DAGOREPORT: PERCHÉ CONTE HA SBAGLIATO A CHIUDERE L’ITALIA – IL PROVVEDIMENTO DOVEVA ESSERE CIRCOSCRITTO SOLO A QUELLE PROVINCE LOMBARDO-EMILIANE DOVE SI REGISTRA UN ALTISSIMO NUMERO DI CASI POSITIVI. NELLA PROVINCIA DI BERGAMO, C'E' UN CONTAGIATO SU 614 ABITANTI. A CREMONA UNO SU 338. A LODI: UNO SU 222. IN BASILICATA SONO APPENA 8, 38 IN ABRUZZO, 46 IN UMBRIA, 16 IN MOLISE, 20 IN VALLE D'AOSTA. PERCHÉ FARE DI TUTTO IL PAESE UN VIRUS AMMAZZANDO L’ECONOMIA ITALIANA?
INCIDENZA DEL CONTAGIO PER PROVINCIA
Il totale dei casi suddiviso per popolazione
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/
giuseppe conte a reti unificate
1 - DAGOREPORT
Chi sa far di conto sull’economia oggi si chiede: il provvedimento di Conte, che ha imposto un lockdown a tutte le attività, non poteva essere varato una settimana fa? E oggi, nonostante il colpevole ritardo, non poteva essere circoscritto solo a quelle province lombarde (Bergamo, Lodi, Cremona, Brescia) e emiliano-romagnole (Piacenza) dove si registra un altissimo numero di positivi al Coronavirus e dove la crescita del contagio è esponenziale?
La situazione nel paese, da un punto di vista dei contagi, non è omogenea. A Lodi c’è un contagiato ogni 222 abitanti, a Milano uno ogni 3514 e a Roma uno ogni 43 mila 861. Chiudere tutto, è bene dirselo, non fa altro che ammazzare l’economia. Le misure del governo servono per contenere il contagio, è chiaro. Ma un governo deve guardare oltre il presente e lanciare uno sguardo responsabile anche sul futuro.
coronavirus, roma nel secondo giorno di quarantena 58
Cosa accadrà se molte aziende, negozi, esercizi vari, stritolate dallo stop alle attività, non dovessero farcela a pagare l’affitto, le bollette, lo stipendio ai dipendenti? Quando la gente avrà il frigo vuoto, cosa potrà succedere all’ordine pubblico?
soldati alla zona rossa turano lodigiano
Ci scrive un lettore, Guido Casponi: “Mio figlio e la sua compagna, lavorano da anni come istruttori in piscina, con contratti di collaborazione sportiva, quindi senza alcun tipo di tutela se non lavorano, lavoro onesto che gli ha permesso di sopravvivere fino ad ora.
Ora tutte le piscine (giustamente) sono chiuse, entrambi sono senza lavoro e senza sostentamento finanziario (se non quello che posso garantire io) affitto e bollette, rate delle auto ecc da pagare, chi pensa a queste realtà?”.
coronavirus chiuso il pronto soccorso di lodi
Ecco perché le misure del governo dovevano essere mirate in base all’incidenza del contagio provincia per provincia. Che senso ha chiudere ogni attività quando in Sicilia i contagiati sono 83, 77 in Puglia, 77 nella Provincia autonoma di Trento, 38 in Abruzzo, 46 in Umbria, 16 in Molise, 37 in Sardegna, 20 in Valle d'Aosta, 19 in Calabria, 75 nella Provincia autonoma di Bolzano e 8 in Basilicata?
Qualche esempio. Nella provincia di Bergamo, (un milione114mila abitanti), si registra un abitante contagiato su 614. Nella provincia di Cremona (38 mila abitanti) i contagiati sono 1062, un infetto su 338 residenti. Il top nella provincia di Lodi: su 230mila abitanti, un contagiato su 222! Perché fare di tutto il paese un virus?
Non solo. Il governo può tamponare nell’immediato con la Cassa integrazione allargata ma può impedire che le aziende italiane restino fuori dalle filiere internazionali? Può evitare un crac alle aziende che vivono di export o a quelle che piccole attività che hanno bisogno di flussi di cassa quotidiani per pagare affitti, stipendi, fornitori e tasse?
coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 4
No, non può. Sussurriamo quello che, in tempo di pandemia, non si può dire: i prossimi mesi rischiano di portare via molti posti di lavoro. E quando migliaia di italiani, forse centinaia di migliaia, saranno senza reddito che succederà nel paese? Qualche catastrofista oggi ipotizza scenari da panico: assalti ai negozi, sommosse di disperati che vanno a prendersi, con la forza, quello che non possono più avere con lo stipendio. Qualcuno, nel governo, ha un piano B per affrontare la futura emergenza lavorativa ed economica?
2 - CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO: IN LOMBARDIA 7.280 CONTAGI, IN BASILICATA 8
La Protezione civile ha diramato il bollettino legato ai casi di coronavirus in Italia. I contagi complessivi dall'inizio dell'epidemia sono adesso 12.462, dei quali 1.045 sono guariti e 827 sono deceduti. Rispetto a ieri, i contagi sono aumentati di 2.076 persone; i guariti sono cresciuti di 41 unità; i deceduti di 196. Sono 1.028 i malati in terapia intensiva, 151 in più rispetto a ieri.
I dati regione per regione. Ad oggi, in Italia sono stati 12.462 i casi totali, mentre sono 10.590 le persone che al momento risultano positive al virus. È quanto emerge dal monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale diffuso alle 18 presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, dove proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 7.280 in Lombardia, 1.739 in Emilia-Romagna, 1.023 in Veneto, 501 in Piemonte, 479 nelle Marche, 320 in Toscana, 150 nel Lazio, 154 in Campania, 194 in Liguria, 126 in Friuli Venezia Giulia, 83 in Sicilia, 77 in Puglia, 77 nella Provincia autonoma di Trento, 38 in Abruzzo, 46 in Umbria, 16 in Molise, 37 in Sardegna, 20 in Valle d'Aosta, 19 in Calabria, 75 nella Provincia autonoma di Bolzano e 8 in Basilicata. Sono 1.045 le persone guarite. I deceduti sono 827.
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