
DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP? – FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)
DAGOREPORT
LA CROCE SULLA FRONTE DI MARCO RUBIO - MEME BY EMILIANO CARLI
Il barometro della Casa Bianca registra forti turbolenze del cerchio magico di Trump. Il segretario di Stato, Marco Rubio, è più che incazzato per essere stato quasi totalmente esautorato dalle trattative con la Russia per la tregua in Ucraina.
A differenza del suo predecessore, il trottolino giramondo Tony Blinken, spedito da Biden da una parte all’altra del globo a cercare accordi mai trovati, il repubblicano Rubio si è visto scavalcare dal poco diplomatico Steve Witkoff, che ha il pregio professionale di essere un immobiliarista amico di Trump, senza alcuna esperienza di politica internazionale.
Ed ora, vista la brutta aria economica che tira in America, tra fiammate di inflazione e recessione, la Federal Reserve già parla di "stagflazione", il giovane e baldo Rubio già sta accarezzando l'idea di essere lui il dopo-Trump per i repubblicani (fra quattro anni si riaprono i giochi).
Il vaffa di Rubio è già il quarto attrito interno all’amministrazione: prima c’è stato lo scontro ego-latrico tra Vance e Musk, che si è francobollato al presidente dal primo giorno di presidenza, su chi dei due fosse il vero Vice. E alla fine è stato Vance a sedersi con Trump per il pestaggio-show al presidente ucraino Zelensky.
Poi lo stesso “Doge” ha scazzato a distanza con il guru del popolo Maga, Steve Bannon, che l’ha definito il nativo sudafricano un “immigrato parassita”. Sempre Musk ha litigato ferocemente proprio con Rubio sui licenziamenti, salvo poi essere ricondotto alla ragione da una cena organizzata da Trump.
L'affarista Witkoff ha avuto ieri una chiaccherata di tre ore con Putin al Cremlino, sostenendo, ai microfoni della Cbs, che le distanze si sono accorciate, e che la tregua è vicina. A differenza di queste confortanti parole, Trump, solitamente assertivo nelle sue dichiarazioni, ha mostrato una cautela insolita: “Molti elementi dell'accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare”. Una strana prudenza, per uno che aveva promesso di fare la pace in 24 ore.
Una spacconata che ora presenta il conto davanti alla complessità dello scenario geopolitico: come tutti i populisti, è facile spararla grossa ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Forse per questo, il tycoon, ora si vuole parare il culetto.
Se Putin rifiuta ogni accordo per il cessate il fuoco di 30 giorni siglata a Ryad tra Ucraina e Stati Uniti, crollerebbe in un attimo il castello di propaganda trumpiano che descrive King Donald come l’Unto dal Signore in grado di cambiare il corso della storia. Un conto è bullizzare il povero Zelensky nello Studio Ovale, un altro è avere le palle di fronteggiare davvero Vladimir Putin.
steve bannon elon musk - saluto romano - vignetta by vukic
MEME SULLA CROCE DI CENERE NELLA FRONTE DI MARCO RUBIO
donald trump e Steve Witkoff
Steve Witkoff
ELON MUSK - STEVE BANNON
marco rubio con la croce di cenere in diretta a fox news 5
trump rubio
Marco Rubio donald trump Pete Hegseth - foto lapresse
DONALD TRUMP MARCO RUBIO
marco rubio negoziati con l'ucraina a gedda
marco rubio negoziato usa ucraina a gedda
marco rubio con la croce di cenere in diretta a fox news 2
marco rubio con la croce di cenere in diretta a fox news 6
marco rubio negoziati con l'ucraina a gedda