Giorgia che con lui".
MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI
La premier su questo è stata chiara lodando “l’ottimo lavoro” svolto dall’attuale ministro Matteo Piantedosi. Stesso giudizio condiviso anche da Fazzolari: “Così come Salvini all'Interno farebbe sicuramente molto bene, ma a oggi non c'è questa esigenza – osserva il sottosegretario – Una super clausola anti rimpasto? Non è proprio all'ordine del giorno e al momento non se ne è mai parlato”. […]
GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI
MATTEO SALVINI MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE - BY ELLEKAPPA
matteo renzi voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresseMATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINIdaniela santanche cassiera immagine creata con l intelligenza artificiale di grok
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