DAGOREPORT - RENZI È FINITO A MANGIARE LA POLVERE DELL'AUTIGRILL - A FAR CROLLARE IL SUO CASTELLO DI CARTE SULL'INCONTRO TRA LUI E MARCO MANCINI, È BASTATO CHE VENISSE ALLO SCOPERTO LA MISTERIOSA DONNA CHE HA GIRATO I VIDEO, POI MESSI IN ONDA DA “REPORT” A MAGGIO 2021 - CERTO, SIA A RENZI CHE ALLO SPIONE MANCINI FACEVA COMODO GRIDARE AL COMPLOTTO DEI SERVIZI SEGRETI (IL PRIMO) E DI ESSERE STATO CACCIATO DAL DIS (IL SECONDO). INVECE I DUE “PERSEGUITATI” SONO STATI SEMPLICEMENTE INCHIODATI DA UN’INSEGNANTE, BLOCCATA IN UN AUTOGRILL PER LE ESIGENZE DEL SUO GENITORE DI ANDARE IN BAGNO - TUTTE LE CAZZATE DETTE DAL BULLO DI RIGNANO SULLA BELLONI E IL SEGRETO DI STATO...
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E Matteo Renzi è finito a mangiare la polvere mentre il suo libro “Il Mostro” si sta sgonfiando come un palloncino. Accecato dalla sua vanità e arroganza, ha frignato come un pupo senza latte di “macchinazione ai suoi danni”, ipotizzando che la professoressa che riprese l’incontro tra Renzi e lo 007 Marco Mancini all'Autogrill di Fiano Romano avesse avuto in precedenza contatti con le strutture dell'intelligence.
Per far crollare il castello di carte del “perseguitato” di Rignano sull’Arno (”vicende inquietanti e di una gravità inaudita’’) è bastato che venisse allo scoperto la misteriosa donna che ha girato i video, poi messi in onda da “Report” a maggio 2021.
report incontro mancini renzi 1
Indagata dalla Procura di Roma per "diffusione di riprese e registrazioni fraudolente", un atto dovuto dopo l’esposto del leader di Italia viva, lo scorso 8 novembre la testimone dell’Autogrill si è presentata all’autorità giudiziaria e ha raccontato nei dettagli e per due volte, la propria versione dei fatti su quanto avvenuto quel 23 dicembre 2020, dando prova dell'assoluta casualità della sua presenza in autogrill e la sua totale estraneità ad apparati di intelligence.
Certo, sia a Renzi che allo spione Mancini faceva comodo gridare al complotto dei servizi segreti (il primo), di essere stato cacciato dal DIS (il secondo). Invece i due “perseguitati” sono stati semplicemente inchiodati da un’insegnante, bloccata in un autogrill per le esigenze del suo genitore di andare in bagno.
Renzi ronzava di collusione tra servizi e ‘’Report’’ (“Io da cittadino sarei curioso di sapere come una trasmissione televisiva ha potuto avere i famosi filmati ed audio. Anche perché non è la prima volta che accade”) ed è stato subito spiaggiato dalla dichiarazione di Giulio Vasaturo, legale della testimone dell’Autogrill, rilasciata ad Askanews:
"Nel suo ultimo libro, in alcune interviste e nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri, 22 novembre 2022, - fa sapere il legale - il senatore Matteo Renzi ha reiterato una serie di dubbi ed oggettive insinuazioni, affermando fra l'altro che il Direttore Generale del DIS Elisabetta Belloni avrebbe addirittura opposto il segreto di Stato 'sul rapporto tra la presunta professoressa dell'autogrill e le strutture di Intelligence' (così ne Il Mostro, ed. Piemme, 2022)".
