pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

matteo renzi voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

DAGOREPORT

Se l’amore per il denaro non avesse offuscato la sua mente, chissà dove sarebbe oggi Matteo Renzi.

 

Sicuramente, se fosse stato lontano dallo "sterco del diavolo", oggi avremmo avuto un’altra leadership d'opposizione al Governo "Qui comando io!" della Meloni, al posto dello scialbo attivismo multigender di Elly Schlein (che per mera inerzia ha portato comunque il Pd dal 18 al 24%).

 

renzi meloni

Sono bastati i suoi affondi contro le sorelle Meloni e contro il "camerata" Ignazio La Russa per dimostrare che la sua capacità dialettica ha un’efficacia distante anni luce dai paludati leaderini che ambiscono a vari ruoli: i vari Beppe Sala, Paolo Gentiloni, Ernesto Maria Ruffini, Andrea Orlando, Dario Nardella, tutta gente dalla lingua di legno per la cultura di massa di oggi.

 

Nell’intervista alla “Stampa” di ieri, Renzi si è schierato a favore della creazione di un partito di centro (“Serve. E sarà decisivo. Senza un centro cattolico, liberale, riformista accanto al Pd di Schlein, le elezioni non si vincono”), ma si è sfilato dalla corsa alla leadership: “Ho l'ambizione di costruirlo, non di guidarlo. E non voglio regalare il voto dei garantisti, degli imprenditori, dei cattolici a questa destra illiberale”.

 

pierferdinando casini

Matteonzo, per quanto non ambisca più al ruolo di frontman, non ha deposto ovviamente le sue smanie da kingmaker.

 

L’ex sindaco di Firenze aveva un piano per costruire il famoso “centro”: mettere i vari partitini che lo compongono (Italia Viva, Azione, +Europa e liste civiche) al servizio dell’unico leader realmente spendibile per il ruolo di federatore dei moderati, cioè Pierferdinando Casini.

 

A dimostrazione che la politica va capita, prima di farla, l’idea di Casini federatore del centro era più che plausibile. Pierfurby, infatti, da vecchio volpone democristiano, sarebbe stato perfetto per amalgamare le riottose animelle del centro unendo una scaltrezza e un’esperienza rare. Il curriculum di Casini parla chiaro: ex Dc, ex alleato di Berlusconi, eletto da indipendente nelle liste del Pd proprio grazie a Renzi.

 

sergio mattarella e pierferdinando casini

Già presidente della Camera, da più di 40 anni, ininterrottamente, in Parlamento, può contare su solidi rapporti con le alte sfere vaticane, e ha un passato da frequentatore dei Family Day (malgrado la sua vita privata).

 

I cromosomi giusti per acchiappare consensi anche a destra. Renzi, d’altronde, conosce l’importanza di Santa romana Chiesa nella vita politica italiana: la sua stessa ascesa a Presidente della Provincia di Firenze prima, e a sindaco del capoluogo toscano poi, fu “spinta” dalla rete delle parrocchie toscane che, entrate in contrasto con i Ds dell’allora sindaco Leonardo Domenici, invitò gli elettori a sostenere il giovane boy-scout di Rignano sull'Arno.

 

pierferdinando casini matteo renzi 2

Dall'alto del nomignolo che inventanno tanti anni fa ("Pierfurby"), Casini può contare su una consolidata e mediatica capacità dialettica, sulla bella presenza che fa presa sulle casalinghe di Voghera, sull’empatia televisiva utile per affabulare gli elettori, e su uno standing da riserva della Prima Repubblica che non guasta mai, visto chi è arrivato dopo gli Andreotti e i Craxi.

 

Renzi ha sottoposto la sua idea all’amico Casini e si è visto rispondere con un secco “Grazie, preferirei di no”. Le ambizioni dell’ex marito di Azzurra Caltagirone guardano altrove. Al Colle più alto. Non è un mistero che “Pierfurby” sogni di prendere il posto di Sergio Mattarella quando scadrà il suo secondo mandato. Peccato che le nuove elezioni per il Quirinale si terranno nel 2029 e da qui ad allora campa cavallo. Con la politica di oggi non si possono più fare previsioni. Può succedere di tutto e di brutto…

 

MATTEO RENZI PIERFERDINANDO CASINI - FOTO LAPRESSE

“LA DESTRA FA UN USO ILLIBERALE DELLE ISTITUZIONI” – RENZI AZZANNA LA DUCETTA PIU' DI QUANTO FACCIA ELLY SCHLEIN: “LA NORMA AD PERSONAM CONTRO DI ME È UNA RITORSIONE DELL SORELLE MELONI DOPO CHE HO SOLLEVATO IL TEMA DELLE NOMINE ALL'ALES. HANNO MESSO UN LORO AMICO CHE FA NCC A FROSINONE A GUIDARE I SERVIZI CULTURALI DI QUESTO PAESE. PERCHÉ LUI?” – “GIORGIA MELONI  TIRA A CAMPARE, NON GOVERNA. VEDO UN DAY BY DAY, TIPICO DI UN'INFLUENCER. MA ANCHE PER LE INFLUENCER ARRIVA IL PANDORO PRIMA O POI. NON NECESSARIAMENTE A NATALE. IL 2025 SARÀ UN ANNO INTERESSANTE” – “IL CENTRO CATTOLICO, LIBERALE E RIFORMISTA? HO L’AMBIZIONE DI COSTRUIRLO, NON DI GUIDARLO…”

pier ferdinando casini foto di bacco (4)

https://www.dagospia.com/politica/sinistra-riparta-matteo-renzi-la-destra-fa-uso-illiberale-delle-419661

PIERFERDINANDO CASINI E MATTEO RENZI - FOTO LAPRESSE

 

MATTEO RENZI PIERFERDINANDO CASINIal bano pierferdinando casini matteo renziGIORGIA MELONI E MATTEO RENZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA renzi melonigiorgia meloni e matteo renzi meme by fawollo pubblicato dal fatto quotidiano MATTEO RENZI COME GIAMBRUNO - MEME BY DAGOSPIApierferdinando casini matteo renzi

 

pierferdinando casinipierferdinando casinipierferdinando casinipier ferdinando casini foto di bacco (6)pier ferdinando casini foto di bacco (2)pierferdinando casinipierferdinando casini dario franceschinipierferdinando casini goffredo bettini foto di bacco (1)enrico letta pier ferdinando casini

 

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)