"La mia ASSISTITA - prosegue Vasaturo - ha già ampiamente chiarito la propria posizione innanzi l'Autorità Giudiziaria, dimostrando in maniera anche documentale e, quindi, incontrovertibile la casualità della sua presenza presso l'autogrill di Fiano Romano e, ovviamente, la sua assoluta estraneità ad apparati di Intelligence; da semplice ed irreprensibile cittadina, nell'assistere a quell'incontro fra l'ex presidente del Consiglio e, con tutta evidenza, un altro esponente della Pubblica Amministrazione, in quanto anch'egli dotato di scorta istituzionale, la stessa ha avuto la curiosità di documentare l'episodio avvenuto in un luogo e con modalità che sono oggettivamente inusuali.
elisabetta belloni foto di bacco (3)
Proprio perché, come mirabilmente ribadito dallo stesso senatore Renzi, ogni persona perbene - continua il legale - 'non deve aver paura di chi esercita funzioni di potere nel nostro Paese' ma deve anzi adoperarsi attivamente per contribuire al controllo democratico dell'operato di chi detiene ruoli pubblici di altissimo rilievo, la mia ASSISTITA ha (ineccepibilmente) ritenuto che la documentazione di quell'incontro in uno spazio pubblico, fra l'ex premier ed altro funzionario pubblico, fosse potenzialmente di interesse pubblico e, quindi, giornalistico".
"La mia ASSISTITA non ha avuto modo di ascoltare nulla del colloquio fra i due, se non i saluti finali scambiati dagli interlocutori mentre si avvicinavano alla sua auto, posizionata praticamente a ridosso delle loro vetture istituzionali; - venendo poco dopo superata a gran velocità solo dall'autovettura del senatore Renzi e non dal mezzo del suo interlocutore, mentre percorreva la corsia autostradale che dal varco di Fiano Romano muove in direzione Firenze, la mia ASSISTITA ha semplicemente dedotto, con ovvia inferenza di buon senso, che l'altro interlocutore dovesse aver intrapreso il percorso opposto verso Roma".
L'avvocato della donna poi tiene a precisare: "in effetti la mia ASSISTITA ha avuto modo di vedere solo l'auto del senatore Renzi mentre percorreva l'autostrada in direzione nord ed ha solo dedotto, con logica stringente, quale fosse la diversa direzione intrapresa dal dottor Mancini".
"La mia ASSISTITA - ha continuato Vasaturo - non ha alcun motivo di particolare ostilità nei riguardi del senatore Renzi e non ha tratto alcun beneficio, di alcun tipo, da questa vicenda che anzi ha causato e comporta una certa apprensione in questa cittadina, mamma ed insegnante esemplare che ispirato tutta la sua vita al valore della legalità".
elisabetta belloni foto di bacco (2)
E dopo aver appreso che il senatore Renzi ha manifestato il comprensibile desiderio di conoscere personalmente la "professoressa" a cui più volte ha fatto riferimento in questi mesi, il legale fa sapere di essere da subito disponibile per favorire un colloquio tra la sua assistita e l'ex premier. "La mia assistita sarebbe davvero ben lieta di incontrare il senatore Renzi" conclude l'avvocato Vasaturo.
A questo punto, in attesa dell’incontro tra il Ribollito toscano e la professoressa (avverrà mai?), possiamo commemorare il fallimento di Renzi (e di Mancini): il loro attacco ad Elisabetta Belloni, capo del Dis, ha fatto cilecca.
Ma l’asineria di Renzi brilla quando parla di una “vendetta” contro di lui, perché nel gennaio scorso si oppose alla candidatura di Elisabetta Belloni, la direttrice dei servizi segreti. Ma il fattaccio dell’Autogrill fu rivelato dalla trasmissione Report il 3 maggio 2021, quando Belloni ancora non era entrata in scena, e tantomeno era prevedibile la candidatura per il Quirinale!
Il senatore di Rignano deve anche sapere che il capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, ascoltata come testimone in indagini difensive sollecitate dai legali di Mancini, non ha opposto il segreto di Stato su questioni inerenti il funzionamento dei Servizi per il semplice motivo che il capo del DIS non può farlo: è il governo che può opporre il segreto di Stato, che infatti fu applicato all’epoca da Draghi e dal sottosegretario alla sicurezza Franco Gabrielli.
FRANCO GABRIELLI - MARIO DRAGHI - ADOLFO URSO
Lo ha rimarcato il sottosegretario con delega ai servizi Alfredo Mantovano: il segreto di Stato è stato ufficializzato da Draghi e che il tutto è avvenuto “nel corso di indagini dell'autorità giudiziaria, in relazione alla sola esigenza di tutelare la funzionalità dei Servizi, e per scongiurare il rischio di violarne la necessaria riservatezza”.
Amorale della fava: l’Italia ha avuto un presidente del consiglio talmente fanfarone che non conosce le regole dello Stato.